venerdì 27 gennaio 2012

Lumachelle umbre...di sushi, roll e allergie!


Finalmente ho scoperto cosa mi fa male, ma tanto male, ogni volta che provo a mangiare sushi, roll o uramaki che dir si voglia...dopo anni ci sono finalmente arrivata! Lo so, non è una notizia degna di prima pagina, rileggendo il post vi giuro che mi è sorto dal profondo uno spontaneo..."E a noi che ce ne cale???". Però se siete qui significa che un po' vi interessa delle mie storie, giusto? Allora proseguo eh... Non è lo shoyu, come dicevo in questo post...è il condimento del riso!!! Domenica sono stata ad una lezione di cucina giapponese. Sapevo che non avrei dovuto assaggiare nulla, tempura a parte, di cui vado matta ma che sfortunatamente lo chef, personaggio alquanto singolare che si rivolgeva a tutte le donne con atteggiamenti ed epiteti alquanto ammiccanti (ma chi gliel'ha detto che in Italia le donne si approcciano così???), non ha preparato. Per dovere di cronaca devo dire che non si trattava di chef nipponico, ma di una non ben identificata genia australiano-asiatica. Poi, per esigenze 'professionali', ho assaggiato due micropezzetti di roll e di uramaki che avevo preparato con le mie manine sante. Aiuto!!! Mi fermo qui, ma l'ho pagata cara, come sempre. Peccato. Peccato perché io mangio veramente tutto, dalle interiora alle lumache, non c'è cosa che non assaggi e che non mi piaccia. Va beh, mancano all'appello il formaggio con i vermi, le cavallette e il serpente...per il resto non ho problemi e il formaggio con i vermi forse lo mangerei pure, magari se gli inquilini mi facessero il favore di andarsene un po' prima dell'assaggio, ma finora non ho avuto occasione di cimentarmi in questo sfratto con annessa degustazione. Ma sul sushi sono costretta ad alzare bandiera bianca. Vai a capire che cosa vi sia di così nocivo per me in quella miscela di aceto di riso, zucchero e sale. Peccato, perché vedere persone che hanno trangugiato con un gusto enorme una trentina di roll dopo averli preparati mi ha suscitato un po' di sana invidia.

martedì 24 gennaio 2012

Seupetta di Cogne...mi ricordo, sì, io mi ricordo.


Voi ci credete alle coincidenze? O meglio, credete che dietro le coincidenze ci sia qualcosa di recondito e inspiegabile? Io sì, mi piace pensarla così. Avete presente il post che ho scritto a fine anno dedicandolo a Luisanna Messeri? Beh in quel post parlavo di Cogne, della mia infanzia. A metà dicembre mi arriva un'email della Cucina Italiana in cui mi chiedono se ho voglia di diventare loro Special Ambassador. Ho detto di sì! Vedete il gadget in basso a destra sulla homepage? Ecco, quello significa, fra le altre cose, che di tanto in tanto mi diletterò a provare qualche ricetta pubblicata sulla Cucina Italiana. E quella che vi propongo oggi è una ricetta pubblicata sul numero di gennaio.

domenica 22 gennaio 2012

Torta di zucca, mandorle e farina di castagne...di ritocchi e stravolgimenti!


Mi sono accorta di una cosa. L'altro giorno ho provato a post-produrre la foto dei ravioli di ricotta che ho pubblicato nel precedente post. Sono i miei primi tentativi con Photoshop. Beh, vi dico subito che a me questo fatto della post-produzione mi convince fino ad un certo punto. Premetto che ne mastico poco, premetto che non fotografo bene, premetto tutto quello che volete voi però...secondo me il bello è saper fotografare bene senza aver poi un gran bisogno di post-produrre la foto. Ma un tempo come si faceva? Lo so che molti di voi in questo momento diranno: "E ma che noia questa! Adesso dirà che si stava meglio quando si stava peggio, che la frutta non è più quella di una volta, che non ci sono più le mezze stagioni e tutta una bella sfilza di ovvietà!".

giovedì 19 gennaio 2012

Ravioli di ricotta e bieta rossa con burro fuso...quando Sardegna e Alto Adige si incontrano!


L'altro giorno ho fatto la frittata...nel senso che ho comprato le uova e le ho rotte nel metterle in frigo. Cadute in terra, colpo secco, tutt'e 6 fuori gioco. Chiare irrimediabilmente andate, rossi salvi, smoccolamenti di rito. Che fare con quei rossi? Un megazabaione rinvigorente? Visto il virus che non mi molla ormai da mesi solo l'idea mi faceva orrore.

giovedì 12 gennaio 2012

Torta all'arancia di Adriana....tempus fugit!


Prima di iniziare il post cari lettori ho un'importante comunicazione da fare. Il blog della mia amica Silvia, La pappa al pomodoro, di cui vi ho parlato in questo post ora ha un indirizzo diverso. Qualcun altro ha acquistato il suo dominio e così Silvia ha dovuto aprire un altro sito. Cliccate qui per essere reindirizzati al suo blog. Grazie mille.
E ora parliamo di dolci...e non solo. La prima volta che ho assaggiato questa torta sono rimasta sorpresa. Ha un gusto e una consistenza veramente originali e un gran bel contrasto di sapori. E' assolutamente da provare, da provare ora che ci sono le arance buone e non trattate. La ricetta è di un'amica della mia mamma, Adriana, persona di grandissima generosità e per questo motivo mi piace citarla e ringraziarla infinitamente sul blog per questo bel dono.

lunedì 9 gennaio 2012

Tiella lucana...e dopo il seitan...tradizione, tradizione!


Questa ricetta me l'ha data un mio collega perito del Tribunale, Luigi...chiamarlo collega è offensivo per lui perché io sono appena entrata in questo mondo e lui invece ha un'esperienza trentennale nel settore ed ha benevolmente preso me ed alcuni 'giovani' virgulti sotto la sua ala sicura. Dovrei definirlo il mio mentore. Poiché ultimamente oscillo fra due lavori Luigi forse si starà chiedendo che diamine ho intenzione di fare da grande....Comunque anche lui come me è appassionato di cucina e mi passa spesso alcune meravigliose ricette della tradizione lucana, ricette della sua mamma. Così prima di Natale ci siamo messi a parlare di gnummareddi, di ciambotta e gli sono immensamente grata per aver allargato la mia cultura gastronomica. Questa tiella sa tanto di piatto della domenica. I lampascioni me li ha gentilmente portati dalla Puglia una mia cara compagna di corso, Gabriella, eccellente personal chef e pasticciera...e anche cantante, mamma di famiglia e tanto altro ancora....e che vogliamo di più da una donna!!!! E quindi, grazie Gabriella!!!

sabato 7 gennaio 2012

Spiedini di seitan home-made su chutney di arancia, cipolla rossa e peperoncino verde...e con questa ricetta mi sono giocata la consuocera!!!


Tempo fa, leggendo un post di una delle mie novelle amiche food-blogger, la dolcissima Donatella di Cucina Abitabile, ho letto per la prima volta la parola 'seitan'...mai sentita prima, confesso la mia somma ignoranza. Siccome sono curiosa come una bertuccia e infatti a casa, sin da piccola, mi hanno sempre chiamata 'scimmia' le ho chiesto di cosa si trattasse e poi ho fatto alcuni studi in proposito. Con Donatella ne abbiamo discusso per giorni. Sono andata anche in un supermarket bio ad acquistarlo. Sulla confezione c'era scritto 'naturale' ma poi ho scoperto che ci avevano aggiunto lo shoyu, cui credo di essere seriamente allergica. Il seitan che ho comprato alla fine non l'ho utilizzato ed ho promesso a Donatella che avrei postato una ricetta dopo averlo fatto in casa. Et voilà, la scorsa settimana mi sono messa ad impastare, tirare, sciacquare, bollire....mica è una cosetta da niente 'stò seitan!!! Da onnivora impenitente confesso di dovermi abituare al suo gusto, non so ancora esprimere un giudizio. In realtà non so esprimere un giudizio perché cerco ostinatamente una somiglianza con altri cibi da me consumati abitualmente (diciamola tutta, cerco una somiglianza con la carne!), errore che commettiamo abitualmente quando ci avviciniamo ad un cibo vegano. E' un po' come addentrarsi in una terra sconosciuta...si cercano riferimenti sicuri. Allora abbandoniamoci al seitan, gustiamolo e conosciamolo per quello che è senza volerlo per forza incasellare. Riguardo all'abbinamento proposto oggi, Donatella mi aveva detto che il seitan si poteva anche friggere e l'idea è nata da lì. Il mio seitan ha un sapore molto delicato e profumato, forse poco incisivo, perché non ho arricchito il brodo vegetale con lo shoyu. Sicuramente la salsa di soia gli darebbe più mordente (oltre ad un colore brunito). Non potendo assaggiarlo in questa versione provo ad immaginarlo. A fiuto penso però che un seitan più sapido non stia affatto male con l'accostamento che ho pensato e che si crei un bel contrasto di sapori. Poi la panatura croccante è piacevole se accostata alla cremosità del chutney. Ho anche fritto il seitan in pastella per provare abbinamenti diversi. Devo dire che il seitan fritto nella pastella è molto buono ma a mio avviso non accetta accostamenti, contrariamente alla versione panata. Buonissimo fritto in pastella con l'aggiunta di salvia fresca (come mi suggeriva Donatella nella versione panata).

martedì 3 gennaio 2012

Macaron cheese cake ai lamponi per un dolce inizio...ciclone Santin o dolcemente Santin?


Inizio questo post con un ringraziamento e delle scuse. No, un momento. Lo inizio subito con i miei più cari auguri a tutti voi per un 2012 pieno, ma proprio pieno zeppo di tutto ciò che non avete mai osato neanche desiderare...i sogni a volte si realizzano!
I ringraziamenti vanno alla mia amica Roberta che nel suo bellissimo blog ha speso delle parole molto belle su di me, parole che, inutile negarlo, mi hanno riempita di piacere. Vi capita mai di restare stupiti quando qualcuno che stimate molto parla bene di voi? Io resto sempre incredula e frastornata, per la serie: "Ma che sta parlando proprio di me??? Ma che io sono così???". Ricordate, io sono sempre Mrs Pippe Mentali. Grazie Roberta, nel bilancio del 2011 il fatto di averti incontrata fa spostare la lancetta decisamente sul segno +!!! Roberta è una bellissima persona e non vedo l'ora di incontrarla...uno dei miei desideri per il 2012 è raggiungerla in Olanda.
Le scuse, le mie debite scuse, insieme ai miei più sentiti auguri di buon anno, vanno invece al grande Chef Maurizio Black Santin, il Cuoco Nero, Maitre à Sucrer nominato per ben due volte pasticciere dell'anno. Sono mesi che gli ho promesso questo post e ancora non l'avevo pubblicato. Ora sono certa che lui neanche se lo ricordi e sarà vissuto benissimo anche senza, però è una questione di correttezza personale e ci tengo a scusarmi. E poi è uscito il suo libro e sul mio blog nessuna traccia. NON HO GIUSTIFICAZIONI!!! E pure di questo non avrà sofferto avendo ottenuto fior fiore di recensioni....ma è sempre questione di principio!!! Mentre lui nel frattempo mi ha autorizzata a pubblicare le sue ricette, mi ha dato consigli quando glieli ho chiesti. Insomma Chef...perdono!
Sono ancora in tempo per rimediare? Spero proprio di sì. Parliamo innanzitutto del suo libro Pasticceria, le mie ricette di base che avrete ormai visto in tutte le migliori librerie, edito da Guido Tommasi. Le edizioni Guido Tommasi sono superlative, un piacere per i sensi e la vista e il libro di Santin vi rientra a pieno titolo.