tag:blogger.com,1999:blog-88838475056619536792024-03-19T09:46:27.991+01:00cook 'n' booksabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.comBlogger150125tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-61176692343366903382017-01-24T12:11:00.002+01:002017-01-24T12:13:18.307+01:00Io canto, le mani in tasca e canto...<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjpPvzebYPHQ2skFVwZkbavMJbmQqZLMRR8_D3k44UhVZH-sLD1lzTXqGdb6UnXOCsFkmBs2LAKn50RLJydN3CWRfblOprHgG4NJT6nyels7XUi7bf5sGYITsXxm0ozgMC5lRsv_4FgpYO/s1600/Old+rock+sfondo+chiaro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjpPvzebYPHQ2skFVwZkbavMJbmQqZLMRR8_D3k44UhVZH-sLD1lzTXqGdb6UnXOCsFkmBs2LAKn50RLJydN3CWRfblOprHgG4NJT6nyels7XUi7bf5sGYITsXxm0ozgMC5lRsv_4FgpYO/s640/Old+rock+sfondo+chiaro.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
La voglia di scrivere e raccontare ancora qualcosa su queste pagine è tornata stamattina. Lo confesso, al momento non trovo il tempo e la voglia di realizzare ricette per poi scriverne e scattare foto. Quella che era una passione, cucinare, è diventato un lavoro appagante di cui sono grata e allora una multipotenziale cronica come me ora ha bisogno di coltivare altri hobby. Proprio non riesco a stare buona e ferma. Avete mai sentito parlare di multipotenzialità? Io mai, finché una mia carissima amica settimana scorsa mi gira questo <a href="https://www.ted.com/talks/emilie_wapnick_why_some_of_us_don_t_have_one_true_calling?language=it">link</a>. La ringrazio, perché come tutte le persone che ci conoscono in profondità e ci vogliono bene, è riuscita a trovare la quadratura del cerchio per me. Quello che ho sempre vissuto con un enorme senso di colpa, secondo questo articolo è in realtà una preziosa risorsa. Sì, sono multipotenziale, cambio lavori, hobby, passioni a rotta di collo dopo aver raggiunto un risultato per me soddisfacente. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sapete la mia nuova passione qual è? Il canto, L'ho detto. Canto e mi piace tanto. La rima fa pena, ma tant'è. E quando questi baldi giovani della foto mi hanno chiesto se volessi cantare qualche pezzo con loro, secondo voi quanto mi sono fatta pregare prima di accettare?<br />
Buona giornata amici!<br />
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com353tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-49125016472952017192017-01-16T14:25:00.002+01:002017-01-16T14:27:48.500+01:00Dunque, dove eravamo rimasti?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitPIa7hTceRg0-JXwfIW0PWs0IAce6NCen5QPHMctzAlWoxahThU8pDseD21qYJzOdXGyujGm2n45_FCpqBEyr6bRXytKRC53MlM6FQ49kJkw7F_JqwtPrkaq_5RvoJaK-Zgrlm3zLlnXR/s1600/IMG_0148.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitPIa7hTceRg0-JXwfIW0PWs0IAce6NCen5QPHMctzAlWoxahThU8pDseD21qYJzOdXGyujGm2n45_FCpqBEyr6bRXytKRC53MlM6FQ49kJkw7F_JqwtPrkaq_5RvoJaK-Zgrlm3zLlnXR/s320/IMG_0148.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Cari amici e amiche,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
bentrovati su questi schermi. Dite la verità, non se ne poteva più di quella fetta di torta in prima pagina. Buona eh, non c'è che dire, qui a scuola è una delle preferite, ma è ora di cambiare dolce.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ne è passato di tempo, avrei un elenco interminabile di cose da raccontare, ma non basterebbe una vita e finirei per annoiarvi. Facciamo così, saltiamo 2 anni in un batter d'occhio, e riportiamo la lancetta ai nostri giorni.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Come intuibile, la mia creatura so cook! assorbe tanto di quel tempo che i miei post 'fiume' e la mia Reflex, sono solo un ricordo lontano. Tuttavia, mi è tornata voglia di scrivere su queste pagine e di fare capolino in questo spazio, di tanto in tanto. In modo diverso, ma ugualmente appassionato.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
L'anno 2017 si preannuncia denso di impegni e novità, spero che anche il vostro sia all'altezza delle aspettative.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per ripartire con grinta ci vuole un buon caffè e una coccola golosa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sono i miei auguri per voi, in ritardo, come da tradizione, ma sinceri.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A presto!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com69tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-47867413661780352012014-11-10T08:37:00.000+01:002014-11-10T08:41:20.523+01:00Torte autunnali di frutta...si comincia ancora da qui! Ancora una volta...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpjGIhwu6R8bRDquU9lhGMPVIOlrOYEHGhDqtJj5bXWW8EQOu9tsiM7rCG2ogBvsqa-CQcX4kBUUVm7didrsDBVVymirgGDA_SZU6LE3BJoPfrbwHxLqmCaAhyYln8txP6veMaKveKyCeP/s1600/primocorso_socook+sponsorizzato.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpjGIhwu6R8bRDquU9lhGMPVIOlrOYEHGhDqtJj5bXWW8EQOu9tsiM7rCG2ogBvsqa-CQcX4kBUUVm7didrsDBVVymirgGDA_SZU6LE3BJoPfrbwHxLqmCaAhyYln8txP6veMaKveKyCeP/s1600/primocorso_socook+sponsorizzato.png" height="640" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Annunciazione, Annunciazione....ci siamo, dopo un anno di lavori, patimenti, fatiche, gioie e dolori, <b>stasera 10 novembre alle ore 19 iniziamo finalmente i corsi di cucina a</b> <a href="http://www.socook.it/">so cook!</a></div>
<div style="text-align: justify;">
E' stato un anno durissimo, tanta la burocrazia che abbiamo affrontato, molteplici le difficoltà. Ma ci siamo riusciti. Parlo al plurale perché senza l'aiuto di tante persone non ce l'avrei mai fatta e non ce la farò. <a href="http://www.cooknbook.org/p/about.html">E sempre come fu per il blog, inizio anche stavolta dicendo Grazie!</a> Buffo, ma quasi tutte le persone che sono in quei ringraziamenti di allora, sono ancora tutte lì, a dover essere ringraziate di nuovo. Grazie, grazie di cuore a tutti voi. E la cosa bella è che se ne sono aggiunte altre, che il blog e questa nuova vita mi hanno portato. Grazie quindi anche alle nuove felici apparizioni nella mia vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.cooknbook.org/2011/09/torta-di-mele-di-zia-rosasi-comincia-da.html">Come fu per il blog, tre anni fa, si parte dalle torte di frutta</a>. Portarono bene allora, saranno di buon auspicio anche oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cliccate <a href="http://www.socook.it/calendario">su questo link per guardare il calendario dei primi corsi di novembre e dicembre</a>. </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVfsYyluAQkuLk_wxaAqhPbSTOWHBzwhOsEX7D3UvFG1_wYfucM_lD07FH9Ik8RgSe4NmEui8hYZuJxgh4NqZesnnG8xQI1lJ1Lu7eT0GGh_-4FRy-6t4D50VGsHtSVVZ4CZF7b35xFsT2/s1600/calendario.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVfsYyluAQkuLk_wxaAqhPbSTOWHBzwhOsEX7D3UvFG1_wYfucM_lD07FH9Ik8RgSe4NmEui8hYZuJxgh4NqZesnnG8xQI1lJ1Lu7eT0GGh_-4FRy-6t4D50VGsHtSVVZ4CZF7b35xFsT2/s1600/calendario.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br />
E <b>giovedì 13</b> <b>novembre </b>non perdete la prima cena di <a href="http://www.socook.it/">so cook!</a> con <a href="https://www.facebook.com/pages/Re-implere/1473397022925490?fref=ts">Re-Implere</a>, u<a href="http://www.socook.it/events/metti-il-teatro-a-cena/">na cena teatro, </a><a href="http://www.socook.it/events/metti-il-teatro-a-cena/">in cui </a>si vive l'esperienza del teatro a tavola, nel corso di un pasto in cui i commensali saranno coinvolti nell'avvincente trama.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqCmCLg5YNxKKLFsXEhiETqHIuanW2AuY_CcdYG7ua1M2935EVB9nSVYpEKLIvfcgPoT0ouEcQNYvUE9Ka6EwJIzeEDNJjU1wzuvtzWvERvzylj4jDBbpKn0Xn-Ipi8pQm8AzeF0FeWxSX/s1600/metti-il-teatro-a-cena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqCmCLg5YNxKKLFsXEhiETqHIuanW2AuY_CcdYG7ua1M2935EVB9nSVYpEKLIvfcgPoT0ouEcQNYvUE9Ka6EwJIzeEDNJjU1wzuvtzWvERvzylj4jDBbpKn0Xn-Ipi8pQm8AzeF0FeWxSX/s1600/metti-il-teatro-a-cena.jpg" height="640" width="554" /></a></div>
<br />
Per informazioni e per iscrivervi ai corsi <a href="http://www.socook.it/contatti/">troverete alla pagina Contatti</a> tutti i riferimenti utili.<br />
And for my international readers from all over the world, please have a look to the <a href="http://www.socook.it/english-version-socook/">English version of our web page.</a><br />
Vi aspetto, anzi, vi aspettiamo! We'll be waiting for you!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja06iWzO0DRm65ZIe4LnzX7el941AIlxmGTfOKOnLVBRL0A9OP10_BvTlrNRUHgDVFmcX8GDbliprUO9ufyLx5cl6rutcGVRNS_3gz-cLIUib8kuvRBLB86qa0h-xGQ-0lpFXgfY2MenPC/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja06iWzO0DRm65ZIe4LnzX7el941AIlxmGTfOKOnLVBRL0A9OP10_BvTlrNRUHgDVFmcX8GDbliprUO9ufyLx5cl6rutcGVRNS_3gz-cLIUib8kuvRBLB86qa0h-xGQ-0lpFXgfY2MenPC/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br />sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com119tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-79456355027322220322014-11-03T09:16:00.002+01:002014-11-03T15:56:30.984+01:00Zuppa di fagioli Verdon, pomodori regina di Torre Canne, fagiolini secchi svizzeri e croccante di prosciutto di pecora olandese...la mia top ten del Salone del Gusto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2sn-YjkPYetdMJpZUsxSuzdD7eoKpWfJ31HjJ6zI9cEa7sa4Gg4tpTYBCyqDDStRVQTCIULAkBW-k3XBDkuuSScpa8J10WNd-lkp3z3uKH_metZycTsWG4EVJFMxro6b6WymE8MY7FMLY/s1600/blogDSC_0377photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2sn-YjkPYetdMJpZUsxSuzdD7eoKpWfJ31HjJ6zI9cEa7sa4Gg4tpTYBCyqDDStRVQTCIULAkBW-k3XBDkuuSScpa8J10WNd-lkp3z3uKH_metZycTsWG4EVJFMxro6b6WymE8MY7FMLY/s1600/blogDSC_0377photoshop.jpg" height="640" width="482" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Eccomi di ritorno dal <a href="http://www.salonedelgusto.com/it/">Salone del Gusto di Torino</a> che, come sempre, ha rappresentato per me un'esperienza incredibile, intensa, formativa, emozionante, coinvolgente. Bella l'atmosfera che si crea ogni volta con la bella <a href="http://www.gentedelfud.it/">Gente del Fud</a>, emozionante rivedere volti amici e sostare piacevolmente come la volta scorsa nello <a href="http://www.pastagarofalo.it/country.php">Stand Garofalo</a>, sentirsi coccolati, accolti. Bello vedere come lo staff lavori in un clima piacevolissimo e disteso, nonostante l'enorme carico di lavoro. Lo notai due anni fa e lo ribadisco, invidio questa loro capacità di lavorare bene in modo sereno e disteso, gentile e attento. Quest'anno il nostro coinvolgimento come blogger in rappresentanza dell'<a href="http://www.aifb.it/">AIFB-Associazione Italiana Food Blogger</a>, ha previsto la partecipazione a cooking show tenuti dagli Chef della <a href="http://www.nikoromitoformazione.it/">Scuola di Niko Romito</a> nell'ambito del progetto <a href="http://unforketable.it/it/">Unforketable</a>, e la nostra presenza come story teller prima, durante e dopo il Salone. Nel mio caso allo stand ho parlato del pecorino irpino e della storia della pecora laticauda, una vera scoperta per me, pecora dalla coda larga che ha origini berbere, la cui coda rappresenta un'importante riserva di grasso che ne garantisce la sopravvivenza e il mantenimento della specie nei periodi di magra e di siccità. Pecora diffusa in particolare nel casertano e nell'avellinese. Ecco qui la sua preziosa coda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpsg_iMjNItlSnG4Cw4s7igQTTfgC-DBdGoT2Xk4D7odmforBreqe5J_Tgmu_IlxR2pSLGRyjS3wON8CFDhuFQaSmLXnKwF7EY1jZvvVs64EZjl7psS7BCAHtaXAOixBNMxckx47vKivu5/s1600/Pecora+Lauticada.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpsg_iMjNItlSnG4Cw4s7igQTTfgC-DBdGoT2Xk4D7odmforBreqe5J_Tgmu_IlxR2pSLGRyjS3wON8CFDhuFQaSmLXnKwF7EY1jZvvVs64EZjl7psS7BCAHtaXAOixBNMxckx47vKivu5/s1600/Pecora+Lauticada.jpg" height="640" width="358" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio racconto prosegue con la descrizione dei prodotti che quest'anno hanno colpito la mia attenzione al Salone, la mia top ten post Salone, dopo quella ante-Salone.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inizio con un fuori-concorso, perché ne ho già parlato <a href="http://www.cooknbook.org/2014/10/spuma-di-ricotta-e-caviale-di-caffedel.html">nel post pre-Salone</a>, ma rivedere queste delizie è stato emozionante e anche se mi sono riportata a casa un peso enorme, una zavorra direi, che la mia schiena ha dimostrato di non gradire nei giorni successivi, sono felice di averli fatti conoscere anche qui a Roma e di averli provati in cucina. Sto parlando di loro, eccoli....<b><a href="http://www.fondazioneslowfood.it/presidi-italia/dettaglio/3445/pomodoro-regina-di-torre-canne#.VFZdAPmG88o">i pomodori regina di Torre Canne</a>.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1RuWpiVR2RW8e37M-9KjJFQ0cogo8HXiaUzpfx0XAX0jDRtH5wnDxGsaRjLv5F9wZFZgdoXQNn4UQaYChXyhnWnMUaVC7O24VprVvF4SUycUTO-NDgdxXBnc15pxJCvtYPtjfJgOcR8dg/s1600/Collage+pomodori+regina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1RuWpiVR2RW8e37M-9KjJFQ0cogo8HXiaUzpfx0XAX0jDRtH5wnDxGsaRjLv5F9wZFZgdoXQNn4UQaYChXyhnWnMUaVC7O24VprVvF4SUycUTO-NDgdxXBnc15pxJCvtYPtjfJgOcR8dg/s1600/Collage+pomodori+regina.jpg" height="378" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una fantastica varietà di pomodoro da serbo che si coltiva nell'alto Salento. Pomodoro dalla buccia particolarmente spessa grazie all'acqua salmastra, buccia che ne consente la conservazione e la resistenza ai parassiti. Questa varietà di pomodoro, raccolta nel mese di luglio e venduta solo in parte fresca, viene sottoposta ad un processo di appassimento fino a settembre, all'interno di cassette. I pomodori vengono poi legati per il calice, che sembra una coroncina, da cui il nome, con il filo di cotone a formare dei grappoli da appendere alle volte delle masserie dove si conservano fino alla primavera. E' un pomodoro che va protetto e tutelato, dal momento che la diffusione delle serre ha visto la drastica diminuzione della sua produzione, a vantaggio di prodotti di larga scala, meno saporiti e pregiati. Parte di questi pomodori è ancora intrecciato con il cotone filato in casa. Alla coltivazione del cotone è sempre stata associata, in quelle zone, quella dei pomodori regina. Al Salone ho incontrato di nuovo la signora, come mi ero ripromessa, l'ho cercata fra gli stand della Puglia finché quei pomi rossi non mi sono apparsi di nuovo. E' stato come tornare a casa. Sono giorni che li cucino in tutte le salse, sono buoni, saporiti, profumati, perfettamente conservati, li ho utilizzati anche nel piatto di oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma arriviamo alla top ten vera e propria. Vado ad esporre:<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><a href="http://www.pescadileonforte.it/">1) La pesca nel sacchetto di Leonforte </a></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh5LrntDdEW66lYok3n4UxhENu0KuyzOeLayw-KIoOsOJQ-Gc9dzNb-M0ce5m5-SdjgfXgD8K6F0Ye_qz6MYS_kRWrKH6E8OaflHzzqME2ixwQzXJS7gARVf3b_MkeBa2snQ6h-eHfWXqW/s1600/Collage+pesca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh5LrntDdEW66lYok3n4UxhENu0KuyzOeLayw-KIoOsOJQ-Gc9dzNb-M0ce5m5-SdjgfXgD8K6F0Ye_qz6MYS_kRWrKH6E8OaflHzzqME2ixwQzXJS7gARVf3b_MkeBa2snQ6h-eHfWXqW/s1600/Collage+pesca.jpg" height="430" width="640" /></a></div>
<br />
Una pesca tardiva che proviene dalla provincia di Enna e appartiene alla famiglia delle percoche. Presente sul territorio fin dagli inizi del secolo, era coltivata fra gli agrumeti e destinata esclusivamente al consumo familiare. Con il tempo la sua produzione si è estesa fino a diventare una buona fonte di sostentamento per l'economia locale. La maturazione tardiva, nei mesi di settembre e ottobre, è consentita grazie alla protezione dei frutti che vengono 'insacchettati' in carta pergamenata nel mese di giugno, in base ad un procedimento 'brevettato' negli anni Settanta, per difendere le coltivazioni dalla mosca mediterranea. L'insacchettamento protegge i frutti da parassiti e intemperie, riducendo l'utilizzo di concimi industriali e consentendone una maturazione tardiva. Si tratta, come potete immaginare, di un prezioso prodotto di nicchia da tutelare. Sono pesche profumatissime e dolci. Personalmente adoro le percoche, la loro consistenza, e la comparsa di questo frutto sui banchi del mercato mi fa sentire meno la nostalgia dell'estate che se ne va. Mai avrei pensato di trovarne in ottobre a Torino e di scoprire una qualità così pregiata, gustosa e unica nel suo sapore. Il signor Francesco, che vedete in foto, è orgogliosissimo del suo prodotto e mi ha detto che non avrei trovato niente di più buono nei dintorni. Beh, la pesca è nella mia personale top ten, segno che aveva ragione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.comune.quartodaltino.ve.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=313&idCat=1857&ID=2939&TipoElemento=categoria"><b>2) Fagiolo Verdon </b></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8BaTkL27qhGlCWu22e-viTZWtLHpDz42dJRtYuTPe7d2QmkANdFNbBv4yy7XzEii6leKMC83TFoVlI_QDS04sqQuxHKW2BgpNzzs9pGb0xVx4u_5gz9iENF8aqgCkrhSz3xsjz1rM2z8g/s1600/DSC_0280.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8BaTkL27qhGlCWu22e-viTZWtLHpDz42dJRtYuTPe7d2QmkANdFNbBv4yy7XzEii6leKMC83TFoVlI_QDS04sqQuxHKW2BgpNzzs9pGb0xVx4u_5gz9iENF8aqgCkrhSz3xsjz1rM2z8g/s1600/DSC_0280.JPG" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Questo è un prodotto di cui mi preme molto parlare e che ho utilizzato nella ricetta di oggi. Era un prodotto scomparso. Ora si sta cercando di riportarlo in auge grazie all'impegno della comunità di Quarto d'Altino, in provincia di Venezia, dei produttori locali e di esperti agronomi. Il produttore che era allo stand mi ha raccontato della recente riscoperta e ha aggiunto pieno di speranza che se il prodotto prenderà piede si tornerà a coltivarlo con regolarità. Non possiamo assolutamente perdere queste rarità. E' un fagiolo ricchissimo di fibre e di vitamine e posso garantirvi che ha un sapore ottimo, delicato, una buona consistenza. Da provare e consigliare.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.michelelittame.it/"><b>3) L'oca di Michele Littamé</b></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4K8IzgBFvuC69IUkk0PJ8uQjBumtON4r89jVpExaKZy-gAenu_2w5Bv2DUSdn8Bq9Ix1V5DhyphenhyphenkR0m3gbFD2IUp829y606hS7GaWgKz516BikMy_Kunh-zsf_iEhpuSywEd2I717wwNmxz/s1600/Collage+oca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4K8IzgBFvuC69IUkk0PJ8uQjBumtON4r89jVpExaKZy-gAenu_2w5Bv2DUSdn8Bq9Ix1V5DhyphenhyphenkR0m3gbFD2IUp829y606hS7GaWgKz516BikMy_Kunh-zsf_iEhpuSywEd2I717wwNmxz/s1600/Collage+oca.jpg" height="344" width="640" /></a></div>
<br />
Qui signori miei, siamo nel sublime andante. Ci troviamo ancora in Veneto e la storia dei fratelli Littamé è una di quelle da ascoltare. Andate sul loro sito, ne vale la pena. Non fosse altro per vedere la foto delle loro oche che razzolano libere, allevate a latte e miele. E il risultato parla chiaro. Una carne gustosa, trattata in modo esemplare così da conservare tutti gli umori, i sapori, grazie alla cottura a bassa temperatura, al condimento magistralmente scelto e dosato, alla conservazione sottovuoto. E' di ieri l'inchiesta di Report sugli allevamenti illegali di oche nell'Europa dell'Est. Un pugno nello stomaco. Non sono riuscita a proseguire la visione. Per noi che abbiamo deciso di continuare a mangiare carne, è fondamentale sapere come sono allevati gli animali di cui ci nutriamo, conoscere le condizioni in cui vengono allevati, sapere di quali mangimi si nutrono, a quale tipo di trattamento sono sottoposti. Può sembrare una visione ipocrita la mia, dal punto di vista di chi non mangia carne, ma trovo che animali felici, allevati con rispetto e sottoposti ad una morte il più possibile indolore, possano rappresentare il giusto compromesso di fronte al 'dilemma di noi onnivori'.<br />
Tornando alle oche felici di Michele, sono arrivata al loro stand cotta di stanchezza, tant'è che un ragazzo che lavorava lì mi ha chiesto: "Ma lei è sempre così seria?". Sono andata via sorridendo. Assaggi il primo boccone e fai pace con il mondo. Michele, che vedete in foto, è un attento produttore, timido, discreto. Insieme al fratello hanno deciso di abbandonare la tradizione famigliare di allevamento dei bovini in seguito allo scandalo della mucca pazza. Si sono rimboccati le maniche, hanno fatto tesoro dei saperi tramandati in famiglia e hanno iniziato ad allevare oche, con risultati sorprendenti. Bravi davvero.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.agricolasanmichele.org/confetture/"><b>4) Confetture biologiche San Michele Arcangelo</b></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigmQFPtrn5fm0OX6bvj4oZiDIxCZehYlq275RSUO7TroBTvNlTlqHKEKZ1B8BfeuZtuaWq63QYNDh5-noFk5l3ug-OSNAo36iuaRaWIw1hVWtbaKg-Ij6vrJLgAyWoFwsPO19Lcdod-0z8/s1600/DSC_0300.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigmQFPtrn5fm0OX6bvj4oZiDIxCZehYlq275RSUO7TroBTvNlTlqHKEKZ1B8BfeuZtuaWq63QYNDh5-noFk5l3ug-OSNAo36iuaRaWIw1hVWtbaKg-Ij6vrJLgAyWoFwsPO19Lcdod-0z8/s1600/DSC_0300.JPG" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Questo è un prodotto in cui mi sono imbattuta per la prima volta quest'estate, nel corso della mia vacanza nelle Marche. Anche in questo caso si tratta di un prodotto pregevole, di nicchia, che prevede un metodo di lavorazione rigorosamente a mano, secondo la tradizione di una volta, e l'utilizzo di ingredienti biologici. La cooperativa produce anche olio, carciofi, salumi. Le confetture sono gluten-free.<br />
Il progetto che è dietro a questo prodotto è bellissimo. La cooperativa infatti nasce con l'intento di reinserire persone svantaggiate, provenienti da percorsi di recupero terapeutico, offrendo loro una possibilità di crescita e realizzazione lavorativa.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><a href="http://www.gastronomiadebortoli.com/">5) Sfogliatine di Villa Franca</a></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyMWyq2la1v455Dm454xQaXsdaXrcoyzouGLjtMI86yguTWFi2cnKFqyI-MgI54F5CX_DsmNy_5tzmk5AV_-iq1JcAd8GVzMkUHaHRLj6d7FcpPb6OmV6_HKhSiP6EwooiX2NA3-anVEjm/s1600/DSC_0282.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyMWyq2la1v455Dm454xQaXsdaXrcoyzouGLjtMI86yguTWFi2cnKFqyI-MgI54F5CX_DsmNy_5tzmk5AV_-iq1JcAd8GVzMkUHaHRLj6d7FcpPb6OmV6_HKhSiP6EwooiX2NA3-anVEjm/s1600/DSC_0282.JPG" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Amo il salato, lo prediligo, ma quanto incontri prodotti di pasticceria di questo livello non puoi che toglierti il cappello e degustare. Si tratta di un dolce tipico nato nel 1842. Poeti e scrittori l'hanno decantato nelle loro opere, da Trilussa a D'Annunzio. E io non le conoscevo!!! Prodotto ancora artigianalmente, prevede una lenta lavorazione di due giorni per garantire la perfetta sfogliatura. Queste sfogliatine si sciolgono in bocca, in un connubio perfetto di aromi. Nessuno sovrasta sull'altro, tutto è bilanciato. Una poesia! E la friabilità è semplicemente magistrale. Esempio di pasticceria di altissimo livello.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><a href="http://www.terreexotique.fr/en/eboutique/produit/583/sesame-seeds-flavoured-with-ume-plum-60g">6) Sesamo alla prugna umeboshi</a></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsADUoWs35xqnCkUzdhKXa1NSrROThDarsrAy5h0E_D5KawlRZhfyCiW8U8X9FJ5B8TUi9xwWW48WLo6f0umZdGlwLAsOAXrnLGTMTqxwUlEwIHQtM8Bd7WyiCgxEmVj8uYQhUFMJiuu-s/s1600/Collage+sesamo+umeboshi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsADUoWs35xqnCkUzdhKXa1NSrROThDarsrAy5h0E_D5KawlRZhfyCiW8U8X9FJ5B8TUi9xwWW48WLo6f0umZdGlwLAsOAXrnLGTMTqxwUlEwIHQtM8Bd7WyiCgxEmVj8uYQhUFMJiuu-s/s1600/Collage+sesamo+umeboshi.jpg" height="472" width="640" /></a></div>
<br />
In uno stand incantevole del Piemonte dove mi ha condotta <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/">la mia amica Sabrina</a>, che non finirò mai di ringraziare, ho trovato meraviglie da Mille e una notte. Spezie rare, erbe selvagge, sali aromatizzati di ogni specie, pepi pregiati e questo fantastico sesamo alle prugne umeboshi che non vedo l'ora di utilizzare in cucina. Ha un sapore particolarissimo e rappresenta un condimento molto popolare in Giappone, dove viene generalmente utilizzato per accompagnare il riso bianco.<br />
La prugna umeboshi è in realtà un'albicocca, raccolta durante la stagione delle piogge in Giappone, quando non è ancora matura, immersa in acqua fredda per diverse ore al fine di ridurne la nota amara. Viene poi messa sotto sale per sei settimane in foglie di shiso che conferiscono alla prugna il caratteristico colore rosso. Infine viene essiccata al sole.<br />
<br />
<b><a href="http://www.birradeipresidi.it/?age-verified=13a530fd77">7) Birra Antoniana Ponte Molino</a></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY-XHJtPFo3-h39wUrsOBtWpTp2vhYGO2sVLgdxFjVb5y3uRW8ks9qnwoJrw331M6fG6rqJpoagIdv48o5cRUAYW7_RClPtHlq07TR52Xk4RDOqINEmNoxY5q6k9BCI08iVn-INeFnpSQW/s1600/Collage+birra+ponte+molino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY-XHJtPFo3-h39wUrsOBtWpTp2vhYGO2sVLgdxFjVb5y3uRW8ks9qnwoJrw331M6fG6rqJpoagIdv48o5cRUAYW7_RClPtHlq07TR52Xk4RDOqINEmNoxY5q6k9BCI08iVn-INeFnpSQW/s1600/Collage+birra+ponte+molino.jpg" height="504" width="640" /></a></div>
<br />
Altro prodotto da ricordare. E diffondere. Si tratta di una birra prodotta in Sicilia con ingredienti di prima qualità, fra cui il grano Timilia, detto marzuddu, perché coltivato in marzo, un'antica varietà di frumento con cui viene prodotto il pane nero di Castelvetrano. Le erbe aromatiche che crescono spontaneamente nell'entroterra di Trapani, conferiscono al grano un sapore dolce e aromatico, che si ritrova in questa birra aromatica, in cui sono dosati magistralmente anche il luppolo, l'avena, il malto d'orzo, il coriandolo, l'arancia, la camomilla. Strumenti accordati perfettamente per ottenere una superba sinfonia.<br />
<br />
Avrei ancora tanti prodotti italiani di cui parlare, che ho scoperto in quei giorni, ma per gli ultimi tre mi sposto nel settore internazionale del Salone, nel Padiglione Oval di Terra Madre.<br />
<a href="http://www.slowfoodfoundation.com/presidia/details/2483/d%C3%B6rrbohnen#.VFZvufmG88p"><br /></a>
<b><a href="http://www.fondazioneslowfood.it/pagine/ita/presidi_svizzera/dettaglio_presidi.lasso?-id=2483#.VFZwAfmG88o">8) Fagiolini secchi svizzeri</a></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigpLfhxQh3X8rfruWcTQGLHFl4_OgJrPZ-cQ56ghWfTW46IoBOMxdD4UjNfUgst2rsWB4rKReKfIR3zgvW-ZiOsMis9dOsPTTWDFk_3gdi80-dFUOgTgHV4pKJmE0dGoO7KMRKOgBwNXFu/s1600/Collage+fagiolini+secchi+svizzeri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigpLfhxQh3X8rfruWcTQGLHFl4_OgJrPZ-cQ56ghWfTW46IoBOMxdD4UjNfUgst2rsWB4rKReKfIR3zgvW-ZiOsMis9dOsPTTWDFk_3gdi80-dFUOgTgHV4pKJmE0dGoO7KMRKOgBwNXFu/s1600/Collage+fagiolini+secchi+svizzeri.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
<br />
Si tratta di un altro Presidio Slow Food che ho utilizzato nella ricetta di oggi. Mi sono avvicinata a questo stand svizzero in preda alla curiosità. Non capivo cosa fossero quegli steli verdi ordinatamente conservati in buste trasparenti. Ora, visto che in inverno da noi non si trovano, posso dirvi che questa, per chi soffre di nostalgia, è un'alternativa salutare e gustosa. Convincenti nella zuppa, li proverò anche come contorno. Non sapevo assolutamente che nella Svizzera tedesca, soprattutto nel corso della seconda guerra mondiale, si usava raccogliere frutta e verdura ed essiccarla per garantire sufficienti scorte alla popolazione.<br />
La tradizione ha avuto un seguito anche dopo la guerra. I fagiolini venivano raccolti, mondati e sbollentati a bassa temperatura. Anche questa tradizione è stata messa a repentaglio dall'ingresso di varietà di origine straniera e dall'industrializzazione del processo di essiccazione. Con il Presidio un gruppo di produttori hanno inteso preservare la coltivazione dei fagiolini in Svizzera e tornare a promuovere l'essiccazione artigianale del prodotto, proteggendo nel contempo le ricette tradizionali che ne contemplano l'utilizzo, quale ad esempio la Bernerplatte, stufato di carne bovina e suina servito con verdure lesse.<br />
<br />
<b><a href="http://www.terramadre.info/comunita-del-cibo/produttori-di-shepherd-ham/">9) Croccante di prosciutto di pecora</a></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQlD0Kp-V_M-dsD1DwRtfYDXcnniOmbNrQJ1B3Rb59GCygmJHHlQcP8kqp8l9taS2bnw21IQ21Mf_COk30krnkJMwvJRlIjREqF6umAML6SYSc1gLFN3uZICsVfJKBSggSJ_q0w1PkCtbI/s1600/Collage+prosciutto+di+pecora.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQlD0Kp-V_M-dsD1DwRtfYDXcnniOmbNrQJ1B3Rb59GCygmJHHlQcP8kqp8l9taS2bnw21IQ21Mf_COk30krnkJMwvJRlIjREqF6umAML6SYSc1gLFN3uZICsVfJKBSggSJ_q0w1PkCtbI/s1600/Collage+prosciutto+di+pecora.jpg" height="472" width="640" /></a></div>
<br />
L'ho scoperto in uno <a href="http://www.vleesrokerij.nl/">stand olandese</a> che vendeva salame e prosciutto di pecore lasciate libere di pascolare in territori palustri, argini, pianure e aree naturali alla cui preservazione la presenza di queste pecore contribuisce. Il progetto è nato dalla collaborazione fra un pastore del Limburg, nel sud dell'Olanda, e un allevatore di carne. Dal prosciutto essiccato e macinato, si ottiene questa polvere croccante che ho utilizzato per la finitura della minestra di oggi. Ne basta pochissimo per conferire un sapore unico alle pietanze.<br />
<br />
<a href="http://www.vacherin-montdor.ch/it"><b>10) Vacherin Mont-d'Or DOP</b></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ6ItvVwzQTMPhB0YGzALsI7DIHoWx2-kymrzfwUo3KoN_0jE37h09ViZtQMFaGvLxOhKaIr12_tvByhgRjVLo_8PAI-haxVOZAt2hjkAMy5q0l79eykh91-GS6NLLIMX-v0_sk2uGDoIY/s1600/Collage+Vaud.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ6ItvVwzQTMPhB0YGzALsI7DIHoWx2-kymrzfwUo3KoN_0jE37h09ViZtQMFaGvLxOhKaIr12_tvByhgRjVLo_8PAI-haxVOZAt2hjkAMy5q0l79eykh91-GS6NLLIMX-v0_sk2uGDoIY/s1600/Collage+Vaud.jpg" height="296" width="640" /></a></div>
<br />
Nello stand del <a href="http://www.vaud.ch/">cantone svizzero VAUD</a> ho avuto modo di assistere, ospite in rappresentanza dell'AIFB, alla presentazione di questo formaggio, semplicemente esaltante. Ho scoperto che il cantone VAUD vanta numerosissime eccellenze nel suo territorio, alcune delle quali ho avuto la fortuna di provare presso lo stand. Non solo questo splendido Vacherin ma anche il Gruyère DOP, l'Etivaz DOP, il salsicciotto vodese IGP, la deliziosa cialda Bricelet vaudois, l'olio di noci del Mulino di Sévery e un vino delizioso, lo Chasselas. Un'esperienza inebriante, arricchita da un'interessante presentazione e da una piacevolissima chiacchierata con il direttore di Vaud Terroirs, Alexandre Fricker. Vorrei ringraziare l'intero staff per la splendida accoglienza, Angela Giordano e la nostra preziosa interprete, Patricia Lunghi, rappresentante del cantone per Expo 2015.<br />
Un cantone da visitare, che oltre alle bellezze paesaggistiche e alle eccellenze gastronomiche, presenta la più alta concentrazione al mondo di Chef stellati.<br />
Non posso non parlare di questo Vacherin Mont-d'Or, formaggio a pasta molle, di cui ho riportato a casa non una, ma ben due forme, che ora campeggiano protette in terrazza, pronte ad essere degustate alla prima occasione speciale. Credo, anzi sono certa, che nella mia lunga esperienza di mangiatrice folle di formaggio, questo sia senza ombra di dubbio uno dei più buoni che abbia mai gustato in vita mia. Prodotto con latte crudo scaldato delicatamente attraverso un processo di termizzazione che ne consente di conservare le sue proprietà naturali, rendendolo nel contempo perfetto dal punto di vista batteriologico, il formaggio viene affinato in scatole di abete rivestite all'interno da una fascia di corteccia ritagliata manualmente dall'unica signora della regione depositaria di questa arte. La presenza del legno conferisce un gusto particolare al formaggio, rendendolo semplicemente unico nel suo genere.<br />
<br />
Vi lascio alla ricetta di oggi, una ricetta che parla di Puglia, Veneto, Svizzera e Olanda. Un piccolo giro del mondo racchiuso in un cucchiaio.<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">ZUPPA DI FAGIOLI VERDON, POMODORI REGINA DI TORRE CANNE, FAGIOLINI SECCHI SVIZZERI E CROCCANTE DI PROSCIUTTO DI PECORA</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ingredienti per 4 persone<br />
250 g di fagioli verdon<br />
30 g di fagiolini secchi svizzeri<br />
10 pomodori regina di torre canne<br />
croccante di prosciutto di pecora<br />
1 foglia di alloro<br />
santoreggia<br />
1 carota<br />
1 costa di sedano<br />
1/2 cipolla rossa di tropea<br />
sale affumicato<br />
peperoncino<br />
olio evo</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Mettere a bagno per una notte i fagioli, in abbondante acqua fredda. In un altro recipiente, mettere a bagno i fagiolini in acqua calda e tenerli a bagno per una notte.<br />
Il giorno seguente, cuocere nel fiasco (o lessare in un tegame) i fagioli unendo una foglia d'alloro e della santoreggia avvolta in una garza. Cuocere per un paio di ore.<br />
Scolare i fagiolini dall'acqua in cui sono stati in ammollo, sciacquarli e lessarli in abbondante acqua salata per circa un'ora.<br />
Praticare un taglio a croce nei pomodori e sbollentarli in acqua bollente. Passarli subito in acqua fredda e spellarli.<br />
Preparare una dadolata di cipolla, sedano e carota. Metterla in un tegame con un filo di olio evo. Quando le verdure inizieranno a sudare, aggiungere i fagioli e i pomodori. Aggiustare di sale (il sale affumicato darà un sapore particolare alla minestra), aggiungere il peperoncino e un po' di liquido di cottura dei fagioli. Far insaporire per circa mezzora. A metà cottura unire i fagiolini tagliati a metà. Servire con un filo di olio a crudo e una spolverizzata di croccante di prosciutto di pecora.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com154tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-55786860014770763122014-10-21T09:18:00.004+02:002015-01-21T10:43:43.218+01:00Panna cotta al sale rosa dell'Himalaya e cannella con gelatina di Pizzutello nero di Tivoli...saliamo sull'Arca!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt56ykpX2drLRmQnr3YzTo5x8LGzuL_Cf0dmyavhWutZrx2wcVO3qS4kfum4pV4f4CpYB3CxmWZfeuq5SGOeLfMxwzV1yWnhVboTPQN6wonH8-Vy8PEFMngW9LoD46zEr8zzWoY1xfBz1/s1600/blogDSC_0865.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt56ykpX2drLRmQnr3YzTo5x8LGzuL_Cf0dmyavhWutZrx2wcVO3qS4kfum4pV4f4CpYB3CxmWZfeuq5SGOeLfMxwzV1yWnhVboTPQN6wonH8-Vy8PEFMngW9LoD46zEr8zzWoY1xfBz1/s1600/blogDSC_0865.jpg" height="640" width="500" /></a></div>
<br />
<i>Sedia sediola, ...va a scuola, si porta un canestrello pieno pieno di pizzutello, la maestra gli fa festa e glielo butta dalla finestra. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho sempre avuto un'antipatia innata per l'insensibilità di questa maestra zoticona. Ma dico, siamo matti? Buttare dalla finestra un frutto così buono e pregiato.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Ftpxgyyipsvi-iXcw9wfK922VL9SpwCZOaKkW2GCQf1swUBCWuBZsV4MMmDVfb0csVRCs67phgkHdsF2_YX_ViR8CLBg7Z0BGXeHr5hOiYnXcxDx3-CPpufT2D0f6xSDfehTGgcGKG1f/s1600/DSC_0831.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Ftpxgyyipsvi-iXcw9wfK922VL9SpwCZOaKkW2GCQf1swUBCWuBZsV4MMmDVfb0csVRCs67phgkHdsF2_YX_ViR8CLBg7Z0BGXeHr5hOiYnXcxDx3-CPpufT2D0f6xSDfehTGgcGKG1f/s1600/DSC_0831.JPG" height="640" width="550" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi il <a href="http://www.cooknbook.org/2014/10/spuma-di-ricotta-e-caviale-di-caffedel.html">mio racconto per il Salone </a>prosegue con un prodotto dell'<a href="http://www.fondazioneslowfood.it/arca">Arca del Gusto di Slow Food</a>, il Pizzutello di Tivoli, conosciuto anche come uva corna Tiburtina.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Cercando qua e là, ho letto che le prime testimonianze di questo frutto risalgono al 1575, quando Isabella d'Este, in visita a Villa d'Este dopo la morte dello zio Cardinale Ippolito II, scrive dell'uva pizzutello chiamata dai paesani uva corna, per via della forma allungata a forma di cornetto. Prosegue Isabella dicendo che di questa uva ve ne sono due tipi, una bianca e una nera, quest'ultima preferita dalle ragazze del luogo perché, come leggenda narra, pare che faccia gli occhi belli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Probabilmente, all'epoca, i paesani consumavano il pizzutello come uva da tavola, mentre il cardinale la usava come ornamento, non essendo ritenuta un frutto pregiato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu grazie alla deviazione del fiume Aniene ad opera di Gregorio XVI che la coltivazione del pizzutello si diffuse con fortuna. Rimbalzando le acque deviate del fiume sulle rocce e creando una vaporizzazione consistente, la valle divenne terreno fertile per questa coltivazione, grazie all'abbondante umidità che rese la qualità del frutto superiore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si narra che quando Papa Gregorio XVI andò in visita a Tivoli, la cittadina in festa era adornata da archi di pizzutello. Il Pontefice, passando sotto uno di questi archi, si fermò e staccò qualche chicco degustandone la bontà e invitando le persone del suo seguito ad assaggiare alcuni grappoli, incitando anche il popolo a fare altrettanto. A questo episodio si fa risalire la nascita della prima sagra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il pizzutello bianco presenta colore variabile dal verde al giallo oro, a seconda del grado di maturazione e ha una buccia finissima. La qualità nera, con un colore viola intenso, ha buccia più consistente che ne consente la conservazione per lunghi periodi, conservando al suo interno l'umidità. Si tratta di un'uva molto zuccherina e croccante che un tempo veniva coltivata rigogliosamente dalle famiglie locali. I grappoli hanno forma allungata e peso consistente. La vendemmia è tardiva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi purtroppo le coltivazioni nella Valle dell'Aniene si sono drasticamente ridotte per la scarsa capacità retributiva di questo tipo di coltivazioni. Il pizzutello quindi viene prodotto in misura minore nella zona originaria di Tivoli, perdendo parte delle caratteristiche pregiate che ne decretarono la fortuna, non ritrovando in altre zone di coltivazione intensiva lo stesso microclima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi lascio con la ricetta di oggi. Il pizzutello è un'uva molto zuccherina. Ho pensato così di creare un contrasto con il sale dell'Himalaya e la cannella. Non sono un'amante della panna cotta, lo confesso. La trovo stucchevole, soprattutto abbinata all'aroma di vaniglia. Non è fra i miei dolci preferiti. Però ho voluto darle un'altra chance. Ho sostituito la cannella alla vaniglia e ho aggiunto il sale. Posso dire che il risultato mi ha convinta, in contrasto con la dolcezza accentuata della gelatina d'uva. Provatela.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">PANNA COTTA AL SALE ROSA DELL'HIMALAYA E CANNELLA CON GELATINA DI PIZZUTELLO NERO DI TIVOLI</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Nota: la ricetta della gelatina d'uva l'ho avuta in dono dalla mia amica <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.it/">Roberta de La valigia sul letto</a>, che ringrazio come sempre. Lei mi ha dato la ricetta della gelatina di uva fragola, che ha consistenza e sapore molto diversi da quelli del pizzutello. Così ho cambiato alcune cose rispetto alla ricetta che mi ha gentilmente girato.<br />
<br />
Per 6 porzioni<br />
<br />
Per la panna cotta<br />
0.5 dl di latte<br />
250 dl di panna liquida<br />
100 g di zucchero a velo<br />
9 g di gelatina in fogli<br />
2 cucchiaini di sale rosa dell'Himalaya<br />
1 stecca di cannella<br />
<br />
Per la gelatina d'uva<br />
2 grappoli d'uva pizzutello nera (circa 900 g)<br />
zucchero di canna<br />
<br />
<a href="http://shaunasever.com/2010/12/champagne-panna-cotta-with-sugared-grapes.html">Per la guarnizione</a><br />
Qualche chicco d'uva pizzutello<br />
albume d'uovo<br />
1 pizzico di sale<br />
succo di limone<br />
zucchero semolato</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciare la stecca di cannella in infusione nel latte per 24 ore.<br />
Mettere a bagno i fogli di gelatina in acqua fredda. In una casseruola sbattere il latte con la crema di latte e lo zucchero a velo. Portare a ebollizione, girare bene, unire il sale, girare ancora finché il sale non sarà sciolto, togliere dal fuoco e unire la gelatina strizzata. Mescolare bene. Quando il composto sarà ben liscio versare nei pirottini precedentemente bagnati con acqua ghiacciata. Lasciar raffreddare e riporre in frigo fino al momento di servire.<br />
<br />
Lavare i chicchi d'uva e tagliarli a metà. Metterli in una casseruola con mezzo bicchiere d'acqua e far sobbollire per una ventina di minuti, finché i chicchi non risulteranno ben appassiti.<br />
Passare l'uva al passavedura, filtrare il succo ottenuto. Pesarlo. Su 150 g di succo calcolate 20 g di zucchero di canna. Con le quantità indicate otterrete circa 300 g di succo.<br />
Aggiungere lo zucchero al succo, rimettere sul fuoco e far sobbollire fino a gelificazione.<br />
<br />
Per i chicchi zuccherati, sbattere un albume d'uovo con un pizzico di sale e una spruzzata di succo di limone. Immergervi i chicchi. Farli scolare dall'albume in eccesso e passarli nello zucchero.<br />
<br />
Servire la panna cotta con la gelatina e i chicchi d'uva a guarnire.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguP37Qx1qlCtqSuxLWYE_pD2CyM-bdpD-Dm3I39_nj3_zirc2MLtyGLhUdoL-HuOyvciBSscpVuKX_eYWz_7d7k9P49ti5xim7D5jL3K5ODC2zoeUZiIASTraUmItn5A-Zxud9yBWckTG/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguP37Qx1qlCtqSuxLWYE_pD2CyM-bdpD-Dm3I39_nj3_zirc2MLtyGLhUdoL-HuOyvciBSscpVuKX_eYWz_7d7k9P49ti5xim7D5jL3K5ODC2zoeUZiIASTraUmItn5A-Zxud9yBWckTG/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com51tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-45435512893756249622014-10-15T09:18:00.000+02:002014-10-15T10:59:55.608+02:00Spuma di ricotta e caviale di caffè...del Salone del Gusto e altre storie, gimme 10!<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi52WeBIZUuZvbrCzDSJcG3NWTf_RApdF8qcGiNjcSG810sbSeFEFqn753gqOLDxEA01toTR_4cwENuD44SrQYi71qzF6EFRIQp5fM8QYoDHcbZFQfwW1P0mypDFJ2yZR-_s81Syt8SXmeg/s1600/blogDSC_0819photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi52WeBIZUuZvbrCzDSJcG3NWTf_RApdF8qcGiNjcSG810sbSeFEFqn753gqOLDxEA01toTR_4cwENuD44SrQYi71qzF6EFRIQp5fM8QYoDHcbZFQfwW1P0mypDFJ2yZR-_s81Syt8SXmeg/s1600/blogDSC_0819photoshop.jpg" height="640" width="444" /></a></div>
<br />
A breve, fra poco più di una settimana, si terrà l'<a href="http://www.salonedelgusto.it/">edizione 2014 del Salone Internazionale del Gusto di Torino</a>. Alcuni soci dell'<a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a> saranno presenti per raccontare il Salone con i loro occhi, ancora una volta accanto a <a href="http://www.pastagarofalo.it/country.php">Garofalo</a> e alla bella <a href="http://www.gentedelfud.it/">Gente del Fud</a>, che mi preme ringraziare e che non vedo l'ora di rincontrare. E stavolta anche insieme ai ragazzi di <a href="http://www.nikoromitoformazione.it/">Niko Formazione</a>, nell'ambito del <a href="http://unforketable.it/it/">Progetto Unforketable</a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.salonedelgusto.it/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvQxdTTnIfiY11Crhcwx2ejYvP7BMEkLcbRzOdN-er3S00n9GVaqJ2q6ZZ9iSRfD2hBw44EyDfYPM4uwgRQiw6GOE8e1cE4aFn20b2ssvZO9N8ZUv0rrtCfycP9QOxoJvmJ7cHFNQ5meIZ/s1600/Salone+del+Gusto+2014.jpg" height="100" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><span style="text-align: justify;">Ci sarò anch'io, felice come una Pasqua di poter vivere ancora una volta questa esperienza coinvolgente ed emozionante. Il mio racconto inizia da qui, venite con me e camminiamo insieme. Anzi, no, </span><a href="http://www.cooknbook.org/2012/11/biscotti-di-nonna-gina-con-burro.html" style="text-align: justify;">inizia da qui</a><span style="text-align: justify;">, </span><a href="http://www.cooknbook.org/2012/10/crocchette-di-riso-acquerello.html" style="text-align: justify;">e da qui</a><span style="text-align: justify;">, riallacciamo le fila del discorso. Che strano rileggere quei post dedicati al Salone di due anni fa. Mi fa effetto vedere quanti bei progetti, che in quel tempo erano appena accennati, abbiano preso vita in questo periodo. L'<a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a> ad esempio, di cui due anni fa c'era un'idea soltanto abbozzata fra alcuni di noi soci fondatori e un sogno da realizzare. E la mia scuola di cucina.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ricordo ancora la foto che mi scattò il <a href="http://www.lacucinadiqb.com/">Presidente dell'Associazione</a> al Salone, ci siamo conosciute così. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvUKYs4e7BwuAYVxDUSCvChBzhZYnviNciZpVVzo3QNSc3oFGFMnz2cUdmdSVKarDb7XLScPbPC_QkucmbHM6_F6jpJk89cLDhTQSJLnMBrbd7SCm9tdQP0h9_tq5uIotmaRVAUFyn1uYW/s1600/Pass+Sabina.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvUKYs4e7BwuAYVxDUSCvChBzhZYnviNciZpVVzo3QNSc3oFGFMnz2cUdmdSVKarDb7XLScPbPC_QkucmbHM6_F6jpJk89cLDhTQSJLnMBrbd7SCm9tdQP0h9_tq5uIotmaRVAUFyn1uYW/s1600/Pass+Sabina.JPG" height="264" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="http://www.lacucinadiqb.com/">Anna Maria Pellegrino</a></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma non tergiversiamo oltre, che quando inizio non finisco più, il mio compito di story teller in missione al Salone del Gusto inizia parlandovi di <b>10 prodotti</b> che vorrei trovare al Salone, 10 prodotti che ho nel cuore.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Li racconto a modo mio, come so fare.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
1) <b>Le visciole.</b> Lo so, siamo fuori tempo, allora vorrei trovare una confettura di visciole che mi ricordi quella della mia nonna. Possibile che le piante siano stanche di produrne? Qui a Roma non arrivano più sui banchi dei piccoli produttori, in Abruzzo non si trovano. Mi sono ridotta a comprare le visciole disidratate da un contadino dei Monti Lepini sperando di riprodurre a casa lo sciroppo che preparava mia nonna. Vi ho parlato su questo blog di mia mamma che nel periodo della raccolta si aggira fra i banchi del mercato come un cane da tartufo. Quest'anno nulla, niente visciole. Ma lei, che non si arrende (ma chissà da chi avrò ripreso questa mia testardaggine), ha trovato una <a href="http://www.cavazza1898.com/">confettura pazzesca</a> in un mercatino vicino casa. Me ne ha offerta un cucchiaino e i miei occhi si sono illuminati. E' lei, sì, proprio lei, la confettura della mia mamma e della mia nonna! L'abbiamo trovata! Una confettura che si vende sfusa, perché è contenuta in grandi mastelli. Vi avviso, quella venduta in confezioni piccole è leggermente diversa. La confettura nel mastello dovete chiedere. Dividetevelo fra amici, fate un gruppo di acquisto, organizzatevi. Ma ne vale la pena, credetemi, in attesa che tornino le visciole e si possa riprendere a fare confetture in casa, che quando hai finito, le maioliche della cucina sembrano uscite fuori da un film di Dario Argento! La ricetta di questa confettura di visciole è di un pasticciere che ho conosciuto quest'estate. Una sua creatura. Di cui va giustamente fiero.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
2) <b>Le sorbe,</b> e per loro il periodo è quello giusto. Le ho trovate in un mercato di Roma sempre dal famoso contadino dei Monti Lepini di cui sopra. Accidenti che buone e chi le aveva mai mangiate? Hanno un leggero retrogusto di Armagnac, ma che bontà! Ho preparato una composta e vorrei trovarne ancora. Un frutto antico, ricco di vitamine, che si va perdendo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
3) <b>I <a href="http://www.fondazioneslowfood.it/presidi-italia/dettaglio/3445/pomodoro-regina-di-torre-canne#.VDlp1Pl_s8o">pomodori Regina di Torre Canne</a></b> e qui parliamo di un prodotto che vorrei ritrovare al Salone. Perché li ho visti per la prima volta lì, due anni fa, e qui a Roma li ho cercati e ricercati, solo una volta in centro li ho visti nella vetrina di un negozio da gourmand. Ricordate? Al Salone di due anni fa mi regalarono i semi. Rimasi stupita dalla possibilità di poter avere un prodotto semi-fresco tutto l'anno, mantenuto così grazie alle condizioni climatiche particolari che ne consentono l'appassimento e il mantenimento fino ad aprile. Ho affidato quei semi a mio padre, perché io con il pollice verde ahimè, sto messa male. La pianta è fiorita, bella, rigogliosa, ma niente pomodori. Sono in piena saudage. E una cassettina stavolta non me la toglie nessuno...partirò con la valigia più grande per contenere queste meraviglie che si mantengono per tutta la stagione fredda.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
4) <b>Pain au chocolat</b> nel settore internazionale del Salone. Ragazzi, ho scovato a Roma <a href="http://www.vasano.it/">un negozio di delicatessen francesi</a> che li vende appena sfornati. Con quel burro francese ottimo e una cioccolata di qualità superiore. Glieli prepara un pasticciere francese, vengono abbattuti in negativo appena preparati e distribuiti per essere poi infornati e serviti freschi e fragranti. Non se ne trovano di così buoni. Espositori d'oltralpe, mastri pasticcieri francesi, per favore, me ne portereste una vagonata dei vostri, gli originali, gli unici, gli inimitabili? Merci! Lo so che non si può, ma confido in una sorpresa. Ne sono dipendente ormai.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
5) <b><a href="http://liberaterra.it/it/">Arance di Libera Terra</a>. </b>Sì, proprio loro, che quest'inverno abbiamo comprato con alcune mamme, a scuola di mia figlia. Buone, profumate, freschissime, arrivano in due giorni e conservano tutto il loro sapore. Finite in un secondo. Arance che sanno di buono e di giusto. E l'arancia è nel logo del blog e della mia nascente scuola di cucina, porta bene. A tutti noi che ci crediamo ancora.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
6) Lo so, lo so, non ricordo di aver visto pesce e crostacei al Salone. Però qui posso volare con la fantasia e allora io sogno, che male c'è. Vorrei tanto trovare i <b>frutti di mare dell'Alto Adriatico</b>, perché ricordo ancora le vongole mangiate a Comacchio, tanti anni fa, in un ristorantino delizioso. Accidenti che buone! Turgide, saporite. Io non me le tolgo più dalla testa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
7) <b>Lenticchie e capperi di Linosa. </b>Sono 2 prodotti, ma voi sapete che non ho il dono della sintesi. Facciamo che siano uno solo. Comprati in una vacanza di qualche anno fa, lenticchie finite subito, capperi centellinati fino alla fine. Saporiti, tenerissimi. Ricordo un giro nella piccola isola, le piante rigogliose di capperi che non avevo mai visto prima (sono cittadina figlia di alpinista, che devo fare?), il piccolo spaccio dove ho comprato queste delizie, le case colorate, l'acqua trasparente, una pasta con il pesce cucinata lì per lì su una barca e l'ospedale delle tartarughe Caretta caretta salvate da un mare malato, che le rende ostaggi di buste di plastica e ami. Vederle tornare alla vita è bellissimo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
8) <b>I fiori di finocchio.</b> E anche qui, ma possibile che a Roma siano più rari dell'aria pulita? Possibile che il mio pusher personale ogni anno debba addentrarsi nel parco sotto casa per trovare fiori puliti, lontani dallo smog, in un rituale che si ripete? E un volta finiti, piango! Quei fiorellini minuscoli, gialli, profumatissimi, aromatici che noi in famiglia mettiamo sulla carne di maiale, nella porchetta al forno. Per trovarli, una volta finite le scorte del pusher, che poi sarebbe sempre lui, mio padre, devo andare fino in Toscana o in Umbria, perché a Roma si usano poco. Ecco, sarei felice di trovarli al Salone.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
9) Vorrei ritrovare il <b>burro, </b>il burro francese e anche quello di malga con cui ho cenato la mia prima sera al Salone. Ehi, ci sarete di nuovo al Salone vero? Non fate scherzi che io ancora me lo sogno quel pane, burro e zucchero.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
10) <b>La ricotta romana di pecora </b><b>e il pecorino romano. </b>Sono due, ma abbiate ancora un po' di pazienza, ho finito. E voi piuttosto, dove siete finiti? Sto parlando della ricotta di pecora e del pecorino, non fateci caso. Io non vi riconosco più, dove siete? Una insapore, l'altro che pizzica. Una asciutta, l'altro troppo fresco. Accidenti, ma le vogliamo rispettare le nostre eccellenze o dobbiamo calarci le braghe su tutto? Ma è così difficile continuare a produrre le cose buone a regola d'arte? Sono infuriata su questa cosa. Ma da dove vogliamo ricominciare? Da quello che abbiamo, no? Se distruggiamo tutto dove andremo a finire? Semplice, elementare, eppure non così scontato come concetto.<br />
Per il momento vi lascio con una ricetta semplice, sapete che non ce la faccio a pubblicare senza ricetta. E sempre al Salone del 2012 mi ispiro e a al <a href="http://www.cooknbook.org/2012/11/biscotti-di-nonna-gina-con-burro.html">tutorial Lavazza di cui vi parlai</a>, in cui assistetti alla sferificazione del caffè. Da lì voglio riprendere il racconto. Ecco, la ricetta di oggi parla di ricotta e caffè, che da piccola vedevo preparare a casa di una mia zia, per merenda. Ricotta, zucchero e polvere di caffè. Adoro la ricotta buona nel caffè, accidenti quanto mi piace. Ve la propongo a modo mio, come so fare, con un occhio alla tradizione e uno all'innovazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
State connessi, che il racconto prosegue...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLxEzupBa0mVdHC-AWrQjnsGxrP_a3V_my7T-nuh7nlRDQ_MqNl30TpD4c32qeE2pEq-j5CAtCcpicviguL8TvyInh67brirriw1qfP5HhgMvCw0nlxM575FX12bN4tPUS_wbLN4qfeOg9/s1600/DSC_0753.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLxEzupBa0mVdHC-AWrQjnsGxrP_a3V_my7T-nuh7nlRDQ_MqNl30TpD4c32qeE2pEq-j5CAtCcpicviguL8TvyInh67brirriw1qfP5HhgMvCw0nlxM575FX12bN4tPUS_wbLN4qfeOg9/s1600/DSC_0753.JPG" height="640" width="422" /></a></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">SPUMA DI RICOTTA E CAVIALE DI CAFFE'</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per la spuma<br />
Ingredienti per 4-6 bicchierini</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
150 g di ricotta di pecora</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
200 g di panna liquida</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
5 cucchiaini di zucchero a velo<br />
Sifone<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per la sferificazione del caffè</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ho seguito le indicazioni trovate <a href="http://www.maisazi.com/2010/05/sferificazione_caffe.php">su questo sito</a>, diminuendo soltanto le dosi.<br />
Avrete bisogno di alginato di sodio e cloruro di calcio che potrete ordinare in farmacia, glucosio liquido, disponibile presso drogherie fornite o negozi specializzati in forniture per pasticceria, e infine di una grande siringa senza ago da 50 ml e un mestolo forato.<br />
<br />
Base madre<br />
50 ml di glucosio liquido<br />
50 ml di acqua<br />
1 g scarso di alginato di sodio<br />
<br />
5 g di cloruro di calcio<br />
caffè forte<br />
<br />
Mescolate la ricotta, lo zucchero a velo e la panna liquida. Passate il composto al setaccio e versatelo nel sifone. Chiudete. Aggiungete una cartuccia (ho utilizzato un sifone da 0,5 l). Agitate bene e riponete il sifone in frigorifero a testa in giù per un paio d'ore almeno, agitando di tanto in tanto.<br />
<br />
Il giorno precedente, mescolate l'acqua e il glucosio. Unite l'alginato di sodio e amalgamate il composto servendovi di un frullatore a immersione. Lasciate riposare in frigorifero per 24 ore. Trascorso questo lasso di tempo, prelevate 50 ml di base madre e unitela a 50 ml di caffè forte. Amalgamate e lasciate riposare per un'ora. Preparate il bagno di calcio, mescolando il cloruro di calcio in 1 litro d'acqua (stavolta non ho usato acqua minerale, ma acqua corrente). Servendovi di una grossa siringa, fate cadere le gocce di caffè e base madre nell'acqua. A mano a mano che si formano le piccole sfere, prelevatele con un mestolo forato e immergetele nell'acqua. Sciacquatele e mettetele ad asciugare su carta assorbente.<br />
<br />
Versate nei bicchierini qualche cucchiaino di caffè caldo, distribuite il composto a base di panna e ricotta e guarnite con il caviale di caffè.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com49tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-75745778814718632772014-10-10T09:08:00.002+02:002014-10-10T13:44:52.210+02:00Raviolo integrale aperto con composta di mele rosa...è di scena l'olio umbro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqBTmZ-mLb_7U9fSZT4G2HpT1oKWslsYCG7Kc3bbVqMbxLC5_VUaqPrRCZi7H9Zti2_F2UiuHU3zdVUNWr2lg7MvqtUJ8Ubo_7hmeJxfr-uwZ89TO6qBbH5k_pEAIlLKXy2-dl95eFR968/s1600/blogDSC_0716.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqBTmZ-mLb_7U9fSZT4G2HpT1oKWslsYCG7Kc3bbVqMbxLC5_VUaqPrRCZi7H9Zti2_F2UiuHU3zdVUNWr2lg7MvqtUJ8Ubo_7hmeJxfr-uwZ89TO6qBbH5k_pEAIlLKXy2-dl95eFR968/s1600/blogDSC_0716.jpg" height="640" width="452" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Eccoci tornati al consueto appuntamento con la <a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/">Cucina dell'Extravergine</a> in collaborazione con l'<a href="http://www.cittadellolio.it/">Associazione Nazionale Città dell'Olio</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4nU0_CBGRdxvPvMi2g8Zq0E2rh5qAtdS3_MIO_chqgp-j1xN6FBv69eSc-7984fl-IhounHrsmOXT8NsIteh75g0Ht4mZT2AZ1aZnpGecSKq8zrXD_VsSX5eMB2cOmEZVJ3o1gxQf4jxs/s1600/bannerblog+DA+USARE+SUI+VISTRI+BLOG+pi%C3%B9+piccolo.jpg" height="99" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di parlarvi dell'olio di oggi, vorrei però salutare <a href="http://caffecolcioccolato.blogspot.it/">Fausta Lavagna</a>, che torna a scrivere con noi. Sono molto contenta, bentornata nella brigata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi presentiamo un olio prodotto con estrema cura, l'<a href="http://www.oliotrevi.it/it/">olio Trevi DOP della Società Agricola Trevi il Frantoio</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a>Questa florida realtà, fondata dai soci della precedente Cooperativa, produce tre selezioni diverse di olio che presentano note di amaro e piccante di intensità decrescente, a seconda delle cultivar utilizzate e del periodo di raccolta delle olive. All'inizio della raccolta le olive produrranno un olio più intenso, con note amare più decise e un gusto fruttato persistente. A mano a mano che ci si avvicina a dicembre, queste caratteristiche cederanno il posto ad una maggiore delicatezza e dolcezza.<br />
<div style="text-align: justify;">
L'olio presentato nell'abbinamento di oggi appartiene alla prima categoria, le olive sono state raccolte in ottobre e appartengono esclusivamente alla varietà Moraiolo. Ho pensato di accostare al sapore intenso di questo olio la dolcezza della mela rosa e della cipolla rossa, così da bilanciare gli opposti. Un piatto per gli amanti dei sapori agrodolci. Le mele rosa dei Monti Sibillini fanno capolino in questa stagione, ai primi di ottobre, e mi è piaciuta l'idea di creare una sorta di abbinamento temporale fra questi splendidi frutti che l'esordio dell'autunno ci offre. Mele e olive raccolte quando l'estate finisce e l'inverno si avvicina, quando il sole ricorda ancora le lunghe giornate calde e tuttavia il clima inizia a farsi più fresco. Contrasti anche qui, delicati, impercettibili, di una natura che muta gradualmente al mutare delle stagioni, come è giusto che sia, nonostante tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Interessante apprendere che le basse temperature invernali consentono di ottenere un prodotto pressoché esente dal richio di contaminazione da mosca olearia. Interessante apprendere che questo olio viene estratto goccia a goccia, attraverso la separazione dalle particelle di acqua a seguito della frangitura del frutto. Interessante leggere dell'estrema cura con ogni fase della lavorazione viene realizzata, nel rispetto della qualità.<br />
<br />
Vi ricordo come sempre le ricette delle mie compagne d'avventure:<br />
Patrizia Malomo di Andante con Gusto con <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/10/vellutata-di-indivia-per-la-cucina.html">Vellutata di indivia</a><br />
Fausta Lavagna di Caffè col cioccolato con i suoi <a href="http://caffecolcioccolato.blogspot.com/2014/10/paccheri-patate-e-broccoletti-torna.html">Paccheri, patate e broccoletti</a><br />
Stefania Oliveri di Cardamomo & co. con <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2014/10/7-cose-da-sapere-assolutamente-sullolio.html">Pollo con patate funghi e cipolle</a><br />
Teresa De Masi di Scatti Golosi con <a href="http://www.scattigolosi.com/2014/10/pasta-in-crema-di-patate-ed-olio-di-trevi.html/">Pasta in crema di patate</a><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">RAVIOLO INTEGRALE APERTO CON COMPOSTA DI MELE ROSA</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Per la pasta fresca</div>
<div style="text-align: justify;">
2 etti di farina integrale macinata a pietra</div>
<div style="text-align: justify;">
1 etto di farina di semola di grano duro</div>
<div style="text-align: justify;">
3 uova intere</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per la composta</div>
<div style="text-align: justify;">
300 g di mele rosa dei monti sibillini</div>
<div style="text-align: justify;">
300 g di cipolle rosse di tropea</div>
<div style="text-align: justify;">
130 g di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g di acqua circa</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.oliotrevi.it/it/">olio trevi dop</a></div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
<div style="text-align: justify;">
pepe</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il condimento</div>
<div style="text-align: justify;">
cacioricotta pugliese</div>
<div style="text-align: justify;">
200 g di guanciale </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.oliotrevi.it/it/">olio trevi dop</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pulire le cipolle e affettarle sottilmente. Metterle in un tegame con tutti gli ingredienti, tranne le mele. Portare a ebollizione e cuocere a fiamma molto bassa per circa mezzora. Aggiungere le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili. Continuare a cuocere per circa un'ora, finché la composta raggiungerà la giusta consistenza (non dovrà risultare troppo densa).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inserire le uova nella planetaria, unire parte delle due farine precedentemente miscelate e iniziare a lavorare, unendo a mano a mano la restante farina. Impastare a lungo. Lavorare ancora un po' l'impasto a mano, dopo averlo tolto dalla planetaria, avvolgerlo nella pellicola trasparente e metterlo in frigo a riposare per circa mezzora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Stendere molto sottilmente la pasta e tagliarla con un coppapasta tondo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tagliare il guanciale a striscioline. Rosolarle in un tegamino antiaderente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lessare i dischi di pasta in abbondante acqua bollente salata. Appena scolati 'lucidarli' con un filo d'olio evo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Comporre il piatto mettendo un velo di composta calda sul disco inferiore, coprire con un secondo disco, aggiungere ancora un velo di composta, il guanciale appena rosolato, un giro di olio evo a crudo e una spolverizzata di cacioricotta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiua7JdSxHJq7KlGx70h4Ge2z1mKwRaZiIIdR96MpNdKKZNZKV83L7-wOEg617vi2GnDv2E5wchMB0SZBX_MVKqfEV7_2E35sobDOC1BDuBMgA7VuLPW8cBdlfQumz_D5S2DaECnrNNs0gc/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiua7JdSxHJq7KlGx70h4Ge2z1mKwRaZiIIdR96MpNdKKZNZKV83L7-wOEg617vi2GnDv2E5wchMB0SZBX_MVKqfEV7_2E35sobDOC1BDuBMgA7VuLPW8cBdlfQumz_D5S2DaECnrNNs0gc/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com44tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-656914695131154992014-09-03T12:07:00.001+02:002014-10-15T09:44:42.766+02:00Piada libera tutti!...un video, una ricetta, un racconto<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix1WjRSpPNg3ZTMTuyvPOuWW4r-0CGbvb15uhm23Lf4khHCWRLdudjvXEGlAkCSCkRDdDj93iyiZS2xEreGcG1pYbpdAr0fVFQwL-_295a00tHUlKQCOBxcvM_EzV-GlPLFmKWgxGCdLgS/s1600/blogDSC_0544photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix1WjRSpPNg3ZTMTuyvPOuWW4r-0CGbvb15uhm23Lf4khHCWRLdudjvXEGlAkCSCkRDdDj93iyiZS2xEreGcG1pYbpdAr0fVFQwL-_295a00tHUlKQCOBxcvM_EzV-GlPLFmKWgxGCdLgS/s1600/blogDSC_0544photoshop.jpg" height="640" width="412" /></a></div>
<br />
Ci sono post più difficili di altri da scrivere. Perché vorresti dire tanto, tutto, svelare un mondo, e poi ti trattieni. Allora cerchi la via giusta, quella dell'immediatezza, della sintesi, del riserbo, cancelli, riscrivi, cancelli di nuovo. Poi rileggi e quello che hai scritto ti sembra stupido, delirante, fuori luogo. E allora ricominci finché decidi che basta, è ora di chiudere il racconto e...vada come vada.<br />
Oggi, in parte, saranno le immagini a parlare per me attraverso un video con il quale partecipo al <a href="http://www.aifb.it/2014/07/contest-short-food-movie-expo-2015.html">Contest</a> "Short Food Movie", un'iniziativa di Fondazione Cinema per Roma e Centro Sperimentale di Cinematografia, sostenuta dall'<a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.aifb.it/2014/07/contest-short-food-movie-expo-2015.html"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdix55fNYGfcTlRkWndpTGU2OzGhyphenhyphen67Xue8v8S4lVBU7_uOTKFCt-RJw7MppmpoaMmvUPHmb9WMFO4-16iNEb1qnFY_PX2TtGY1dU8_yG7vVmXMKgfR0xYPtKVDBF5ugFOB_5oG8VI82WC/s1600/SHORTFOODMOVIE_con_EXPO_RGB_POS_oriz+(1).jpg" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
I video inviati devono ispirarsi al tema conduttore di Expo 2015, "Nutrire il pianeta, Energia per la vita" e verranno caricati sulla piattaforma web <a href="http://shortfoodmovie.expo2015.org/it/">Short Food Movie-Feed your, mind Film your planet</a>. Una grande installazione montata nel padiglione di ingresso di Expo 2015 ospiterà i video inviati da ogni parte del mondo, in un affresco multiforme e variegato che parlerà di alimentazione consapevole, sviluppo sostenibile e rispetto del territorio a livello globale.<br />
<br />
La categoria per cui concorro con il mio video è Cibo & Vita. Se vi piace e vi va, <a href="http://shortfoodmovie.expo2015.org/it/contest/expo-short-food-movie/video/WRfgSD72/5469/title/piada-libera-tutti-5469">potete votarlo a questo link</a> entro il 30 settembre.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Anche voi cari soci avete tempo fino al 30 settembre per partecipare al Contest AIFB, fino al 10 settembre per partecipare al concorso globale e fino a marzo per inviare comunque un video che verrà incluso nella grande installazione. E' un po' complicato, lo so. Leggete bene <a href="http://www.aifb.it/2014/07/contest-short-food-movie-expo-2015.html">il regolamento qui</a> e <a href="http://shortfoodmovie.expo2015.org/it/page/il-progetto-4-it">anche qui</a>. Forza, non siate pigri e create il vostro video! Ma non voglio parlarvi solo di questo oggi. Il video è un pretesto per raccontare...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/74O0ibmk5kk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Queste immagini le ho girate presso la <a href="http://www.sanpatrignano.org/it">Comunità San Patrignano </a>e a Rimini in un giorno di agosto, in uno di quei giorni speciali che restano nel cuore.<br />
A San Patrignano era una vita che volevo andarci, perché lì, da anni, ci vive un mio cugino. Nella nostra famiglia sembriamo fatti tutti con lo stampo. Parlo del versante paterno. Sentiamo a mille, viviamo le emozioni in modo amplificato, tutto sembra ferirci, inquietarci, abbiamo una mente che gira veloce e che a forza di girare a volte si imballa. Oggi però, sento di usare il passato. Sentivamo a mille, vivevamo le emozioni, tutto ci feriva....questo per alcuni di noi non è più così, o non è più solo così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Niente ci ha risparmiati, come in tutte le famiglie, d'altro canto. Non abbiamo mica il primato della sfiga. Ma insomma, depressioni profonde, scomparse premature, dipendenze varie, mali incurabili e tutto quello che di spiacevole ti può arrivare ce lo siamo beccati. Però abbiamo una capacità tutta nostra di risalire a galla, fra mille errori. Insomma, ci pieghiamo, ci frantumiamo, andiamo in mille pezzi, ma alla fine troviamo il modo di riprenderci. E anche qui non abbiamo mica l'esclusiva, perché questo capita a tutte le persone che nella loro vita hanno avuto la capacità, la possibilità e l'opportunità di riprendere il volo. E capita anche che ci si riconosca, fra queste persone. Ci si annusa e ci si riconosce.</div>
<div style="text-align: justify;">
Più vado avanti e più capisco che la 'normalità' è un valore molto relativo, quasi da rifuggire. Normalità intesa come conformismo, passiva accettazione di quello che deve essere e che va fatto, in nome di ciò che è buono e giusto, perché tutti fanno così, perché da che mondo e mondo è sempre stato così. E allora? Se tutti sbagliano questo rende l'errore di una moltitudine più giusto? O ci fa forse vivere meglio, stare meglio, come singoli individui? Quante volte accettiamo le cose per partito preso, non le mettiamo in discussione, non ci chiediamo: Ma perché, scusate? Ma chi l'ha detto? Ma chi l'ha stabilito?<br />
Il termometro di tutto questo è il nostro stato personale. Come ci sentiamo. Come stiamo davvero. Come viviamo quotidianamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
E se ci stai male nel tuo quotidiano e ti capita di prendere vie in salita, che ti ritrovi a percorrere da solo, scopri che quella 'normalità' non ti serve a un bel niente. Se esci dal tracciato, quella normalità ti si ritorce contro e ne cogli a pieno la pochezza. E allora, o ci ritorni, nella normalità, cosa che ad un certo punto è praticamente impossibile, o soccombi, o fai il grande salto. Il grande salto per me è cercare di superare i propri limiti, raddrizzare la strada secondo il proprio sentire, cercare la via, superare i propri confini strutturati, ribaltare la tua visione preconcetta del mondo, fregartene di quello che è bene secondo il giudizio degli altri e iniziare a pensare a ciò che è meglio per te, nel rispetto degli altri. Stare in ascolto di sé stessi. Solo così poi si è veramente in grado di accogliere anche gli altri, di amare, di donare. Perché quell'amore non parte da un bisogno. E quando ci riesci beh....allora la vita è valsa davvero la pena di essere vissuta. Hai vissuto per qualcosa, sei venuto a questo mondo per compiere un pezzettino di strada consapevole. Te la sei giocata bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
A noi invece vengono insegnati la rinuncia fine a sé stessa, il sacrificio per il bene degli altri che poi ci dicono sia anche il nostro bene, il pentimento a prescindere, il senso di colpa atavico, i cammini prestabiliti, i percorsi obbligati, di padre in figlio, in un circuito asfittico destinato a non funzionare più. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho sempre detto che la cucina mi ha salvata. Lo ribadisco. E a San Patrignano ho visto come la cucina, l'apprendimento di un'arte o di un mestiere, la condivisione dei pasti, il rispetto per il cibo, il consumo consapevole, il rispetto della natura e degli animali, uniti all'umiltà, al rigore, all'osservazione delle regole, alla condivisione, possano liberare dalla schiavitù e rendere liberi. Liberi dai nostri mostri, dai nostri limiti, dalle nostre dipendenze, in qualunque forma essi si manifestino. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non voglio scrivere un post che elenchi vizi e virtù della comunità. Di questa comunità è stato detto tutto e il contrario di tutto. Non sono io a doverne parlare in chiave critica o apologetica. Non è il mio ruolo, non mi spetta, non sarei neanche in grado di farlo. A me piace raccontare quello che vedono i miei occhi e ciò che provo. A me interessano le vite di questi ragazzi, le loro storie, la serenità nei loro sguardi. A me interessano le emozioni trasmesse. Il resto non conta. Perché non serve a nulla pontificare. Sono i fatti che contano, le vite salvate e quelle perse, le vittorie e le cocenti sconfitte, in un processo che va visto nella sua interezza. Non è così anche la vita se la viviamo davvero e ci sporchiamo le mani con lei?<br />
Il video vuole parlare di questo. Di libertà, che si conquista con un duro lavoro su sé stessi, di ritorno alla vita. Non facciamoci incantare. La libertà non è fare tutto quello che ci pare. La libertà è ben altro. </div>
<div style="text-align: justify;">
Trovo che il rapporto con il cibo in tutto questo sia fondamentale. Il cibo svolge un importante ruolo nelle nostre vite, anche a livello sociale. Il rapporto con le nostre madri passa attraverso il cibo, la nostra prima relazione da cui dipenderanno tutte le altre. Cucinare è prendersi cura di sé stessi e degli altri, è accudimento. Mangiare insieme, condividere il pasto, è scambio, comunicazione, empatia.<br />
E tutto questo si può rispecchiare in ogni lavoro, in ogni aspetto della nostra vita. Prendersi cura degli animali, nutrirli, coltivare i terreni, vendemmiare, impastare il pane, lavorare con le mani, far parte della brigata di un ristorante di alto livello, cucinare per migliaia di persone, servire i propri compagni ai tavoli, compagni che a loro volta ti hanno servito il pasto, arrivare puntuali, rispettare il lavoro degli altri. Tutto questo è ritorno alla vita. Una volta imparata la lezione, la vita prende il corso che deve prendere. Si monta a cavallo e si va. O si resta, ma per un nuovo viaggio. Si cambia meta, passo, bagaglio. Vi ricordate il film Tata Matilda? L'insegnamento è tutto nella frase finale: "Quando avrete bisogno di me, ma non mi vorrete, io resterò. Quando mi vorrete, ma non avrete più bisogno di me, dovrò andar via". Perché la lezione è stata appresa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ringrazio mio cugino per avermi regalato una giornata speciale, ricca di emozioni e commozione, e una serata meravigliosa al <a href="http://www.ristorantevite.it/">Ristorante Vite</a>, locale di alto livello in cui i ragazzi di SanPa lavorano insieme in una grande brigata sotto la direzione di uno Chef di grandissimo talento.<br />
Lo ringrazio per l'uomo che ha voluto e saputo diventare, o dovrei dire, scoprire, perché quell'uomo c'è sempre stato. Grazie ai ragazzi della comunità, discreti, sorridenti, disponibili, che hanno vissuto l'inferno e un giorno si sono detti che era presto per andarci a finire e che poteva esistere un'altra via, un'altra vita, ragazzi i cui destini si intrecciano per il tempo di un risveglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Vi lascio con le immagini di quel giorno e la ricetta di oggi, che come leggerete, è un regalo di una cara amica di Rimini, <a href="http://www.latartemaison.it/">Marina,</a> che tante volte ho citato in queste pagine.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMvBBJvoSmWNjumTy_41chMB12rgxD8Z_10UaYquqQpiJMPU1lhN-Bt26bgy72YgvGFHgPXx0-uZrUlijlXIC55McW7VZVJiv_p8PeB9wjvHdQvFFMcoq6nW_aacjil3pdNKLvkUoMX5bn/s1600/PicMonkey+CollageScuderie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMvBBJvoSmWNjumTy_41chMB12rgxD8Z_10UaYquqQpiJMPU1lhN-Bt26bgy72YgvGFHgPXx0-uZrUlijlXIC55McW7VZVJiv_p8PeB9wjvHdQvFFMcoq6nW_aacjil3pdNKLvkUoMX5bn/s1600/PicMonkey+CollageScuderie.jpg" height="484" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzDouH2_QHQ-UC-ZGapzwJIrBjAu3UKF_o-ym3dI-Cuil1ZbsoM_YEPIDw_rSfZ9Ss3YWhNH1C1gaYiC853qEcnd2fvVvYXrCSacqroU1vVLZmSBGGEpDwgcszYfox56i5DvBIpREa2no-/s1600/PicMonkey+CollagePanoramica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzDouH2_QHQ-UC-ZGapzwJIrBjAu3UKF_o-ym3dI-Cuil1ZbsoM_YEPIDw_rSfZ9Ss3YWhNH1C1gaYiC853qEcnd2fvVvYXrCSacqroU1vVLZmSBGGEpDwgcszYfox56i5DvBIpREa2no-/s1600/PicMonkey+CollagePanoramica.jpg" height="376" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: #38761d;">PIADA LIBERA TUTTI!</span><br />
<div>
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta dell'impasto di questa piadina è della <a href="http://www.latartemaison.it/">dolce Marina, de La tarte Maison</a>. Una ricetta della sua famiglia, quindi ancora più preziosa. <a href="http://www.latartemaison.it/2012/05/cassoni-con-le-rosole">La trovate sul suo bellissimo blog a questo link</a>. Anche a lei devo la bellezza di quei giorni. Una serata meravigliosa trascorsa nel museo in cui lavora, ad ascoltare i suoi racconti appassionanti, lei che ama il suo lavoro e lo fa con il rigore, il rispetto e l'amore di cui parlavo prima, ed è capace con il suo entusiasmo di spiegare l'archeologia e l'epifania di una scoperta agli occhi incantati di una bambina. Lei che ci ha fatto assaggiare la più buona piadina di Rimini (dopo la sua!), il gelato più celestiale, che ci ha portate nella <a href="http://www.domusrimini.com/">Casa del chirurgo</a> e nei borghi antichi della sua cittadina, dove avverti la presenza di Fellini in ogni angolo e ti sembra che la magia esista ancora.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-NUVWbbWwM6-aOMyZIg9TMm-W_3PmC_MKFp9QVpQtr5zy80PHkohS3-nF6P-mr1Zx0o4z79cw46CCZ0QuH9U-oVVyE4DPaxrqTOHl-MIgv-eQD9UGsALW0YQ3Okz8LrdSG7e4877NQsS8/s1600/PicMonkey+CollagePiadina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-NUVWbbWwM6-aOMyZIg9TMm-W_3PmC_MKFp9QVpQtr5zy80PHkohS3-nF6P-mr1Zx0o4z79cw46CCZ0QuH9U-oVVyE4DPaxrqTOHl-MIgv-eQD9UGsALW0YQ3Okz8LrdSG7e4877NQsS8/s1600/PicMonkey+CollagePiadina.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.latartemaison.it/2012/05/cassoni-con-le-rosole">Per l'impasto di Marina</a><br />
<br />
500 g di farina 0<br />
100 g di strutto (possibilmente di Mora romagnola. Buffa coincidenza, ho visto per la prima volta dal vivo questi suini a San Patrignano)<br />
un cucchiaino raso di bicarbonato<br />
un cucchiaino raso di sale<br />
120 g di acqua tiepida<br />
<br />
Per il ripieno<br />
ingredienti per 6 piadine<br />
12 fichi maturi<br />
600 g di ricotta di pecora (per un ripieno più ricco 800 g)<br />
12 fettine sottilissime di guanciale<br />
cannella in polvere (<a href="http://www.cooknbook.org/2011/09/crostata-di-ricotta-cannella-pinoli.html">io la preparo così)</a><br />
distillato di lamponi<br />
<br />
Preparare la fontana con la farina. Intorno alla fontana distribuire il sale e il bicarbonato. Mettere al centro i pezzetti di strutto con l'acqua tiepida (la quantità è indicativa, la consistenza dovrà essere soda) e cominciare a sciogliere lo strutto nell'acqua incorporando poco a poco la farina. L'impasto deve essere sodo come quello che si prepara per la pasta. Impastare per 5/10 minuti, dopodiché lasciare riposare per un'oretta sotto un piatto.<br />
Setacciare la ricotta di pecora, aggiungendo il siero. Profumare la ricotta con una generosa spolverizzata di cannella in polvere. Lasciare marinare le fettine di guanciale (che devono essere sottilissime) nel distillato di lamponi per circa un'ora. Spellare i fichi e tagliarli in quattro.<br />
Trascorso il tempo necessario, dividere l'impasto della piadina in 6 parti. Stendere delle piadine piuttosto sottili. Cuocerle su un 'testo' in ferro o in ghisa ben caldo (io ho utilizzato la pietra che vedete in foto).<br />
Togliere il guanciale dalla marinata e in un padellino antiaderente molto caldo farlo colorire da ambo i lati finché non diventerà croccante.<br />
Farcire le piadine con la ricotta, i fichi e il guanciale croccante, ripiegando la seconda metà della piadina sul ripieno. Servire calde.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja06iWzO0DRm65ZIe4LnzX7el941AIlxmGTfOKOnLVBRL0A9OP10_BvTlrNRUHgDVFmcX8GDbliprUO9ufyLx5cl6rutcGVRNS_3gz-cLIUib8kuvRBLB86qa0h-xGQ-0lpFXgfY2MenPC/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja06iWzO0DRm65ZIe4LnzX7el941AIlxmGTfOKOnLVBRL0A9OP10_BvTlrNRUHgDVFmcX8GDbliprUO9ufyLx5cl6rutcGVRNS_3gz-cLIUib8kuvRBLB86qa0h-xGQ-0lpFXgfY2MenPC/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-49258803194790531542014-08-27T09:09:00.001+02:002014-08-27T10:56:55.932+02:00Gnocchetti sardi al profumo di zafferano con rucola, patate, cacioricotta e sommacco...grazie in tutte le lingue del mondo!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx5dAzk1wD1dbaresBwJHcu_aywTYQAsTayRvjN52h5k-HR8NZEoktQ4qdKAAd1CJ8d7RLE_NF3O2wqEVfXNaY4aYeLi8uRJJ64ZsJDPvLEL9CzkFeB5v2dpraT6JTLYz32L2zqL6rBJ0k/s1600/blogDSC_0015+(3)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx5dAzk1wD1dbaresBwJHcu_aywTYQAsTayRvjN52h5k-HR8NZEoktQ4qdKAAd1CJ8d7RLE_NF3O2wqEVfXNaY4aYeLi8uRJJ64ZsJDPvLEL9CzkFeB5v2dpraT6JTLYz32L2zqL6rBJ0k/s1600/blogDSC_0015+(3)photoshop.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Inizio questo post ringraziando i cari visitatori che nel corso di questi anni sono passati di qui, si sono fermati, hanno letto, hanno appuntato qualche ricetta, hanno riso, pianto, lasciato un commento. Spero che la sosta vi sia stata gradita. Grazie, perché avete superato da poco il milione e beh...è una cifra che fa paura. Non ci rendiamo conto a volte del fatto che il nostro diario raggiunga così tante persone, in ogni parte del mondo. Così voglio ringraziare con sincero affetto non soltanto i miei lettori italiani (ciao belli, un saluto di cuore ad ognuno di voi!), ma anche i visitatori dagli USA, dalla Francia, dall'Inghilterra, dalla Spagna, dall'Ucraina, dalla Romania, dalla Polonia, dai Paesi Bassi, da Israele, dall'Indonesia, dalla Giordania, dalla Federazione Russa, dalla Cina, dall'India, dal Giappone, dalla Turchia, dalla Malesia e da tanti altri paesi ancora: grazie a tutti i lettori, non voglio far torto a nessuno non citando singolarmente i vostri paesi d'origine, ma davvero, siete tanti e tutti nel mio cuore.<br />
<span style="font-family: inherit;">Vorrei ringraziarvi in tutte le lingue del mondo se solo le conoscessi. Ci provo, <a href="http://domenicovalente.wordpress.com/2010/03/05/grazie-in-tutte-le-lingue-del-mondo/">ho fatto una ricerca su google</a> (ringrazio la fonte): Grazie! Merci! Thank you! Danke! <span style="background-color: white;">Obrigado Спасибо! Gracias 谢谢!ありがう!ARIGATOU!Dziękuję! Dank je / u! Mulţumesc! Teşekkür ederim! Tack!Tack så mycket Grazie! Kiitos! תודה לך! Takk! ďakujem, ďakujem vám ; Hvala! شكراً!shokran Ευχαριστώ! 감사합니다 Děkuji! Tak skal du have! Dankon! Hvala, Hvala lepa, Najlepša hvala Gràcies! Faleminderit Hvala! Ačiū, De’koju, Labai ačiū ขอบคุณ ; ขอบคุณมาก(khàwp khun) ; (khàwp khun mâak) shukrīya (بہت) شكريه (bahut) Cảm ơn cô ; Cảm ơn cô nhiều; Благодаря!Благодаря! Obrigado!” Gracias Þakka þér! baie dankie ; Takk fyri! Sipas dekem متشکرم! Благодарам! Hvala Vam! V Təşəkkür Paldies!Pateicos! / Tencinu! Terima kasih Дуже дякую ;Дякую ; Спасибі! Баярлалаа ; Гялайлаа ; Танд их баярлалаа Terima kasih ধন্যবাদ (dhonyobād) Salamat! Trugarez ! Mersi !Trugarez Danke!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Per tutti voi oggi un piatto di gnocchetti che potrete facilmente riprodurre in ogni parte del mondo, anche con un formato di pasta corta e un formaggio a pasta semidura diversi. E qui voglio ringraziare la bravissima <a href="http://sallychef.com/">Sally Chef</a>, che un giorno mi ha fatto dono di un pacchetto di gnocchetti sardi allo zafferano preparati con le sue mani. La Sardegna è la sua terra e quegli gnocchetti erano straordinari. <a href="http://sallychef.com/2014/03/20/pasta-di-semola-un-pizzico-di-gioiello/#more-5321">Guardate qui</a> cosa è capace di creare. Bravissima. Non sono brava come lei, non so preparare gli gnocchetti sardi, in questo momento non ho tempo per cimentarmi, ma prima o poi lo farò. Dovendo provare un primo piatto per un menu particolare in programma alla scuola di cucina (quando finalmente la aprirò!), ho pensato di aggiungere pistilli di zafferano in un po' di acqua di cottura e di spadellarvi la pasta. Se avete la fortuna di avere gnocchetti sardi con lo zafferano nell'impasto, buoni come quelli di Serena, utilizzateli nella ricetta.<br />
In questo primo piatto devono essere presenti le patate, perché si tratta di un menu a tema, il menu è 'bianco' (un giorno vi racconterò le mie paranoie sui 'colori' dei menu che studio), quindi niente pomodoro. Il rosso è soltanto in una spruzzata di sommacco (sumak...oggi siamo internazionali!), spezia molto usata in Medio Oriente, che da noi, a inizio secolo, vide un fiorente commercio in Sicilia. E qui voglio ringraziare i miei, che dai loro viaggi mi riportano sempre spezie profumate. Il sommacco ha un sapore acidulo e fresco. E poi il bianco del cacioricotta e il verde della rucola. Un piccolo omaggio italiano, nella speranza che questo tricolore possa tornare a brillare e a renderci orgogliosi delle nostre origini.<br />
<br />
<span style="color: #38761d;">GNOCCHETTI SARDI AL PROFUMO DI ZAFFERANO CON RUCOLA, PATATE, CACIORICOTTA E SOMMACCO</span><br />
<br />
Ingredienti per 4-5 persone<br />
400 g di gnocchetti sardi<br />
3 patate medie a pasta gialla<br />
2 mazzetti di rucola mondata<br />
5-10 pistilli di zafferano a persona (se amate particolarmente lo zafferano aumentate la dose, a me piace che lo zafferano si senta appena. La quantità dipende anche da quanto è profumato il vostro zafferano)<br />
cacioricotta<br />
olio evo<br />
1 spicchio d'aglio<br />
sommacco<br />
<br />
Lavare la rucola. Tagliare le patate a cubetti, lessarle in abbondante acqua bollente salata in cui verrà lessata anche la pasta. Cuocere le patate per una decina di minuti (devono leggermente disfarsi, quindi calcolare quasi una ventina di minuti di cottura complessiva, in base al tempo di cottura al dente della pasta), unire quindi la pasta. Durante la cottura della pasta, prelevare due mestoli di acqua calda e sciogliervi i pistilli di zafferano.<br />
In una padella a parte, scaldare l'olio con 1 spicchio d'aglio schiacciato. Spegnere e prima di spadellarvi la pasta eliminare l'aglio.<br />
Scolare gli gnocchetti molto al dente, insieme alle patate. Spadellarli per qualche minuto nella padella in cui avrete fatto scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio. Unire l'acqua calda con i pistilli di zafferano sciolti. Quasi alla fine, aggiungere la rucola. Continuare a spadellare, aggiungere altro olio evo e acqua di cottura se necessario. Impiattare, spolverizzare con cacioricotta grattugiato e un pizzico di sommacco.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com31tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-13196025316481043862014-08-18T09:04:00.002+02:002014-08-18T12:40:35.462+02:00Pavlova al coulis di lamponi con pesche e menta...goduria allo stato puro!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWnMiZhdjuXdrs-iaOZ0Qj2AD83LjCJ2zs3Em7Ng0NGzLjF50BbtKNrlgTX5CSoeXKUjhzmkF79_Df-CTPpi7n0Xtk4_RWN4OqyOP1eBVjl3WqrsmS5s-4uSBURr6GJYkcRGa17L_s6c2H/s1600/photoshopblogDSC_0111+(.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWnMiZhdjuXdrs-iaOZ0Qj2AD83LjCJ2zs3Em7Ng0NGzLjF50BbtKNrlgTX5CSoeXKUjhzmkF79_Df-CTPpi7n0Xtk4_RWN4OqyOP1eBVjl3WqrsmS5s-4uSBURr6GJYkcRGa17L_s6c2H/s1600/photoshopblogDSC_0111+(.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
In questa estate, fatta di qualche stacco e lavoro, ritorno a cucinare e mi coccolo con un po' di dolcezza. </div>
<div style="text-align: justify;">
I lavori alla <a href="http://www.socook.it/">scuola di cucina</a> proseguono nonostante il fermo estivo, ancora qualche intoppo burocratico, ma il traguardo dell'apertura si avvicina. Molti mi suggeriscono di scrivere un libro di 'memorie' sul percorso ad ostacoli rappresentato dall'apertura di un'attività nel nostro Bel Paese. Beh, fatemi finire e ci penserò. </div>
<div style="text-align: justify;">
Vi lascio qualche foto dei work in progress e a seguire una ricetta molto golosa, goduriosa direi!<br />
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc301bw9XJrc5UNhMG2qvGuSd321ZNzs4r6imXJowmgeGdcv2rToi0uatQnzV04Jm7LOV4ipIBJGtvgcnFRqi7M_cT1BXytrMzBG9xUkAM8rxfCw83Y6FQ_vo1tjFdLh6XTlJuG-Fivy6b/s1600/Collage+montaggio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc301bw9XJrc5UNhMG2qvGuSd321ZNzs4r6imXJowmgeGdcv2rToi0uatQnzV04Jm7LOV4ipIBJGtvgcnFRqi7M_cT1BXytrMzBG9xUkAM8rxfCw83Y6FQ_vo1tjFdLh6XTlJuG-Fivy6b/s1600/Collage+montaggio.jpg" height="520" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVMuubp_tuCZuc2Jmh14LSFiSXF7t-1A1c916G6AHFVqrPnMxTpeh5yufwUdmTPDJnRfsuw4YX1MJebkL1t5KcvKqe31uZxwYgApMyQmzgAP0HOIjzxgb01vHS2jFN9wxIn8Vqg4pXtQz/s1600/PrimaDuranteDopo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVMuubp_tuCZuc2Jmh14LSFiSXF7t-1A1c916G6AHFVqrPnMxTpeh5yufwUdmTPDJnRfsuw4YX1MJebkL1t5KcvKqe31uZxwYgApMyQmzgAP0HOIjzxgb01vHS2jFN9wxIn8Vqg4pXtQz/s1600/PrimaDuranteDopo.jpg" height="592" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9EZ1twiF7u9c3hUYQ6S4IoDzCA-3hT1H4fvoIETzKydef7LqDCuHyFFs4auPAYFuowuF67dzhEYeXylnlUVD-2FMRMCbdRo7yOKCPfraGvF8fZwJ-1awfrMuMxGuM28Bzz9lXiumrnuiG/s1600/Sala+degustazioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9EZ1twiF7u9c3hUYQ6S4IoDzCA-3hT1H4fvoIETzKydef7LqDCuHyFFs4auPAYFuowuF67dzhEYeXylnlUVD-2FMRMCbdRo7yOKCPfraGvF8fZwJ-1awfrMuMxGuM28Bzz9lXiumrnuiG/s1600/Sala+degustazioni.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivcaeoim5Xow8x33-4qOWA_Ni7du44EkMADlAjkEga7pmVNR5JfznH8QFXPb13UxbABJeAfQMGjCaEsr0iN22s40S7rcmZRMYOSYC3z1uNxgLrV6mT1p5F6iVWo7bE6wtIU3tfwo59Ozbr/s1600/Lampade.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivcaeoim5Xow8x33-4qOWA_Ni7du44EkMADlAjkEga7pmVNR5JfznH8QFXPb13UxbABJeAfQMGjCaEsr0iN22s40S7rcmZRMYOSYC3z1uNxgLrV6mT1p5F6iVWo7bE6wtIU3tfwo59Ozbr/s1600/Lampade.JPG" height="640" width="480" /></a></div>
<br />
Un po' di dolcezza ci vuole per quest'estate insolita, in cui anche il tempo sembra ribellarsi. Ribellarsi ad un mondo che sta andando alla deriva. Indossate per un attimo lenti rosa insieme a me, prendiamoci per qualche istante uno stacco, un breve attimo di disimpegno e godiamoci il rosa intenso di questo coulis di lamponi che conferisce un carattere particolare al dolce.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con l'età ho iniziato ad apprezzare le meringhe...diventerò come quelle persone anziane golosissime che vanno a 'ravanare' nelle credenze alla spasmodica ricerca di dolci.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nella pavlova abbiamo l'esaltazione della meringa. Io mi sono divertita a profumarla di lampone, ho un debole per questo frutto, utilizzo spesso il coulis di lamponi, e devo dire che il risultato finale è stato davvero convincente. La meringa acquista un aroma particolare, appena percettibile al palato, ma quella nota profumata fa la differenza.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<span style="color: #38761d;">PAVLOLA AL COULIS DI LAMPONI CON PESCHE E MENTA</span><br />
<br />
Per la base di meringa<br />
4 albumi, meglio se di alcuni giorni<br />
125 g di zucchero<br />
125 g di zucchero a velo setacciato<br />
2 cucchiaini abbondanti di coulis di lamponi<br />
Montare a neve gli albumi con <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">una frusta, aggiungendo a poco a poco lo zucchero. Iniziare lavorando gli albumi a bassa velocità e poi aumentare. Sbattere per circa 10 minuti, finché il composto non sarà liscio e lucido </span>e resterà attaccato alla ciotola rivoltandolo a testa in giù. Aggiungere lo zucchero a velo a pioggia, continuando a lavorare con una spatola. Unire il coulis di lamponi, lavorando sempre con una spatola. Disporre il composto su una leccarda rivestita di carta da forno. Dare una forma circolare al composto, ricavando una cavità al centro con il dorso di un cucchiaio. Lavorare i bordi della meringa con la spatola, muovendola dal basso verso l'alto per creare delle increspature.<br />
Cuocere in forno preriscaldato a 150 °C per mezzora. Abbassare la temperatura a 120 °C e cuocere per altri 45 minuti.<br />
Spegnere il forno, aprire lo sportello e lasciar raffreddare la pavlova per tutta la notte. Dovrà risultare croccante ai bordi e semi-cotta in centro.<br />
<br />
Per la copertura<br />
250 g di panna liquida<br />
1 cucchiaino di zucchero a velo + zucchero a velo per spolverizzare le pesche<br />
1 pesca a pasta gialla<br />
qualche fogliolina di menta fresca<br />
Montare la panna liquida con lo zucchero, fino a ottenere una consistenza morbida.<br />
Lavare la pesca e tagliarla a fettine sottili.<br />
<br />
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18.899999618530273px;">Per il coulis di lamponi</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18.899999618530273px;">250 g di lamponi (2 vaschette)</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18.899999618530273px;">3 cucchiai di zucchero a velo</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18.899999618530273px;">Frullare i lamponi con lo zucchero nel mixer. Filtrare con uno chinois. Se non si utilizza subito coprire con della pellicola a contatto e mettere in frigo.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; line-height: 18.899999618530273px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; line-height: 18.899999618530273px;">Staccare delicatamente la meringa dalla carta da forno e disporla su un piatto da portata. Coprire il centro della meringa con la panna, lasciando liberi i bordi. Guarnire con le pesche e le foglioline di menta. Spolverizzare le pesche con zucchero a velo. Servire le fette di pavlova con il coulis a lato.</span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 18.899999618530273px;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja06iWzO0DRm65ZIe4LnzX7el941AIlxmGTfOKOnLVBRL0A9OP10_BvTlrNRUHgDVFmcX8GDbliprUO9ufyLx5cl6rutcGVRNS_3gz-cLIUib8kuvRBLB86qa0h-xGQ-0lpFXgfY2MenPC/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja06iWzO0DRm65ZIe4LnzX7el941AIlxmGTfOKOnLVBRL0A9OP10_BvTlrNRUHgDVFmcX8GDbliprUO9ufyLx5cl6rutcGVRNS_3gz-cLIUib8kuvRBLB86qa0h-xGQ-0lpFXgfY2MenPC/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 18.899999618530273px;"><br /></span></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-11664551495044742682014-07-28T12:20:00.000+02:002014-07-28T12:32:05.775+02:00Zuccotto gelato gluten-free...dunque dunque, dove eravamo rimasti?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtQ3-IU5sgUV2BIJhG11WcdCEcXsOJADrY4U2Bb8cMBIDSN64l-_d30WVs1Bm_bNj7TdkxL5dyJnVzrl8eNLgG4xZKvjgLJV8fqSROmykZomoCRQ0I_m6MjvIjJvYvVliiO08soMRtips_/s1600/blogDSC_0464+(3)photosphop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtQ3-IU5sgUV2BIJhG11WcdCEcXsOJADrY4U2Bb8cMBIDSN64l-_d30WVs1Bm_bNj7TdkxL5dyJnVzrl8eNLgG4xZKvjgLJV8fqSROmykZomoCRQ0I_m6MjvIjJvYvVliiO08soMRtips_/s1600/blogDSC_0464+(3)photosphop.jpg" height="640" width="532" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quest'anno ho pubblicato davvero poco e mi rendo conto di quanto stia trascurando questo mio diario. La ricetta di oggi è legata a una bella esperienza vissuta di recente, ma prima di parlarvene è giunta l'ora di 'motivare' la mia scomparsa dal web e da queste amate pagine.<br />
Ho accennato distrattamente, qua e là, ad un progetto che mi stava a cuore. Nei giorni scorsi nella sidebar del blog è apparso un banner nuovo, come potrete notare. Questo progetto ha assorbito tutte le mie energie fisiche e mentali negli ultimi mesi. Il progetto si chiama <a href="http://www.socook.it/">so cook!</a> ed è la scuola di cucina che sto aprendo a Roma. Scuola di cucina e non solo....<br />
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGqCLPeT1VOAhXHLsnoEHxeVFJd5clHLkKRKKG6KmB3n4OFgcAn1SivmLgaMXsdmdm86VElG11nhilqYSp874Zk19bGm6do6hCKyyNINpu3e6g3YWIcfRRhGKhhkwC2TkVRMtla2iG-4JN/s1600/Collage+sito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGqCLPeT1VOAhXHLsnoEHxeVFJd5clHLkKRKKG6KmB3n4OFgcAn1SivmLgaMXsdmdm86VElG11nhilqYSp874Zk19bGm6do6hCKyyNINpu3e6g3YWIcfRRhGKhhkwC2TkVRMtla2iG-4JN/s1600/Collage+sito.jpg" height="456" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">www.socook.it by <a href="http://www.pongodesignweb.com/">Pongo Design Web</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Ve ne parlerò più approfonditamente strada facendo. Sul <a href="http://www.socook.it/">sito</a> troverete molte indicazioni in più. </div>
<div style="text-align: justify;">
Realizzare questo sogno è stata un'impresa titanica direi, per gli ostacoli burocratici che si sono frapposti alla sua realizzazione, ma posso dire che ci siamo quasi e nei prossimi mesi apriremo i battenti. Parlo a plurale, perché non si è mai soli nella realizzazione di un grande progetto. Tante persone mi hanno assistita e affiancata. Anche supportata. E sopportata!</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi inizio con il ringraziare infinitamente Annalisa della <a href="http://www.pongodesignweb.com/">Pongo Design Web</a>. E accanto a lei, Sonia, la sua socia. La bellezza del sito si deve al loro lavoro certosino e appassionato. Alla loro pazienza nel limare fino ai più piccoli dettagli, perché che sono una 'scassacabasisi' ormai lo sapete no? Grazie Annalisa, grazie ragazze! Siete state uniche. </div>
<div style="text-align: justify;">
E poi come sempre devo ringraziare lei, <a href="http://www.qualcosadirosso.com/">Sara Bardelli</a>. In primis, perché tramite lei e la sua amica <a href="http://www.scuolacucinatu.it/">Serena</a> ho conosciuto Annalisa. E poi perché il logo, l'intuizione del nome da dare a questo nuovo progetto sono ancora una volta opera sua. Ormai l'arancia, che nel mio disordine mentale continuo a chiamare 'meletta' quando parlo con lei, è il mio stigma e non mi lascerà mai più. Grazie Sara! Non finirò mai di ringraziarti.<br />
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.socook.it/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6qaFFa5yjdiJARaf3ym-lywO4qi8JM3gmU1l_fAicKGGxM_Uubo9enPCN2xbflW1DZrwzAGEac45RAXmuk1Dalc-bed3saZWTWEnJmF_NtSbYQDlI-jpOffGa1bgaxcA97dMAjty5jiEA/s1600/Scritta+definitiva+so+cook!.jpg" height="127" width="400" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">by <a href="http://www.sarabardelligraphics.com/">sara sardelli graphics</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'ultima chicca di Sara è questo: il qrcode del sito di so cook! con la 'meletta' all'interno...l'arancia volevo dire! No dico...solo lei poteva pensarci!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4JrOl31U4yURC8KENIGqw_N6tQcYJpgXk4hOjc5GqhffTScYvN7wJ5UifLNZ8rmbAQBKYbHEURPWVcG9rmeHuyNRCfIncpwFmS8QBFzBy-mYU1-lrd1iS17M_rcXToYDM5beAhptPc1hW/s1600/qrcode.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4JrOl31U4yURC8KENIGqw_N6tQcYJpgXk4hOjc5GqhffTScYvN7wJ5UifLNZ8rmbAQBKYbHEURPWVcG9rmeHuyNRCfIncpwFmS8QBFzBy-mYU1-lrd1iS17M_rcXToYDM5beAhptPc1hW/s1600/qrcode.png" height="320" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma oggi non voglio parlarvi solo di questo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nei mesi scorsi ho partecipato a un <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/01/due-compleanni-ed-un-contest-per-stare.html">Contest</a> molto bello, organizzato da Andante con Gusto Patty di concerto con <a href="http://www.cosedellaltropane.com/wp/">Cose dell'altro pane</a> e la sua amica Pamirilla. Ve lo ricordate? Vi ricordate le mie <a href="http://www.cooknbook.org/2014/04/ferratelle-eque-e-solidali-con-grano.html">Ferratelle eque e solidali</a>? Ebbene, queste ferratelle buone per tutti sono arrivate terze! Con mia somma gioia. Al secondo posto si è classificata la mia cara amica Marina de La Tarte Maison, con i suoi <a href="http://www.latartemaison.it/2014/03/biscotti-salati-al-sesamo-nero/">Biscotti salati al sesamo nero</a> e prima classificata Francesca Carloni di Burro e Zucchero con <a href="http://burroezucchero.blogspot.it/2014/02/storia-di-scelte-e-biscotti-con-farina.html">Biscotti con farina di ceci, nocciole e gocce di cioccolato</a>. Credetemi se vi dico che questi due primi qualificati sono dei prodotti di rara bontà.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnZ9ica4UZTX8m4KFMpcfGk2jFPGhkYHCf7eNBFzvHr5IMPsddYRYv0QXz9o-n5Cy0H8c7rljrOZ3z_Dap7h9YsJNmPWphtTsleom5l-UeDPm4XufBP29MjkLR6APtD2LGWe-aB9nQ6po1/s1600/10487585_10204268694784352_3855869984805231862_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnZ9ica4UZTX8m4KFMpcfGk2jFPGhkYHCf7eNBFzvHr5IMPsddYRYv0QXz9o-n5Cy0H8c7rljrOZ3z_Dap7h9YsJNmPWphtTsleom5l-UeDPm4XufBP29MjkLR6APtD2LGWe-aB9nQ6po1/s1600/10487585_10204268694784352_3855869984805231862_n.jpg" height="400" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La giornata di premiazione è stata una di quelle giornate da ricordare. Siamo stati ospiti di un laboratorio meraviglioso incastonato nel Monastero Benedettino di San Giovanni Battista, luogo di una bellezza senza pari che da romana non conoscevo. Un angolo di paradiso. Lì, Maria Fermanelli, titolare di <a href="http://www.cosedellaltropane.com/wp/">Cose dell'altro pane</a>, le sue socie e i suoi collaboratori (sì, ci sono anche due uomini in un universo di donne), ci hanno accolte e fatte sentire a casa. Ovviamente, nel mio stile bizzarro, definiamolo così, sono l'ultima a parlare di questa esperienza e l'unica a non aver portato la sua Reflex quel giorno...ma si può? Ve l'ho detto, in questo periodo la mia testa è tutta lì, verso la nuova 'creatura' e mi capira di trascurare parte del resto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Però la 'favella narrativa' non l'ho persa e qualche foto di dubbia qualità sono riuscita a scattarla con il cellulare. Così vi riporto le sensazioni di quella giornata condite da qualche immagine. Le altre foto me le ha gentilmente concesse Patty di <a href="http://www.andantecongusto.it/">Andante con Gusto</a>, che voglio ringraziare per averci dato la possibilità di partecipare a un'esperienza così interessante e coinvolgente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVm1bYJIKtjGZv9FqLe-_Vo45QT4O79kyTalgRveVPGgrcIaLZdIzeS_JumQ9s2ZIsv2f54CeMEVjH7m3y7OjQk0NpYiifapT_V3ao4rqz6I2ac6uXURZhUR5KffLrOxKayyqJ3qPSEvVn/s1600/Collage+cooknbook2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVm1bYJIKtjGZv9FqLe-_Vo45QT4O79kyTalgRveVPGgrcIaLZdIzeS_JumQ9s2ZIsv2f54CeMEVjH7m3y7OjQk0NpYiifapT_V3ao4rqz6I2ac6uXURZhUR5KffLrOxKayyqJ3qPSEvVn/s1600/Collage+cooknbook2.jpg" height="594" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5f48GwgLpzmHsu7kj1Cmoooi4FkahDu-_YMStoF85Z6x2xhU6yOXh4dHFUpENxh9aZ8FzFaHKOLmbaqynSI6hlVwFS0BZ9Xjqmcv9p7RSnKMwKepdaYFXyBOak0ZF9KfsKYtzJKC8sw4c/s1600/VINCITRICI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5f48GwgLpzmHsu7kj1Cmoooi4FkahDu-_YMStoF85Z6x2xhU6yOXh4dHFUpENxh9aZ8FzFaHKOLmbaqynSI6hlVwFS0BZ9Xjqmcv9p7RSnKMwKepdaYFXyBOak0ZF9KfsKYtzJKC8sw4c/s1600/VINCITRICI.jpg" height="640" width="449" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che mi ha colpito nel corso della giornata di premiazione, in cui erano presenti le 15 finaliste arrivate da tutta Italia, anche dalla Sicilia, è stata la cura, l'entusiasmo e la dedizione con cui è stata organizzata. Siamo state accolte, scortate a destinazione. coccolate, nutrite. Le ricette vincitrici sono state addirittura confezionate in un packaging apposito. Sono state predisposte etichette con i nostri nomi, consegnati diplomi di partecipazione, diplomi ai vincitori che hanno ricevuto in dono anche la toque da cuoco, di buon augurio. Non solo: tutte le ricette pervenute sono state testate, realizzate, provate. Un lavoro enorme, svolto con estrema serietà. Alcuni di noi finalisti presenti hanno anche provato alcuni nuovi prodotti ed espresso il proprio parere attraverso schede di valutazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Maria ci ha spiegato il loro lavoro, la crescita perseguita in questi anni, i risultati e gli obiettivi raggiunti, quelli ancora da raggiungere. Creare un prodotto per celiaci che fosse anche buono. Una bella sfida, una vera e propria missione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E di un'altra missione ho appreso quel giorno, parlando con alcune rappresentanti dell'Associazione <a href="http://casatofilodellarosa.blogspot.it/">Casato Filo della Rosa</a>, una Onlus impegnata in progetti a sostegno di donne e ragazzi che vivono situazioni di disagio e di difficoltà. Interessante il loro progetto Petronilla, che vuole unire in una rete immaginaria di cultura, tradizione e identità, donne di tutto il mondo all'insegna dei loro ricordi culinari. Ricette della memoria, per creare un'identità comune e sostenere un'alimentazione consapevole ed equilibrata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSH7XTANX4Cpr6OWCxXGgAiDT3F8NYULU9p3FyWhjmaIaJTSL_q2MiBN7njNCp9jqO4PF76J8zbgQMbhwyGC0KKha86Xz8AGDpN3e_GCnkJe8lh6e7k0Hwg9ws4Rj4bfMTj1GkEPjJptoy/s1600/IL+GRUPPO+.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSH7XTANX4Cpr6OWCxXGgAiDT3F8NYULU9p3FyWhjmaIaJTSL_q2MiBN7njNCp9jqO4PF76J8zbgQMbhwyGC0KKha86Xz8AGDpN3e_GCnkJe8lh6e7k0Hwg9ws4Rj4bfMTj1GkEPjJptoy/s1600/IL+GRUPPO+.jpg" height="450" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di gruppo di <a href="http://www.andantecongusto.it/">Andante con Gusto</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
E veniamo alla ricetta di oggi. Ho impiegato un po' a pubblicare questo post, anche perché, come forse ricordate, non pubblico quasi mai post senza ricetta. E la ricetta di oggi la dovevo ad un'altra gentil donzella, Luisella, di cui ho parlato <a href="http://www.cooknbook.org/2014/02/tortino-di-orzo-perlato-su-crema-di.html">in questo post</a>. Luisella l'ho conosciuta a Siena, lo scorso anno, in occasione di Siena and Stars, e l'ho incontrata nuovamente per <a href="http://www.doppiofuoco.net/">Doppio Fuoco</a>, altra bellissima esperienza <a href="http://www.cooknbook.org/2014/02/tortino-di-orzo-perlato-su-crema-di.html">cui vi avevo accennato qui</a> e di cui però ho mancato di pubblicare il resoconto. Accidenti! Devo rimediare!!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque Luisella, qualche tempo fa, ha chiesto a me e a qualche amica blogger la ricetta dello zuccotto gelato. Ricetta che mia nonna eseguiva splendidamente. Cerca che ti ricerca, la ricetta di mia nonna alla fine ho capito di averla persa. E dopo aver messo a soqquadro la cucina di mia mamma, ho capito pure che ci siamo perse il contenitore che lei utilizzava per preparare lo zuccotto gelato. Tragedia nella tragedia!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Però credo di essere riuscita a ricostruire in qualche modo la versione di mia nonna con l'aiuto di mia mamma. Luisella, oggi te la regalo anche in versione gluten-free, in omaggio alla giornata trascorsa a Cose dell'altro pane. Scegli tu quale versione realizzare, troverai in nota le modifiche per realizzare la ricetta originaria. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">ZUCCOTTO GELATO GLUTEN-FREE</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Dosi per uno stampo a semi-sfera L 20 cm e H 9,5 cm<br />
<br />
Per il pan di spagna gluten-free al cacao</div>
<div style="text-align: justify;">
127.5 g di grano saraceno</div>
<div style="text-align: justify;">
15 g di cacao amaro</div>
<div style="text-align: justify;">
7,5 g di amido di mais</div>
<div style="text-align: justify;">
150 g di zucchero di canna (ultimamente lo utilizzo spesso al posto dello zucchero bianco)</div>
<div style="text-align: justify;">
6 uova</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il pan di spagna al cacao con farina di frumento:</div>
<div style="text-align: justify;">
120 g di farina 0 (ormai non utilizzo più la 00)</div>
<div style="text-align: justify;">
15 g di cacao amaro</div>
<div style="text-align: justify;">
150 di zucchero</div>
<div style="text-align: justify;">
6 uova<br />
<br />
Per il pan di spagna classico, con farina di frumento, senza cacao:<br />
135 g di farina<br />
150 g di zucchero<br />
6 uova<br />
mezza stecca di vaniglia</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il ripieno</div>
<div style="text-align: justify;">
800 g di ricotta di pecora setacciata </div>
<div style="text-align: justify;">
150 g di panna liquida</div>
<div style="text-align: justify;">
60 g di zucchero a velo + 1 cucchiaino per montare la panna</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di cioccolato fondente a scaglie</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di ciliegie disidratate</div>
<div style="text-align: justify;">
150 g di alkermes (<a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.it/2011/12/una-inquietante-pozione-rosso-sangue.html">su questo interessante blog dedicato alla cucina senza glutine ho trovato la ricetta home-made per chi fosse interessato a riprodurlo in casa</a>) </div>
<div style="text-align: justify;">
rum</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nota iniziale: sono certa che mia nonna utilizzasse soltanto ricotta di pecora, senza aggiungere la panna. Non usava zucchero a velo per condire la ricotta. Io ho pensato di utilizzarlo unitamente alla panna per ottenere una texture più omogenea e vellutata. La dose di zucchero a velo può essere aumentata se si desidera un ripieno più dolce. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mia nonna utilizzava anche i canditi, a mia memoria. Li ho sostituiti con ciliegie disidratate per variare. Il pan di spagna non era al cioccolato, ma rigorosamente bianco. Lo bagnava con alkermes e credo che lo mescolasse con il rum. Qui la mia memoria si perde. Ho impiegato il rum solo per mettere a bagno le ciliegie disidratate e utilizzato l'alkermes per bagnare il pan di spagna.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Procedimento:</div>
<div style="text-align: justify;">
Lavorare bene le uova con lo zucchero, fino a ottenere un composto spumoso. Setacciare la farina, l'amido di mais e il cacao. Unirli delicatamente al composto di uova utilizzando una spatola, lavorando dal basso verso l'alto. Mettere l'impasto in una teglia unta o foderata con carta da forno e cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 13-15 minuti (aiutatevi con la prova-stecchino per controllare la cottura).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Setacciare la ricotta, unire lo zucchero a velo setacciato e amalgamare bene. Tagliare a metà le ciliegie disidratate e metterle a bagno nel rum per una mezzora. Poi scolarle e asciugarle bene con la carta assorbente. Montare a parte la panna liquida con 1 cucchiaino di zucchero a velo. Ridurre a scaglie la cioccolata. Unire delicatamente la panna al composto di ricotta con l'aiuto di una spatola. Unire le ciliegie e la cioccolata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Foderare con la pellicola uno stampo a semisfera.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tagliare il pan di spagna a fette, bagnarle con l'alkermes (che volendo si può diluire con un paio di cucchiai di acqua). Foderare lo stampo con il pan di spagna, avendo cura di accostare bene le fette. Riempire con il composto di ricotta, pressando bene. Chiudere con altre fette di pan di spagna imbevuto, sempre pressando con le mani. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tenere lo zuccotto in frigorifero per un'ora. Poi passarlo in freezer e lasciarlo per circa 3-4 ore. Utilizzare uno stecchino per capire quando lo zuccotto avrà raggiunto la giusta consistenza. Capovolgere su un piatto e servire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguP37Qx1qlCtqSuxLWYE_pD2CyM-bdpD-Dm3I39_nj3_zirc2MLtyGLhUdoL-HuOyvciBSscpVuKX_eYWz_7d7k9P49ti5xim7D5jL3K5ODC2zoeUZiIASTraUmItn5A-Zxud9yBWckTG/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguP37Qx1qlCtqSuxLWYE_pD2CyM-bdpD-Dm3I39_nj3_zirc2MLtyGLhUdoL-HuOyvciBSscpVuKX_eYWz_7d7k9P49ti5xim7D5jL3K5ODC2zoeUZiIASTraUmItn5A-Zxud9yBWckTG/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-71765616441684438092014-06-06T10:48:00.002+02:002014-06-30T10:26:46.172+02:00Crema fredda di melone al profumo di menta con scampi...si vola in Puglia!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVN7MVXSz_SAyHVylLJKVS2DXVltaBWWaBykzfuI2bN027tzU6-zxW4PJjbFsDv3hYnhyrj_azvUL4fsGAmWqRPjwAA3OeZ5CuHoDcOQP-tU_44maOBz9NMuCS60rOkiYTyAJuSuR7DWcM/s1600/blogDSC_0370+photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVN7MVXSz_SAyHVylLJKVS2DXVltaBWWaBykzfuI2bN027tzU6-zxW4PJjbFsDv3hYnhyrj_azvUL4fsGAmWqRPjwAA3OeZ5CuHoDcOQP-tU_44maOBz9NMuCS60rOkiYTyAJuSuR7DWcM/s1600/blogDSC_0370+photoshop.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa volta la <a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/">Cucina dell'Extravergine</a> vola a Vieste, nel Parco Nazionale del Gargano, per provare un olio nella cui produzione macine a pietra e sistemi moderni prestano il loro contributo per ottenere un prodotto di alta qualità, offerto in dono da piante secolari.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3EVRnTCvvEWtTMDYz_1vGlqATcYLIDtHO0unkDzn_m2Tit_p8Lv5brNFXyxfj0dzRaxTdOWyCbnsJulwAb_TabG7PF9gx5tBdtpOOEluAX10zm2yuhNHz-_jlCv32_JUiKCr9HZvBzdM2/s1600/bannerblog+DA+USARE+SUI+VISTRI+BLOG+pi%25C3%25B9+piccolo.jpg" height="123" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a>L'<a href="http://www.oleificiovieste.com/">olio evo dop Dauno</a> è ottenuto dalla cultivar 'Ogliarola Garganica' che regala un olio dal profumo di oliva appena franta, gusto fruttato, discreta nota amara, che nella ricetta di oggi contrasta bene con la dolcezza del melone. Un gioco di consistenze, con la fluidità della crema, la morbidezza dello scampo, la croccantezza del sale e la succosa dolcezza delle sfere di melone.<br />
<div style="text-align: justify;">
Una proposta fresca, estiva, che parla di frutti di mare e di terra, in un contrasto delicato e aromatico.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioNh4mOHU7lDH8zKBGyVRqRIjdHuxxxoy1c8IcPXeE7MloP34ukVk8Rl4bH7J6VfHJI6zhTIslI1YzOIlB8KaybzWM4GIOcLM_RQHlQn0cFmb7ooSXcirEcnh4lsmHH8VrfNM4WONCNCb0/s1600/BlogDSC_0413+photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioNh4mOHU7lDH8zKBGyVRqRIjdHuxxxoy1c8IcPXeE7MloP34ukVk8Rl4bH7J6VfHJI6zhTIslI1YzOIlB8KaybzWM4GIOcLM_RQHlQn0cFmb7ooSXcirEcnh4lsmHH8VrfNM4WONCNCb0/s1600/BlogDSC_0413+photoshop.jpg" height="422" width="640" /></a></div>
<span style="color: #38761d;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Se volete scoprire le proposte ideate dalle mie compagne d'avventura utilizzando questo olio, di seguito trovate come sempre i link alle loro ricette:</div>
<div style="text-align: justify;">
Patrizia Malomo di Andante con Gusto con <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/06/bulgur-speziato-vegetariano-per-la.html">Bulgur vegetariano</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Stefania Oliveri di Cardamomo & Co. con <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2014/06/sgombro-con-olive-e-cipolle-e-un-olio.html">Sgombro con olive e cipolle</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Teresa De Masi di Scatti Golosi con <a href="http://www.scattigolosi.com/2014/06/spaghetti-ai-peperoni-di-cracco.html">Spaghetti ai peperoni</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><br /></span></div>
<span style="color: #38761d;">CREMA FREDDA DI MELONE AL PROFUMO DI MENTA CON SCAMPI</span><br />
<br />
Ingredienti per 4 persone<br />
Per la crema di melone<br />
1 melone (dolce e di giusta maturazione)<br />
6 foglie di menta fresca<br />
2 cucchiai di yogurt bianco intero<br />
100 g di bisque<br />
<a href="http://www.oleificiovieste.com/" style="text-align: justify;">olio evo dop Dauno</a><br />
sale maldon<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per la bisque</div>
<div style="text-align: justify;">
8-12 scampi piccoli (calcolare 2-3 scampi a porzione)</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cipolline fresche</div>
<div style="text-align: justify;">
1 carota</div>
<div style="text-align: justify;">
maggiorana fresca</div>
<div style="text-align: justify;">
gambi di prezzemolo </div>
<div style="text-align: justify;">
6 pomodori datterino</div>
<div style="text-align: justify;">
passito di pantelleria</div>
<div style="text-align: justify;">
cognac</div>
<div style="text-align: justify;">
olio evo DOP Dauno</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per la bisque</div>
<div style="text-align: justify;">
Pulire gli scampi, togliere il filamento intestinale. Con i carapaci e le teste private degli occhi preparare una bisque partendo da un fondo di olio, cipollina fresca e carota. Far rosolare. Aggiungere i carapaci e le teste schiacciando bene. Tostare, aggiungere il cognac e sfumare. Aggiungere il passito e sfumare ancora. Unire i pomodori, i gambi del prezzemolo, la maggiorana fresca. Coprire con acqua fredda e portare a bollore. Far sobbollire per 20 minuti circa. Filtrare con lo chinois, schiacciando bene i carapaci. Passare la bisque al colino a maglia fine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per gli scampi</div>
<div style="text-align: justify;">
Scottare gli scampi per un minuto in acqua bollente. Scolarli e condirli con olio evo. Tenere da parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per la crema di melone</div>
<div style="text-align: justify;">
Far restringere appena 100 g di bisque.Salare moderatamente. Tagliare il melone, pulirlo e frullare metà della polpa insieme alle foglioline di menta. Passare la polpa frullata al setaccio. Unire due cucchiai di yogurt bianco intero, un filo d'olio e frullare la crema con un frullatore a immersione. Unire la bisque ristretta. Frullare ancora. Scavare l'altra metà del melone con lo scavino per ottenere delle piccole sfere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Servire la crema fredda o a temperatura ambiente in cocottine singole. Disporvi sopra gli scampi, condire con un giro d'olio. Guarnire con una fogliolina di menta, qualche sfera di melone e scaglie di sale Maldon.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com72tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-32996974189853548622014-05-16T14:34:00.002+02:002014-06-30T10:29:11.384+02:00Tortino di riso rosso selvaggio con germogli di lenticchie rosa, sedano in agrodolce e guanciale croccante su coulis di pomodoro...olio Centonze, un felice ritorno!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr4Iv9XUA7aBJXlOT3AnwPm9TfOyqiyHnUK1GYw-NhyS8Je-eet15pO90U-46qRGox85A2-hIQ5sVA7AxAkCGUsROJdkoC_InW-i9ncKevsz_kM5s0tif9cnPdXONiYYI2DQ9AULmMN4nT/s1600/blogDSC_0113+%25282%2529photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr4Iv9XUA7aBJXlOT3AnwPm9TfOyqiyHnUK1GYw-NhyS8Je-eet15pO90U-46qRGox85A2-hIQ5sVA7AxAkCGUsROJdkoC_InW-i9ncKevsz_kM5s0tif9cnPdXONiYYI2DQ9AULmMN4nT/s1600/blogDSC_0113+%25282%2529photoshop.jpg" height="640" width="440" /></a></div>
<br />
Oggi per la <a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/">Cucina dell'Extravergine</a>, in collaborazione con l'<a href="http://www.cittadellolio.it/">Associazione Nazionale Città dell'Olio</a>, abbiamo un felice ritorno, l'<a href="http://www.oliocentonze.com/">olio extravergine di oliva biologico Centonze</a>, <a href="http://www.cooknbook.org/2013/03/crostini-di-pane-home-made-con-macco-di.html">che avevamo già avuto il grande piacere di provare</a> per questa rubrica.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPiZy2RBMqTAoU4d8_-8O6WJdPD5K5VgvyVTsNr3JvIW9DQou4fi49cwS4bTmIaDH0vNyaCNCK2qi4W5ZEnQl_4pl-bn73TpQHe-PhsHrhDzb84lzZVIDc0RtXE_Iq7tZish2ysS1mKAOF/s1600/bannerblog+DA+USARE+SUI+VISTRI+BLOG+pi%25C3%25B9+piccolo.jpg" height="123" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a>Sicilia, antica colonia greca di Selinunte, cultivar Nocellara del Belice in purezza. L'azienda agricola <a href="http://www.oliocentonze.com/index.php">Case di Latomie</a> prende il nome dalle millenarie cave di tufo calcareo utilizzato dai selinuntini per costruire le loro abitazioni. La cultivar Nocellara del Belice si fregia, unica in Italia, di ben due riconoscimenti DOP, sia per l'olio, sia come oliva da mensa, trattandosi di una varietà particolarmente grande e gustosa, con polpa croccante che si stacca facilmente dal nocciolo.<br />
L'<a href="http://www.oliocentonze.com/descrizione.php?prodotto=Lattina-0,5L">olio evo biologico Centonze</a> è un olio fruttato con un'impercettibile nota piccante-amara, un prodotto da centellinare a gocce, perché è oro puro, brillante come il sole, verde come le vallate che degradano verso il mare. Profumo di oliva spremuta, sentore di erba tagliata e di pomodoro. Annusi, assaggi, chiudi gli occhi e ti senti trasportato altrove, in una terra antica, ricca di storia, immagini, colori, profumi, calore, vita.<br />
Ancora una volta ho scelto un abbinamento che assecondasse le caratteristiche di un olio che si sposa bene con le minestre di legumi e le verdure. Ho optato per un riso fresco, profumato e aromatico, per la delicatezza dei germogli di lenticchia rossa, per il pomodoro proposto in versione fresca, estiva, e poi la nota agrodolce del sedano, quella più decisa del guanciale e la loro croccantezza unita insieme. Una versione in chiave creativa della minestra di riso e lenticchie. Un omaggio, spero gradito, a questo prezioso olio.<br />
<br />
E in questa settimana insieme a me ci sono:<br />
Patrizia Malomo di <a href="http://www.andantecongusto.it/">Andante con gusto</a> con <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/05/i-miei-veggie-burger-per-la-cucina.html">Tortino di veggie burger alla mia maniera</a><br />
Stefania Oliveri di <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/">Cardamomo & Co.</a> con <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/2014/05/pasta-alla-trapanese-alla-maniera-di.html">Pasta alla trapanese alla maniera di Jamie Oliver</a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh1E1M8EZnYIPdc-gnR77GFzVi0nAvwP_s1UxKlu6KYXxvoGKLCoqAtwDhzqgc3niyLcYTGkOTldZTt3FpttV4hGi-lq6HlMWdxNMDOoR0XbLHp6AcQPYabtwgbzVnATvBX5952QDVpJyQ/s1600/blogDSC_0155+%25282%2529photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh1E1M8EZnYIPdc-gnR77GFzVi0nAvwP_s1UxKlu6KYXxvoGKLCoqAtwDhzqgc3niyLcYTGkOTldZTt3FpttV4hGi-lq6HlMWdxNMDOoR0XbLHp6AcQPYabtwgbzVnATvBX5952QDVpJyQ/s1600/blogDSC_0155+%25282%2529photoshop.jpg" height="494" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="color: #38761d;">RISO ROSSO SELVAGGIO CON GERMOGLI DI LENTICCHIE ROSA, SEDANO IN AGRODOLCE E GUANCIALE CROCCANTE SU COULIS DI POMODORO</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ingredienti per 4 tortini</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g riso rosso selvaggio</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di germogli di lenticchie rosa</div>
<div style="text-align: justify;">
1 fetta di guanciale da mezzo centimetro di spessore</div>
<div style="text-align: justify;">
2 coste di sedano</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiaini di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: justify;">
4 cucchiaini di aceto di lamponi</div>
<div style="text-align: justify;">
200 g di pomodori datterini<br />
1 spicchio d'aglio</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.oliocentonze.com/">olio evo biologico centonze</a></div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lessare il riso per 40 minuti in abbondante acqua salata. Sciacquare i germogli di lenticchie e cuocerli al vapore per una decina di minuti. Scolare il riso, allargarlo su un vassoio e condirlo con olio evo. Lasciar intiepidire e aggiungere i germogli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Pulire le coste di sedano sfilando la parte esterna fibrosa. Con l'aiuto di un pelaverdure ricavare alcune strisce sottili, quasi trasparenti, dalla costa del sedano. In un tegamino scaldare l'olio evo, aggiungere il sedano, farlo cuocere per un paio di minuti, unire lo zucchero di canna, farlo sciogliere e aggiungere l'aceto. Sfumare, abbassare la fiamma, girare e coprire. Cuocere per 5 minuti. Il sedano deve restare croccante.</div>
<div style="text-align: justify;">
In una padella a parte scaldare l'olio con uno spicchio d'aglio schiacciato. Unire i pomodorini lavati e tagliati a metà, cuocere per 5 minuti. Salare. Eliminare lo spicchio d'aglio e frullare i pomodorini. Passarli con un colino a maglia fine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tagliare il guanciale a listarelle e passarlo in padella a fuoco vivace con un goccio d'olio evo, finché non diventa croccante e rosolato al punto giusto (deve restare morbido).</div>
<div style="text-align: justify;">
Riempire con il riso e i germogli di lenticchia 4 stampini precedentemente unti con olio evo comprimendo bene con il dorso di un cucchiaio. Disporre la salsa di pomodoro a specchio, sformare il tortino di riso al centro, guarnire con il sedano e il guanciale croccante. Servire con un filo di olio evo a crudo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com55tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-53240589806652418202014-05-02T10:05:00.000+02:002014-06-30T10:29:40.150+02:00Pane carasau home-made con tartare di avocado, uovo di quaglia pochè, germogli di ravanello rosa e olio di Venafro...benvenuto Molise!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP2CiGMmrDl7IrBu72lwqmYSCCuMa_17PuX-efXbOdPRHvZxcKQ2ScHfiWd_lXXmBTRmU7vH7a9ONhXVoAa5IQ9Ccu9TPbOhXg30SIbyrTeNnE96GhW6MY1PHkDxHyrXTPPU2sax8AaTtQ/s1600/BlogDSC_0154+(2)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP2CiGMmrDl7IrBu72lwqmYSCCuMa_17PuX-efXbOdPRHvZxcKQ2ScHfiWd_lXXmBTRmU7vH7a9ONhXVoAa5IQ9Ccu9TPbOhXg30SIbyrTeNnE96GhW6MY1PHkDxHyrXTPPU2sax8AaTtQ/s1600/BlogDSC_0154+(2)photoshop.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Stavolta la <a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/">Cucina dell'Extravergine</a> fa tappa in Molise, a Venafro. Senza peccare di piaggeria, questa volta vorrei ringraziare l'<a href="http://www.cittadellolio.it/">Associazione Nazionale Città dell'Olio</a> che con questa rubrica ci dà la possibilità di volare di regione in regione scoprendo perle locali.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3EVRnTCvvEWtTMDYz_1vGlqATcYLIDtHO0unkDzn_m2Tit_p8Lv5brNFXyxfj0dzRaxTdOWyCbnsJulwAb_TabG7PF9gx5tBdtpOOEluAX10zm2yuhNHz-_jlCv32_JUiKCr9HZvBzdM2/s1600/bannerblog+DA+USARE+SUI+VISTRI+BLOG+pi%25C3%25B9+piccolo.jpg" height="123" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a>L'olio di oggi, ottenuto da olive prodotte nel territorio di Venafro, a cura di una cooperativa che si è costituita nel 1968 con l'intento di adottare tecniche di produzione innovative, volte ad esaltare le qualità delle olive utilizzate, è un prodotto che si sposa perfettamente con i miei gusti, che continuano a tendere verso oli delicati, estremamente fruttati, con note dolci. Per questo motivo, ho optato per un abbinamento che sposasse queste caratteristiche, impiegandolo su un canapè nostrano. Da un lato la delicatezza dell'avocado e dell'uovo di quaglia, dall'altro una piccola nota di contrasto data dai germogli di ravanello che spezzano la nota grassa dell'avocado e conferiscono freschezza, senza però prevalere sull'insieme armonioso. La nota erbacea accarezza il piatto esaltando le caratteristiche di questo frutto, che amo molto. Non per niente Hemingway definì l'avocado "il vero frutto del paradiso".<br />
<br />
Come sempre, vi invito a provare le ricette delle mie compagne d'avventura ideate per questo olio:<br />
Patrizia Malomo di Andante con Gusto con <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/05/pappardelle-di-primavera-con-bottarga.html">Pappardelle con ragù di primavera e bottarga di muggine</a><br />
Stefania Oliveri di Cardamomo e Co. con <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2014/05/risotto-con-mousse-di-melanzana-e.html">Risotto con mousse di melanzane e pomodori di pachino</a><br />
Teresa de Masai di Scatti Golosi con <a href="http://www.scattigolosi.com/2014/05/spaghetti-al-pomodoroa-lla-don-alfonso.html">Spaghetti al pomodoro</a><br />
<br />
<span style="color: #38761d;">PANE CARASAU HOME-MADE CON TARTARE DI AVOCADO, UOVO DI QUAGLIA POCHE E GERMOGLI DI RAVANELLO ROSA</span><br />
<br />
Ingredienti per 16 tartine<br />
16 dischetti di pane carasau home-made<br />
2 avocado<br />
16 uova di quaglia<br />
olio Aureo Oleificio Cooperativo di Venafro<br />
germogli di ravanello rosa<br />
sale<br />
<br />
Per il pane carasau home-made (ricetta delle sorelle Simili)<br />
Ho seguito la ricetta delle ricette Simili contenuta nel blog della mia amica Cinzia, <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/">Cindystar</a>. Potete leggere <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/2010/10/pane-carasau-5th-worhttpwwwbloggercomim.html">qui</a> il procedimento e le spiegazioni esaustive di Cinzia. L'unica modifica che ho apportato è stata nella cottura. Ho utilizzato una pietra refrattaria e ho notato che la cottura era migliore se non sovrapponevo i dischi. Ho dimezzato le dosi e ho tirato sfoglie di diverse dimensioni.<br />
<br />
250 g di semola rimacinata di grano duro<br />
300 g di acqua tiepida<br />
2,5 g di lievito di birra<br />
1,5 g di sale<br />
semola abbondante per tirare le sfoglie<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6sW0PdPTaaqN8DjZQIQZc9XFb1B6pWzpcY6oy3TmUaf7f0MJO7U8YCoDtXcIzsntv6peacO8xU4y8SSxykuvXtUXw6cRRK3zAd8uy-7OTSMGo_g3Ld57xLVdzWxPSKnDVOxUo7xpF9Rhx/s1600/PicMonkey+Collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6sW0PdPTaaqN8DjZQIQZc9XFb1B6pWzpcY6oy3TmUaf7f0MJO7U8YCoDtXcIzsntv6peacO8xU4y8SSxykuvXtUXw6cRRK3zAd8uy-7OTSMGo_g3Ld57xLVdzWxPSKnDVOxUo7xpF9Rhx/s1600/PicMonkey+Collage.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br />
Sciogliere il lievito nell'acqua e impastare con la farina aggiungendo il sale alla fine. Lavorare e battere l'impasto per circa 10 minuti, deve risultare abbastanza morbido, se necessario aggiungere qualche goccia di acqua in più.<br />
Dividere l'impasto in 16 palline (o anche più se volete fare dei piccoli dischi per un canapè) e lasciare riposare distanziate e coperte a campana per 2-3 ore, devono più che raddoppiare.<br />
Prima di iniziare a fare le sfoglie accendere il forno al massimo. A questo punto ho inserito nel forno la pietra refrattaria.<br />
Prendere un paio di palline alla volta, spianarle leggermente con il mattarello, infarinarle abbondantemente con la semola e sovrapporle. Tirarle sottili.<br />
Far scivolare le sfoglie sulla pietra refrattaria calda (o su una teglia) e cuocerle per circa 1 minuto. Non le ho cotte sovrapposte e non le ho rinfornate una seconda volta come indicato nella ricetta originaria. Scegliete voi il metodo che meglio si adatta alle vostre teglie e al vostro forno.<br />
<br />
Per la tartare di avocado<br />
In caso l'avocado non sia maturo, incartarlo in un foglio di giornale e tenerlo in un luogo non illuminato per un paio di giorni. Per questa preparazione l'avocado deve essere maturo, ma non troppo.<br />
Tagliare l'avocado a dadini. Condirlo con olio evo e un pizzico di sale. E' preferibile preparare la tartare poco prima di servire.<br />
<br />
Per l'uovo poche<br />
Mettere a bollire l'acqua in un tegamino largo che contenga comodamente le uova nel numero richiesto dalla ricetta.<br />
Foderare una tazzina con della pellicola trasparente. Ungerla con olio evo. Aprire l'uovo nella tazzina. Chiudere i lembi della pellicola attorcigliandoli e fermandoli con un nodo, cercando di fare uscire l'aria all'interno. Ripetere l'operazione per le altre uova. Quando l'acqua bolle, spegnere il fuoco e mettere i fagottini con le uova all'interno dell'acqua. Tenerli due-tre minuti in acqua calda, tirarli su e aprire molto delicatamente la pellicola. Rovesciare le piccole uova su un piattino. Salarle appena.<br />
<br />
Disporre la tartare di avocado sui dischetti di pane carasau. Guarnire con l'uovo di quaglia e i germogli di ravanello rosa. Condire con un filo di olio evo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com56tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-44036322376749359922014-04-29T09:28:00.000+02:002014-06-30T10:30:11.883+02:00Ferratelle eque e solidali con grano saraceno e mosto cotto...èsSenza, è buono, è per tutti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgIe1EF8DJLXDvmXcbMheAMKKA42FOvbQvbo8CPqcO9mB-RPt3ul8Kp-xNEcIAXfLg5K1KJ1_vXguWgWEajT_Itp7vQgtN7bD11Y5_zUA23x8z4lEm5wMS7KuOuSlPYKTgVoA4kGwSLaNa/s1600/blogDSC_0153+(3)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgIe1EF8DJLXDvmXcbMheAMKKA42FOvbQvbo8CPqcO9mB-RPt3ul8Kp-xNEcIAXfLg5K1KJ1_vXguWgWEajT_Itp7vQgtN7bD11Y5_zUA23x8z4lEm5wMS7KuOuSlPYKTgVoA4kGwSLaNa/s1600/blogDSC_0153+(3)photoshop.jpg" height="640" width="476" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' così tanto tempo che non scrivo per il blog, che quasi quasi ho dimenticato come si fa. E' tempo di rimediare ed è tempo di farlo partecipando ad un Contest molto originale, che parla di cose sane, buone, per tutti, indetto dalla pluricitata, mitica, Patty Pat di <a href="http://www.andantecongusto.it/">Andante con Gusto</a>, in collaborazione con Pamirilla e Maria di <a href="http://www.cosedellaltropane.com/wp/">Cose dell'altro pane</a>, una realtà molto nota e apprezzata qui a Roma: <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/01/due-compleanni-ed-un-contest-per-stare.html">èsSenza? è buono!</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.andantecongusto.it/2014/01/due-compleanni-ed-un-contest-per-stare.html"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRTXewzUKRZEfIC6LWZby-VOER-L7L1cErDS5vN-1dJeMt_0t6NcW2KMF90Du0Rvk1WwX_b0xWzbkwz6PKGcuNlyJy-JQtfjxYQS5sdhINnhWoddvXo4nA-IcRQN6810T_U6JSVsYjcN2A/s1600/Contest+PAtty.jpg" height="370" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a>Il Contest propone una bella sfida. Studiare un prodotto da forno, dolce o salato, che preveda l'utilizzo di ingredienti alternativi, salutari e fruibili anche da chi soffre di intolleranze, allergie o, semplicemente, desidera mangiare sano senza rinunciare alle tentazioni.<br />
<div style="text-align: justify;">
Banditi così grassi idrogenati, conservanti, coloranti. Favoriti l'utilizzo di farine a basso contenuto di glutine e le ricette gluten-free.</div>
<div style="text-align: justify;">
La mia proposta per il Contest è una semplicissima ferratella, dolce abruzzese che nella mia famiglia ha un suo perché. Ho parecchie ricette di ferratelle e sono partita da una di queste per arrivare ad una versione 'edulcorata'. Niente farina di frumento, benvenuta farina di grano saraceno. Lievito chimico sì, ma per celiaci. Uova, a quelle non ho potuto rinunciare, ma come 'collante' non mi sono aiutata con altro e non ho voluto aumentarne il numero. Era una sfida no? Niente farina di riso per legare, anche se proverò ad aggiungerne un po' per continuare a sperimentare. E niente zucchero. Ah, dimenticavo, niente vino bianco, come indicato nella ricetta originaria di famiglia da cui sono partita. E allora che hai usato, direte voi? Come le hai 'tenute insieme' queste benedette ferratelle? Ho usato il mosto cotto che ha sostituito in un sol colpo zucchero e vino. E ho conservato la scorza di limone grattugiata, limone rigorosamente non trattato. Niente di più. L'impasto non è facilissimo da gestire, vi avverto, e la consistenza finale è diversa da quella della classica ferratella. Decisamente più friabile. Il risultato è un prodotto semplicissimo di pasticceria, da consumare da solo, accompagnato da un tè caldo, o da una coppa di frutta fresca di stagione. Una ferratella 'equa e solidale', che va d'accordo quasi con tutti, quasi, perché le uova ci sono...avrei voluto togliere anche quelle, mi conoscete, a volte sono tetragona e se mi fisso su una cosa non conosco mezze misure! </div>
<div style="text-align: justify;">
Nota importante: per questo impasto il ferro deve essere caldissimo e la bravura sta nel regolare il fuoco che deve scaldare senza bruciare, mantenendo il giusto calore per cuocere in un istante un impasto così povero.</div>
<div style="text-align: justify;">
E con questa ricetta partecipo per la categoria Pasticceria da tè al <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/01/due-compleanni-ed-un-contest-per-stare.html?showComment=1398756641323#c9066039285665879481">Contest di Andante con Gusto</a>, in collaborazione con <a href="http://www.cosedellaltropane.com/wp/">Cose dell'altro pane</a>, <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/01/due-compleanni-ed-un-contest-per-stare.html">èsSenza? è buono!</a><br />
La finale si svolgerà in pasticceria da Pamirilla e Maria che daranno alla rosa dei finalisti la possibilità di diventare pasticcieri per un giorno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggqzus4x0-wa1Pvjrw2XBxhsLBUYWZMGgbtEv7e_DQpOg6qvokK-98RmJy3Nv8gMGJL_FqNwmTt_-JnsoT1M7LSPkgjiCbwo94dLoBsD_MYyU2qLmvv-_UPnyyk2Q1cDaE97N9j3izoXH4/s1600/blogDSC_0091+(3)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggqzus4x0-wa1Pvjrw2XBxhsLBUYWZMGgbtEv7e_DQpOg6qvokK-98RmJy3Nv8gMGJL_FqNwmTt_-JnsoT1M7LSPkgjiCbwo94dLoBsD_MYyU2qLmvv-_UPnyyk2Q1cDaE97N9j3izoXH4/s1600/blogDSC_0091+(3)photoshop.jpg" height="640" width="548" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">FERRATELLE EQUE E SOLIDALI CON GRANO SARACENO E MOSTO COTTO</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
200 g di farina di grano saraceno gluten-free</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
3 uova</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
100 g di olio evo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
120 g di mosto cotto o saba</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
scorza di 1 limone piccolo non trattato</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
8 g di lievito chimico per dolci gluten-free</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sbattere le uova con il mosto, aggiungere la scorza di limone grattugiata, l'olio evo, la farina e il lievito setacciati. Amalgamare l'impasto. Scaldare l'apposito ferro. Ungerlo con olio evo e disporre un po' di impasto al centro. Servirsi di un piccolo mestolo o di un porzionatore per gelati.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmEjEqVZN0ju_yZIwl5Emzp6u42k51DKAnsS8DjOkgOcSAWaPVGx7Vd2hSTqntsCsjR_y2XiVN6m3nbnnrOWPK-BhOTAckGVF-NSplHW0w-1nSv55usn7ZrEcAK-7Kl3zl-aKdEZ5cDaws/s1600/Collage+ferratella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmEjEqVZN0ju_yZIwl5Emzp6u42k51DKAnsS8DjOkgOcSAWaPVGx7Vd2hSTqntsCsjR_y2XiVN6m3nbnnrOWPK-BhOTAckGVF-NSplHW0w-1nSv55usn7ZrEcAK-7Kl3zl-aKdEZ5cDaws/s1600/Collage+ferratella.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cuocere brevemente prima da un lato, poi dall'altro, rigirando il ferro sul fuoco. Staccare e procedere con il restante impasto, ungendo di tanto in tanto il ferro. Raffreddare bene le ferratelle. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-21656399436751774392014-03-21T09:31:00.002+01:002014-06-30T10:31:10.408+02:00Minestra di arzilla e broccoli...è di scena l'olio evo abruzzese!<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF9MiQ9S5GPE82gMod6c8Auj-Qx4WYf2AX9EhkK5FiJnZTrY4dZKmySAj8RAp9PoD8_cwS4tRnJ8ITxM0m4qQM_26goRgAOD3DN86WRxYbcJ4utBieTGerAG7phEwgxUc-xHOuH-hvpjx7/s1600/blogDSC_0228+(3)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF9MiQ9S5GPE82gMod6c8Auj-Qx4WYf2AX9EhkK5FiJnZTrY4dZKmySAj8RAp9PoD8_cwS4tRnJ8ITxM0m4qQM_26goRgAOD3DN86WRxYbcJ4utBieTGerAG7phEwgxUc-xHOuH-hvpjx7/s1600/blogDSC_0228+(3)photoshop.jpg" height="640" width="450" /></a></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ed eccoci al nostro appuntamento quindicinale con <a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/" style="color: #337344; text-decoration: none;">La Cucina dell'Extravergine</a>, in collaborazione con l'<a href="http://www.cittadellolio.it/" style="color: #337344; text-decoration: none;">Associazione Nazionale Città dell'Olio</a>. E' di scena l'Abruzzo, Tocco di Casauria per l'esattezza, paesino del pescarese definito come felice esempio di 'green case' dal New York Times, grazie al progetto di produzione di energia alternativa. Protagonista di oggi l'<a href="http://www.giardinidigiulio.com/GiardinidiGiulio/Index.html" style="color: #337344; text-decoration: none;">Olio Evo Giardini di Giulio</a>.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/" style="color: #337344; text-decoration: none;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4nU0_CBGRdxvPvMi2g8Zq0E2rh5qAtdS3_MIO_chqgp-j1xN6FBv69eSc-7984fl-IhounHrsmOXT8NsIteh75g0Ht4mZT2AZ1aZnpGecSKq8zrXD_VsSX5eMB2cOmEZVJ3o1gxQf4jxs/s1600/bannerblog+DA+USARE+SUI+VISTRI+BLOG+pi%25C3%25B9+piccolo.jpg" height="99" style="border: none; position: relative;" width="320" /></span></a></div>
<br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">
</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E' in questo territorio collinare, un'assoluta scoperta per me, pur avendo origini abruzzesi, che la famiglia del capostipite Ugo Di Giulio continua a produrre il proprio olio all'insegna della genuinità e della qualità, trattandosi di una piccola azienda che vuole conferire al suo prodotto, di cui è principale fruitrice, il sapore delle cose fatte in casa</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">.</span><br />
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Piante secolari, portate qui per la prima volta dagli Etruschi, hanno trovato terreno ideale, grazie al clima temperato e a una esposizione equilibrata ai venti e all'umidità. Il risultato è un olio forte e gentile ad un tempo, che l'<a href="http://www.giardinidigiulio.com/GiardinidiGiulio/Index.html">azienda agricola di famiglia</a> ottiene da tre diverse varietà: l'autoctona Taccolana (o Police), la Leccino e l'Ascolana. Cultivar contraddistinte, seppur in forma diversa, da un sapore fruttato medio con note erbacee, di mandorla verde e pomodoro.<br />Caratteristiche queste che lo rendono ideale per condimenti a crudo. La presenza della cultivar Taccolana e della varietà Leccino conferisce leggera piccantezza e una nota di amaro che tende poi a scomparire nel tempo.</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per queste sue caratteristiche, ho pensato di utilizzarlo in una ricetta della tradizione che prevede l'impiego di un pesce molto delicato come l'arzilla e il broccolo romanesco, anch'esso dal sapore dolce e tenue. Cercavo un contrasto che esaltasse e accompagnasse la delicatezza degli ingredienti scelti, senza coprirla, e sostenesse nel contempo la nota sapida conferita dall'acciuga e dal pecorino. E mi piaceva parlare del prodotto ricordando le preparazioni di una volta, offerte in famiglia in giorni rigorosamente stabiliti, </span><span style="font-family: Times, serif; line-height: 115%;">quando si cucinava con quello che la stagione offriva
e con quel che si trovava al mercato.</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Times, serif; line-height: 115%;"> </span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Come sempre, ho il piacere di farvi incontrare le mie compagne d'avventura e le loro interpretazioni di oli provenienti dallo stesso territorio:<br /><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px;"><br /></span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px;">Stefania Oliveri di <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/" style="color: #337344; text-decoration: none;">Cardamomo & Co.</a> con <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2014/03/pesto-di-foglie-di-carote-e-mi-scuso.html">Pasta con pesto di foglie di carote</a></span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="text-align: start;">Patrizia Malomo di </span><a href="http://www.andantecongusto.it/" style="color: #337344; text-align: start; text-decoration: none;">Andante con Gusto</a><span style="text-align: start;"> con la <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/03/e-primavera-garmugia-la-cucina.html">Garmugia</a></span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="text-align: start;">Teresa De Masi di </span><a href="http://www.scattigolosi.com/" style="color: #337344; text-align: start; text-decoration: none;">Scatti Golosi</a><span style="text-align: start;"> con <a href="http://www.scattigolosi.com/2014/03/ragu-di-braciole.html">Ziti al sugo di braciola</a></span><span style="color: #38761d;"><br /></span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #38761d;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #38761d;">MINESTRA DI ARZILLA E BROCCOLI</span></span><br />
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Nota: come sempre, la ricetta l'ho bonariamente estorta alla titolare di una pescheria storica del mio quartiere. La pasta utilizzata nella tradizione è il bucatino spezzato. Va bene anche la pasta maritata. In questa ricetta ho voluto provare un formato diverso, le spaccatelle.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ingredienti per 4 persone</span><br />
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">200 g di pasta (bucatini spezzati o pasta maritata)</span><br />
<div>
</div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">1 arzilla media, spellata e tagliata in 4<br />1 broccolo romanesco medio<br />2 filetti di alici<br />2 pomodori ramati<br /><a href="http://www.giardinidigiulio.com/GiardinidiGiulio/Index.html" style="color: #337344; text-decoration: none;">olio evo giardini di giulio</a></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">2 spicchi d'aglio<br />1/2 cipolla<br />1 foglia di alloro<br />1 costa di sedano<br />pecorino romano</span><br />
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">peperoncino in polvere</span><br />
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">sale</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Lessare l'arzilla in acqua fredda a coprire, con sedano, alloro, cipolla e 1 spicchio d'aglio intero. Far cuocere per 15 minuti dal bollore, staccare la polpa e lasciare la cartilagine a bollire nel brodo per insaporirlo ancora.<br />In un tegame capiente soffriggere uno spicchio d'aglio intero schiacciato con olio evo e due filetti di alice. Unire i pomodori tagliati a dadini. Insaporire con sale e peperoncino. Cuocere per 5 minuti schiacciando il pomodoro con una forchetta. Togliere lo spicchio d'aglio. Pulire il broccolo, ricavando le cimette. Lavarle e unirle al sugo. Cuocere per qualche minuto, girando spesso, e unire il brodo di arzilla filtrato a coprire. Cuocere per altri 10 minuti. A parte lessare la pasta al dente. Unire la polpa di arzilla alla minestra e poi la pasta. Mescolare. Aggiustare di sale, se necessario. Servire con un giro di olio evo a crudo e una spolverizzata di pecorino romano.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20.790000915527344px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<h3 style="height: 0px;">
</h3>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com40tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-35146835660444829062014-03-08T09:00:00.000+01:002014-08-18T09:10:00.412+02:00Semifreddo di vaniglia e barolo chinato, con coulis calda di lamponi e spuma al basilico per "UnlampoNelCuore"<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiiFmgbUZlPd6HTpQgpK7LL2w-xJNuJp9EO5tGrbenX02AOIxroYLzBA2J0I5CL0bp6jhY_l-2Fxy4uxOMbDdCSWmLkRlVdb7sSCo_3xCK2KzxFs3pRN4i69L6srmxqP723xg0EXzPuzCj/s1600/Lamponi+di+pace.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiiFmgbUZlPd6HTpQgpK7LL2w-xJNuJp9EO5tGrbenX02AOIxroYLzBA2J0I5CL0bp6jhY_l-2Fxy4uxOMbDdCSWmLkRlVdb7sSCo_3xCK2KzxFs3pRN4i69L6srmxqP723xg0EXzPuzCj/s1600/Lamponi+di+pace.jpg" height="448" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutto è nato da qui, <a href="http://www.lacucinadiqb.com/2014/02/burek-di-ricotta-e-marmellata-ai-frutti.html">da questo post</a> di Anna Maria Pellegrino, persona che stimo, donna di profondo spessore, che ha portato alla luce frammenti di morti impunite, brandelli di guerra insensata. Un pugno dritto in faccia, assestato bene. Perché le coscienze bisogna scuoterle. E <a href="http://www.mtchallenge.com/">Alessandra Gennaro</a> ha colto la palla e rilanciato. E tante amiche le hanno dato una mano.<br />
E' stato sotto gli occhi di tutti. Ce lo siamo lasciato scorrere accanto. Il massacro perpetrato ai danni della popolazione musulmano-bosniaca fra il 10 e il 19 luglio del 1995 nell'enclave di Srebrenica. Come si fa? Come si può? Eppure è successo. A pochi chilometri dalle nostre case tranquille, dalla nostra routine quotidiana, in quella Jugoslavia dove indugiavamo in vacanza sino a poco tempo prima, migliaia di uomini, ragazzi e bambini sono stati trucidati, torturati, uccisi. In nome di cosa? Per quale motivo? Perché erano capaci di combattere, perché rappresentavano una potenziale minaccia per le truppe nemiche. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Tutti uomini, si dice. Adulti e ragazzi. Ma mancano all'appello anche centinaia di donne e bambini. Quante vittime? 8000? 10000? Forse di più. Chi li ha difesi? Nessuno. Neanche chi era deputato a farlo. Le truppe dell'ONU e quelle olandesi non intervennero di fronte a quella spietata forma di pulizia etnica. Inerti, passive, spettatrici. Perché? Non è dato sapere. Perché Srebrenica è stata merce di scambio, si dice, territorio ceduto. Ci sono domande che non hanno avuto risposta. Quali sono gli altri responsabili, a parte gli efferati aguzzini? Hanno pagato per i loro crimini? Nell'enclave di Srebrenica, quella che doveva essere una zona protetta, è stato fatto scempio di civili sterminati in nome di una guerra assurda. Enclave protetta da chi? E non che prima si vivesse bene a Srebenica. Immaginiamo una comunità segregata, asserragliata, incapace di difendersi, senza cibo, acqua, medicine. E senza armi per difendersi. Perché c'era l'embargo. Già, l'embargo voluto da altre nazioni. Quando le stalle si chiudono una volta usciti i buoi. L'ennesima beffa. E intorno, tutt'intorno, la guerra, per chi le armi ce l'aveva. In cambio, una vaga promessa di protezione che alla fine deve essere risuonata come minaccia. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I bambini fanno domande, chiedono, quando non capiscono. Quanti interrogativi avranno attraversato la mente di tante giovani vittime prima del massacro? Perché mamma? Perché? Che risposte diamo a quelle giovani vite straziate. Chi risponde?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le donne di Bratunac e Srebrenica, sopravvissute a quel genocidio, hanno ripiegato maniche e dolore e si sono rialzate. Come tante donne sanno fare, con quella capacità tutta al femminile di resistere, lottare, andare avanti. Nonostante l'orrore. Nonostante il cuore che da tanto dolore finisci per non sentirlo più, nonostante i ricordi che lacerano. La <a href="http://coop-insieme.com/"><b>Cooperativa Agricola Insieme</b></a> nasce nel 2003 dal lavoro di quelle donne e dalla loro volontà di andare avanti. Di farcela. Nonostante l'orrore. Nonostante i corpi dei loro cari che ancora reclamano degna sepoltura. Queste donne coltivano <b>lamponi di pace</b>, nel rispetto della tradizione rurale delle loro terre. A dispetto dell'orrore che non le abbandonerà mai. Perché la storia ci insegni ancora una volta che i germogli di pace resistono al freddo, alle intemperie, alla cecità degli uomini che a tutt'oggi vogliono la guerra. Invadono, saccheggiano, stuprano, massacrano, uccidono. La guerra distrugge, laddove la vita, ogni giorno, dà alla luce. A dispetto dell'orrore. Sappiatelo, signori della guerra, cui la storia sembra non aver insegnato nulla. I germogli di pace sono più forti di voi. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<em style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: left;">Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a "unlamponelcuore" intendono far conoscere il progetto "lamponi di pace" della <a href="http://coop-insieme.com/">Cooperativa Agricola Insieme</a>, nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola "ritorno" nella scelta del "restare".</em><br />
<em style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: left;"><br /></em>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I prodotti della <em style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: left;"><a href="http://coop-insieme.com/">Cooperativa Agricola Insieme</a></em>: </span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- sono distribuiti da
Coop-Adriatica e NordEst quindi si trovano più facilmente nel Veneto, Friuli
Venezia Giulia, parte dell'Emilia e della Lombardia al confine.</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 13.6pt;">I punti vendita che hanno in assortimento i prodotti
partono dai 1000mq in su;</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- sono distribuiti anche da Altromercato e dal
commercio equosolidale e dal loro sito (altromercato.it) è possibile, tramite
anche una richiesta via email, ottenere i punti vendita;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- nel milanese vengono distribuiti da MioBio (<a href="http://www.mio-bio.it/" target="_blank"><span style="color: #3b5998; text-decoration: none; text-underline: none;">http://www.mio-bio.it/</span></a>),
un gas molto attivo;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- Rada Zarcovick, la responsabile della cooperativa,
sta prendendo accordi con le Coop che si occupano dei punti vendita della
Lombardia e della Toscana per poter distribuire anche in queste zone i loro
prodotti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per quanto riguarda Coop Adriatica le confetture dei
frutti della pace è in assortimento solo nel canale iper:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA BOLOGNA IPER BORGO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA BOLOGNA NOVA<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA BOLOGNA LAME<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA VENETO SAN DONA'<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA VENETO SCHIO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA VENETO CONEGLIANO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA VENETO VIGONZA<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ROMAGNA IMOLA<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ROMAGNA RIMINI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ROMAGNA LUGO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ROMAGNA FAENZA<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ROMAGNA RAVENNA<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA MARCHE PESARO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA MARCHE CESANO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ABRUZZO SAN BENEDETTO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ABRUZZO CHIETI<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.6pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ADRIATICA ABRUZZO ASCOLI<o:p></o:p></span></div>
<br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20px; text-align: left;">Tutte le informazioni sulla storia della cooperativa, sui criteri che ispirano le loro colture, sull'evoluzione del progetto <a href="http://coop-insieme.com/">sono qui</a>, </span><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20px; text-align: left;">nelle varie sezioni in cui è articolato il materiale. </span><em style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20px; text-align: left;"> </em> </span><br />
<br />
<span style="color: #38761d;">SEMIFREDDO DI VANIGLIA E BAROLO CHINATO, CON COULIS CALDA DI LAMPONI E SPUMA AL BASILICO</span><br />
<span style="color: #38761d;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmKmeIpDk4rhMMz3_ux79_UuMeYjXqdyf9dFyNml2YqFm_YZPOW-Br6iV7z7Xfnq6zlMx-nZy_ka0NOb04FYrlXpp4EQHKIWdr6hADhbH1__enhxMRtB4c6fqtOxwF1ekqiPzgpBmwMpnf/s1600/blogDSC_0234+photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmKmeIpDk4rhMMz3_ux79_UuMeYjXqdyf9dFyNml2YqFm_YZPOW-Br6iV7z7Xfnq6zlMx-nZy_ka0NOb04FYrlXpp4EQHKIWdr6hADhbH1__enhxMRtB4c6fqtOxwF1ekqiPzgpBmwMpnf/s1600/blogDSC_0234+photoshop.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Per il semifreddo:<br />
Dosi per 6 pirottini<br />
5 tuorli<br />
250 g di panna liquida<br />
4 cucchiai di zucchero di canna biologico<br />
1/2 stecca di vaniglia bourbon<br />
40 g di barolo chinato<br />
Montare bene i tuorli con lo zucchero e i semini della stecca di vaniglia ('slegarli' con un po' di zucchero prima di aggiungerli alle uova). Unire il barolo chinato. A parte montare la panna e unirla delicatamente al composto che distribuirete in pirottini singoli. Passare in frigorifero e quando sono ben freddi, metterli in freezer.<br />
<br />
Per il coulis di lamponi<br />
320 g di lamponi<br />
4 cucchiai rasi di zucchero a velo<br />
Frullare nel mixer i lamponi con lo zucchero. Filtrarli con uno chinois. Se non si utilizza subito il coulis, coprirlo con pellicola a contatto e riporlo in frigo.<br />
<br />
Per la clorofilla di basilico<br />
Per 2 cucchiaini di clorofilla<br />
80 g di basilico<br />
190 g di acqua<br />
Frullare il basilico con l'acqua. Filtrarlo e metterlo in un pentolino a bollire. Alzare la fiamma fino a raggiungere la temperatura di 60 °C, mescolando continuamente. Abbassare e attendere la formazione in superficie della clorofilla (intorno ai 65-68 °C). Filtrare su un colino a maglia fine rivestito di garza e appoggiato a diretto contatto con il ghiaccio. Raccogliere la clorofilla ottenuta. Se non si utilizza subito, riporre in frigo con la pellicola a contatto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCBi0iaYXOd0-wg3hVhKLrEOXhNkOy047QTp7Xh4kjqzQQMXSSraVhVUO0fQM-5yeSYMOCPDE1w6-DJLC5IpwnSif-VKjiiBAMSO3b6cAtRWMS1Yu5LSvwlg7xyv3wa4_SvHfQDI1lbL_A/s1600/blogP1070738+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCBi0iaYXOd0-wg3hVhKLrEOXhNkOy047QTp7Xh4kjqzQQMXSSraVhVUO0fQM-5yeSYMOCPDE1w6-DJLC5IpwnSif-VKjiiBAMSO3b6cAtRWMS1Yu5LSvwlg7xyv3wa4_SvHfQDI1lbL_A/s1600/blogP1070738+(2).jpg" height="360" width="640" /></a></div>
<br />
Per la spuma<br />
2 cucchiaini di clorofilla al basilico<br />
200 g di panna liquida<br />
1 cucchiaino raso di zucchero a velo<br />
Unire la clorofilla alla panna. Unire lo zucchero. Filtrare in composto con un colino a maglia fine e inserirlo nel sifone. Chiudere, agitare e inserire una cartuccia (ho utilizzato un sifone da 0,5 l). Agitare ancora e riporre in frigo a testa in giù per un paio d'ore, scuotendo il sifone di tanto in tanto.<br />
<br />
Togliere il semifreddo dal freezer quindici minuti prima di servirlo. Scaldare il <span style="background-color: white;">coulis.</span> Metterlo a specchio sul piatto, disporre sopra o di lato il semifreddo, guarnire con la spuma al basilico, qualche lampone e una fogliolina di basilico.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com44tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-26869999207636396752014-03-07T09:11:00.000+01:002014-06-30T10:32:53.300+02:00Torta rustica con finocchietto selvatico, cipolle di Tropea e olio evo Vecchia Macina Agrolio...torna la Cucina Dell'Extravergine! <div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKXHoVErcFzRQH1HcRpJbPK9ZE3os5DrLO3NnlNnGiJpus7oEvWG6XcGuTFvaLRx8XFVcLjeIRQiEaHQ_-k8FM7q-T1aqkd1p1qPSLy0sr3keZuNrJ2FS0AwlJMTveGaoNBakEQo8FG6yP/s1600/blogP1070659+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKXHoVErcFzRQH1HcRpJbPK9ZE3os5DrLO3NnlNnGiJpus7oEvWG6XcGuTFvaLRx8XFVcLjeIRQiEaHQ_-k8FM7q-T1aqkd1p1qPSLy0sr3keZuNrJ2FS0AwlJMTveGaoNBakEQo8FG6yP/s1600/blogP1070659+(2).jpg" height="360" width="640" /></a></div>
<br />
E' con molto piacere che annuncio il ritorno su questi schermi della <a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/">Cucina dell'Extravergine</a>, in collaborazione con l'<a href="http://www.cittadellolio.it/">Associazione Nazionale Città dell'Olio</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cittadellolio.it/food-blogger/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3EVRnTCvvEWtTMDYz_1vGlqATcYLIDtHO0unkDzn_m2Tit_p8Lv5brNFXyxfj0dzRaxTdOWyCbnsJulwAb_TabG7PF9gx5tBdtpOOEluAX10zm2yuhNHz-_jlCv32_JUiKCr9HZvBzdM2/s1600/bannerblog+DA+USARE+SUI+VISTRI+BLOG+pi%25C3%25B9+piccolo.jpg" height="99" width="320" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a>Si torna in Puglia, ad Andria, con un olio evo monovarietale Coratina di bassa acidità, dai sentori di erba appena tagliata, con notevoli note amare e piccanti, e persistente pizzicore. <a href="http://www.agrolio.com/">La Vecchia Macina Agrolio</a>, che si distingue per la cura impiegata in tutte le fasi di produzione e lavorazione, anche grazie alla presenza del frantoio nell'uliveto, viene prodotto dall'azienda di famiglia secondo una tradizione che si tramanda dagli anni '30. Tre generazioni di produttori legati all'amore per la terra si sono alternate coniugando nel tempo tecniche moderne con il rispetto della genuinità e della tradizione.<br />
Ancora oggi vale per quei territori del paesaggio pugliese costellati da ulivi secolari, la regola delle cinque 'S' per l'olivicoltura: Solo, Sole, Sasso, Stabbio, Scure, perché agli ulivi non giova la vicinanza con altre coltivazioni, le piante devono essere baciate dal sole, ergersi su terreni aridi e sassosi, venire concimate e potate periodicamente.<br />
L'olio ottenuto da olive coratina in purezza è un prodotto dalle caratteristiche decise che a volte non incontra il gusto del consumatore. Seguendo questa rubrica ho imparato che la piccantezza di un olio e la nota amara sono caratteristiche pregiate, che danno struttura e personalità al prodotto. Con il tempo si attenuano, ma noi sappiamo che l'olio va consumato giovane, non si lascia in cantina come il vino. Ed è importante sottolineare che queste caratteristiche nulla hanno a che vedere con l'acidità dell'olio, non essendo l'acidità direttamente proporzionale alla presenza di note amare e piccanti. Apriamoci quindi alle suggestioni offerte da questa cultivar e impariamo ad apprezzarne la qualità.<br />
Ho pensato di abbinare quest'olio deciso e dall'aroma fruttato ad una torta rustica ripiena, la cui ricetta è un dono della mia vicina di casa pugliese, di Monopoli, di cui <a href="http://www.cooknbook.org/2013/11/orecchiette-home-made-di-semola-di.html">tante volte ho parlato in questo blog</a>. Un omaggio a lei e alla sua terra quindi, da cui quest'olio proviene. Le sue torte rustiche erano paradisiache. Si distinguevano per la morbidezza dello scrigno di pasta e la gustosità e ricchezza dei ripieni. Quella che vi propongo oggi è molto aromatica e saporita. La piccantezza e la nota amarognola dell'olio proposto si sposano bene con la dolcezza delle cipolle, mentre il sentore di erba va a braccetto con l'aroma intenso del finocchietto selvatico.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E come sempre, ho il piacere di farvi incontrare nuovamente le mie compagne d'avventura e le loro interpretazioni di quest'olio:</div>
Patrizia Malomo di <a href="http://www.andantecongusto.it/">Andante con Gusto</a> con <a href="http://www.andantecongusto.it/2014/03/cacciucco-di-ceci-alla-senese-per-la.html">Cacciucco di ceci alla senese</a><br />
Teresa De Masi di <a href="http://www.scattigolosi.com/">Scatti Golosi</a> con <a href="http://www.scattigolosi.com/2014/03/la-finta-genovese.html">Mezzanelli alla finta genovese</a><br />
Stefania Oliveri di <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/">Cardamomo & Co.</a> con <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2014/03/vellutata-di-lattuga-con-ricotta-fritta.html">Vellutata di lattuga con ricotta fritta</a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mi preme salutare Fausta Lavagna di <a href="http://caffecolcioccolato.blogspot.it/">Caffè col Cioccolato</a> che prestissimo si riunirà alla cordata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">TORTA RUSTICA CON FINOCCHIETTO SELVATICO E CIPOLLE DI TROPEA</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Ingredienti per una tortiera del diametro di 30 cm.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per la pasta</div>
<div style="text-align: justify;">
1/2 kg di farina 0</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiai colmi di olio evo <a href="http://www.agrolio.com/">La Vecchia Macina Agrolio</a></div>
<div style="text-align: justify;">
2 patate piccole</div>
<div style="text-align: justify;">
5 g di lievito di birra</div>
<div style="text-align: justify;">
13 g di sale fino</div>
<div style="text-align: justify;">
3 g di zucchero</div>
<span style="text-align: justify;">Sbucciare le patate e lessarle. Ridurle a purè nella stessa acqua di cottura. Nella planetaria, sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, aggiungere lo zucchero, le patate, l'olio e parte della farina. Impastare bene, unire il sale e la restante farina. Lavorare finché l'impasto non risulti ben incordato. Deve risultare un impasto morbido. Lavorarlo ancora sul piano di lavoro, riporlo in un recipiente coperto con la pellicola e metterlo in frigo a lievitare per tutta la notte. La mattina seguente, tirarlo fuori dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente per un paio d'ore prima di lavorarlo.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il ripieno</div>
<div style="text-align: justify;">
1 kg e 300 g di cipolle di tropea</div>
<div style="text-align: justify;">
90 g di finocchietto selvatico</div>
<div style="text-align: justify;">
50 gr di capperi sotto sale</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g di olive nere saporite</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiai di pangrattato (più una spolverizzata sulla base della torta)</div>
<div style="text-align: justify;">
4 cucchiai di parmigiano reggiano</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g di olio evo <a href="http://www.agrolio.com/">La Vecchia Macina Agrolio</a></div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
<div style="text-align: justify;">
pepe nero<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkQf-wvSA4PBCVJsJRB1uidTPx54nBIUBnnaCV74rADDTMSUX79hZFBznIuUDDggF4Ja7dpLzhoDrdaAVOsWytrHDjEOPYxeSLopgLQi5VKTp0uncPjcbamaR22enKQ2b6kgXMpNjXwLAe/s1600/blogP1070616+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkQf-wvSA4PBCVJsJRB1uidTPx54nBIUBnnaCV74rADDTMSUX79hZFBznIuUDDggF4Ja7dpLzhoDrdaAVOsWytrHDjEOPYxeSLopgLQi5VKTp0uncPjcbamaR22enKQ2b6kgXMpNjXwLAe/s1600/blogP1070616+(2).jpg" height="640" width="472" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
1 uovo intero per spennellare</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mettere a bagno i capperi. Tagliare finemente le cipolle e<span style="background-color: white;"> scottarle p</span>er 5 minuti in acqua bollente. Metterle a scolare. In un tegame largo scaldare l'olio e unire il finocchietto selvatico, farlo appassire appena, unire i capperi dissalati, le cipolle e far stufare a fuoco basso coperto per circa mezzora. Salare e pepare. Lasciar intiepidire e unire a freddo il pangrattato e il parmigiano.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ungere la tortiera con olio evo, stendere la pasta e rivestirne il fondo. Spolverizzare un po' di pangrattato sulla base della torta, stendere il ripieno, ripiegare i bordi e spennellarli con l'uovo sbattuto. Stendere la rimanente pasta e coprire la base della torta, spingendo sui bordi con i rebbi di una forchetta per sigillarli bene. Bucherellare la superficie della torta per facilitare l'uscita del vapore in cottura e spennellarla con l'uovo sbattuto. Infornare in forno preriscaldato a 180 °C per circa 40 minuti. Lasciar intiepidire e servire a temperatura ambiente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguP37Qx1qlCtqSuxLWYE_pD2CyM-bdpD-Dm3I39_nj3_zirc2MLtyGLhUdoL-HuOyvciBSscpVuKX_eYWz_7d7k9P49ti5xim7D5jL3K5ODC2zoeUZiIASTraUmItn5A-Zxud9yBWckTG/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguP37Qx1qlCtqSuxLWYE_pD2CyM-bdpD-Dm3I39_nj3_zirc2MLtyGLhUdoL-HuOyvciBSscpVuKX_eYWz_7d7k9P49ti5xim7D5jL3K5ODC2zoeUZiIASTraUmItn5A-Zxud9yBWckTG/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com51tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-52142711093796638462014-02-26T09:09:00.001+01:002014-03-13T10:25:19.009+01:00Tortino di orzo perlato su crema di zucca gialla e pancetta di cinta...ancora Siena e stavolta, Doppio Fuoco!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS3awKL69Eva0Duzf9S_NuF_csG2xYJsxN3qN3mlwbFn64vrDhhROUE1tJiPJIyLhJCXrN-Ky6LBkQkr1vtRlQC7JyLUzxcdnk3rvHJjzWBS6YAzjTziXRYMZxu6P4humORfOXLSGyYGsh/s1600/blogDSC_4051+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS3awKL69Eva0Duzf9S_NuF_csG2xYJsxN3qN3mlwbFn64vrDhhROUE1tJiPJIyLhJCXrN-Ky6LBkQkr1vtRlQC7JyLUzxcdnk3rvHJjzWBS6YAzjTziXRYMZxu6P4humORfOXLSGyYGsh/s1600/blogDSC_4051+(2).jpg" height="640" width="544" /></a></div>
<br />
Quanto tempo è passato? Tanto. Tantissimo da che non pubblico una ricetta, tantissimo dalla splendida avventura di Siena and Stars di quest'estate. Ho scritto a ritroso di quell'esperienza: la <a href="http://friseddhre%20di%20pasta%20madre%20alla%20%27senese%27%20con%20farina%20di%20grano%20verna%20e%20pecorino%20trebbione.....s%C3%AC%2C%20avete%20letto%20bene%2C%20alla%20senese%21/">prima puntata</a> e poi la <a href="http://fagottino%20di%20pesce%20spada%20con%20zucchine%20marinate...metti%20un%20san%20desiderio%20a%20cena/">seconda</a>. Mancava la terza. E aspetta oggi, aspetta domani, mi ritrovo a scrivere della terza e ultima puntata, annunciandone contemporaneamente una nuova. Buffo, perché il protagonista della terza puntata che mi accingo a scrivere e di quella nuova sarà sempre lo Chef Ettore Silvestri dell'<a href="http://www.anticatrattoriabotteganova.it/">Antica Trattoria Botteganova</a> di Siena, Presidente dei Ristoratori senesi.<br />
Insieme a lui avrò il grande onore di 'animare', culinariamente parlando, due giornate senesi che si svolgeranno il 27 e 28 febbraio. Un <a href="http://www.doppiofuoco.net/">Doppio Fuoco</a> incrociato o meglio, un'avventura a quattro mani, che ha preso vita sotto il patrocinio della neonata <a href="http://www.aifb.it/2014/02/siena-varie-date-doppio-fuoco-chef-vs.html">Associazione Italiana Food Blogger - AIFB</a>, la <a href="http://www.confcommercio.siena.it/">Confcommercio di Siena</a> e il <a href="http://www.capsi.it/portal/">Consorzio Agrario di Siena</a>. Una delle prime uscite ufficiali dell'<a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a>.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8883847505661953679" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHxnoXGAhJG89XZCsTHg4CLX8VMwdCiaN6fV7vvDd5ulQN5wa2c3lb0B6kO9INQQTe10L8Bee1bPJchp5fgXFpmZ8MiHjVEfAGp07ZhukBhMVoFSicBCjfbtyu7ZXgtKX1qFMZflK8cDXE/s1600/Doppio+Fuoco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHxnoXGAhJG89XZCsTHg4CLX8VMwdCiaN6fV7vvDd5ulQN5wa2c3lb0B6kO9INQQTe10L8Bee1bPJchp5fgXFpmZ8MiHjVEfAGp07ZhukBhMVoFSicBCjfbtyu7ZXgtKX1qFMZflK8cDXE/s1600/Doppio+Fuoco.jpg" height="315" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<a name='more'></a>Il tema dell'evento sarà la 'Sfida del ricordo' e si articolerà in una serie di incontri previsti fra fine febbraio e maggio. Food blogger e Chef si confronteranno amichevolmente in una serie di appuntamenti, ideando un menu a tema per la prima serata, menu che conterrà ricette del ricordo cui il food blogger è legato per motivi affettivi e che derivano dalla sua tradizione familiare. Gli Chef le interpreteranno sapientemente in mirabili menu. E il secondo giorno, un cooking show a quattro mani presso il <a href="http://www.capsi.it/portal/">Consorzio Agrario di Siena</a>, di cui vi avevo parlato <a href="http://www.cooknbook.org/2013/07/friseddhre-di-pasta-madre-alla-senese.html">qui</a> e dove sono molto felice di tornare. Tema del cooking show del 28, che condurrà Ettore Silvestri accanto alla sottoscritta, sarà uno dei prodotti di eccellenza del Consorzio, la pasta dei coltivatori toscani.<br />
Le mie ricette del ricordo parlano di polpette di bollito, coda alla vaccinara e ciambelline al vino. Ettore Silvestri le ha inserite in un menu sapientemente strutturato, dai sapori sostenuti, all'insegna della tradizione, in cui parla anche della sua, di tradizione, declinando mirabili voci quali il cacciucco di ceci, i bocconcini di chianina al chianti e la zuppa inglese. Un menu che si sposa perfettamente con i miei gusti e le mie attitudini. Sono onorata e emozionata di poter cucinare a fianco di uno Chef che stimo, uomo di grande cortesia e estrema professionalità. La ricetta che vi propongo oggi è sua. Ho avuto il grande piacere di gustarla in una cena presso il <a href="http://www.anticatrattoriabotteganova.it/">ristorante di Ettore</a>, cena che mi è rimasta nel cuore. Ed è di quella cena che oggi voglio parlarvi. Ma prima di lasciarvi con la terza puntata e la ricetta di Ettore, vi ricordo l'appuntamento del 27 presso l'<a href="http://www.anticatrattoriabotteganova.it/">Antica Trattoria Botteganova</a> di Siena e il cooking show del 28 presso il Consorzio agrario di Siena.<br />
<br />
Questo il menu che abbiamo predisposto per la cena di domani sera:<br />
Aperitivo di benvenuto con stuzzichini<br />
Polpette di bollito di nonna Gina<br />
Cacciucco di ceci<br />
Coda alla vaccinara<br />
Bocconcini di Chianina stracotti con Chianti Classico e cipolla di Certaldo<br />
Zuppa inglese<br />
Ciambelline al vino<br />
<br />
Con i vini<br />
Aperitivo con Blanc de Noir spumante da uve rosse<br />
Rosalto Alfa Tauri 2012 Val di Toro Grosseto<br />
I.G.T. Val di Cornia 2011 da Magnum<br />
<br />
E questo il programma della rassegna <a href="http://www.doppiofuoco.net/">Doppio Fuoco</a>, con altre valentissime colleghe e altri Chef. E potete seguire l'evento anche sulla <a href="https://www.facebook.com/pages/Doppio-Fuoco/1419964574915033?fref=ts">pagina facebook</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZrcGejqaE_PbvTIqMPtjCgpii3FwojQk_-v9uJAl1XAXe9zWBT_HLGwzWvKgfQsAH52h20WaKIRbMkPQeojlgJgqFLqNeOIGh3MGxWwtVHJ5FZX8Dp5Lt5OIYG0j23Mii7nuZxiVbYTHw/s1600/Programma+Doppio+Fuoco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZrcGejqaE_PbvTIqMPtjCgpii3FwojQk_-v9uJAl1XAXe9zWBT_HLGwzWvKgfQsAH52h20WaKIRbMkPQeojlgJgqFLqNeOIGh3MGxWwtVHJ5FZX8Dp5Lt5OIYG0j23Mii7nuZxiVbYTHw/s1600/Programma+Doppio+Fuoco.jpg" height="340" width="640" /></a></div>
<br />
La terza puntata di cui vi parlavo inizia con un vassoio di biscotti del Legaccio, arrivati freschi e fragranti da Genova nelle delicate mani di <a href="http://www.mtchallenge.com/">Alessandra</a>, che ci ha omaggiate di questo prezioso dono.<br />
<br />
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 19.600000381469727px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij7D_eLIuPxEs4K7PnKEdWRcIG1USxxQRTZA2k0VSGIjY-qxBwYhyphenhyphenlet58Jjf4u_Fd5LQNfBNU2Xc7UK7RlN3nUpLzt1Mp-ALzRjmQR77Ea3gpAtIGcQ48HBC1kcoaF0CsHGYaBBmaGDam/s1600/Legaccio+blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij7D_eLIuPxEs4K7PnKEdWRcIG1USxxQRTZA2k0VSGIjY-qxBwYhyphenhyphenlet58Jjf4u_Fd5LQNfBNU2Xc7UK7RlN3nUpLzt1Mp-ALzRjmQR77Ea3gpAtIGcQ48HBC1kcoaF0CsHGYaBBmaGDam/s1600/Legaccio+blog.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Treni in ritardo, coincidenze perse, ennesimi problemi con l'aria condizionata, non ci hanno impedito di ritrovarci tutte insieme a Siena, pronte a vivere momenti indimenticabili. Il primo pomeriggio l'abbiamo trascorso in giro per Siena, godendoci l'atmosfera di questa meravigliosa cittadina e visitando la sede dell'orchestra di cui fa parte <a href="http://www.andantecongusto.it/">Patty</a>, l'<a href="http://www.orchestraaplettrosenese.it/home.html">Orchestra a Plettro Senese 'Alberto Bocci'</a>. Patty suona il mandoloncello ed è stato emozionante vedere gli strumenti a plettro e a pizzico dell'orchestra, a 'riposo', nella sala adibita, e immaginarli rianimarsi nelle mani dei circa 30 musicisti di cui è composta. L'orchestra, che vanta un repertorio vastissimo, è la più antica nel suo genere e riproduce un'orchestra ad archi in cui, al posto dei violini, trovano posto i mandolini. Angela, Presidente dell'orchestra, ci ha fatto da Cicerone, mostrandoci con orgoglio le gesta di questa compagnia, parlandoci dei loro progetti con l'entusiasmo e la determinazione di un'anima appassionata. La loro sede è unica, situata in un luogo d'incanto che affaccia sulla Basilica di San Domenico. Insomma, quanto Patty partecipa alle prove, due volte alla settimana, è questo il panorama che vede.....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtojJzzXC-a0Y2EfJtLX9_3-w1BKE24T4AfuR_vTzeSmu2tKQQW8WrbTWc4RITFPE1k9oWLjc2eLkrVrXsZ3dbkr4WvA2Lf6wBNzNY2GvMdxelTN3H0TSeqTFytexNODPT0aVT63LZeRRh/s1600/Collage+Siena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtojJzzXC-a0Y2EfJtLX9_3-w1BKE24T4AfuR_vTzeSmu2tKQQW8WrbTWc4RITFPE1k9oWLjc2eLkrVrXsZ3dbkr4WvA2Lf6wBNzNY2GvMdxelTN3H0TSeqTFytexNODPT0aVT63LZeRRh/s1600/Collage+Siena.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ancora una passeggiata piacevolissima per Siena in compagnia di Alessandra, apprezzando ancora una volta la capacità tutta al femminile di raccontare le proprie vite ed entrare in profonda sintonia nell'arco di preziosi minuti, e poi il gruppo si è riunito per visitare i ristoranti assegnati. Erano con me anche <a href="http://gretascorner.blogspot.it/">Greta</a> e <a href="http://ilsensogusto.blogspot.it/">Roberta</a>, oltre alla mitica <a href="http://www.andantecongusto.it/">Patty</a>.<br />
Luca, collega di Patty, e Luisella, deliziosa rappresentante della Confcommercio di Siena, ci hanno scortate verso le nostre rispettive mete. Sapevo già che nel ristorante assegnatomi avrei trovato un'accoglienza cordiale e affettuosa. I fatti non mi hanno smentita. Il tempo di definire con lo Chef Gianni Della Coletta gli ultimi dettagli per il giorno dopo, vedere con il patron Andrea i vini cileni pronti per la serata, guardare con emozione il menu stampato e via di corsa, verso il nostro ospite delle serata, che ci attendeva per un'esperienza indimenticabile, unica, irripetibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ettore Silvestri, Chef patron dell'<a href="http://www.anticatrattoriabotteganova.it/">Antica Trattoria Botteganova</a> e Presidente dei Ristoratori senesi, ci ha accolti con il garbo e l'ospitalità di chi ama questo lavoro e lo fa con immutata passione da una vita, facendoci cortesissimo omaggio di una cena di benvenuto fra quelle che si ricordano lungo l'arco di un vita. Mi hanno colpita il suo entusiasmo, il garbo, la cura nel descrivere i piatti, l'orgoglio nel mostrarci una cantina di tutto rispetto con ben 2970 bottiglie e 1400 etichette, la sua profonda competenza enologica. Come sempre ho chiesto di poter entrare in cucina, non manco mai di visitarne una quando posso, di rubare qua e là con gli occhi. Mai avrei pensato di poterci cucinare e invece domani succederà!<br />
Lì ho ammirato in azione lo sfoglino, Bruno Manzoni, che da anni cura la pasta fresca in cucina. Mi affascina guardare queste mani sapienti all'opera, cercare di apprenderne i segreti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è il menu che Ettore ha pensato per noi quella sera, un tripudio di sapori abbinati e esaltati alla perfezione, materie prime eccelse, maestria e studio profondi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2DRH4P4YbMtoPkkisXNSvgGnVFICYLyuwAkWoCyGj2fcbvwpiuKUezFZF8_U1g7eYX2KndhHKmy-FnYsDp0Nb7MG3Twutbf0MU1zi9kWeNzojltA8O1jNQURU2f8BoAQUz7Q1qXRnb3H4/s1600/Menu+Silvestri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2DRH4P4YbMtoPkkisXNSvgGnVFICYLyuwAkWoCyGj2fcbvwpiuKUezFZF8_U1g7eYX2KndhHKmy-FnYsDp0Nb7MG3Twutbf0MU1zi9kWeNzojltA8O1jNQURU2f8BoAQUz7Q1qXRnb3H4/s1600/Menu+Silvestri.jpg" height="457" width="640" /></a></div>
<br />
Parole e immagini a raccontare una sequenza di emozioni in crescendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Wy-bAvJWTxOW7sT3J_mhUJmLXLi5MVHKdFAfP3S0BLFVmwGdD8tBgCUtDXeMorcjfYpdWhM57Q9i5Gn9Uw0OCVekNLVv04D60rmfs-XPKjiHxqzts8MAOWiiZ3ubI_0V5M0fDjV7oVoZ/s1600/Collage+Ettore+Silvestri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Wy-bAvJWTxOW7sT3J_mhUJmLXLi5MVHKdFAfP3S0BLFVmwGdD8tBgCUtDXeMorcjfYpdWhM57Q9i5Gn9Uw0OCVekNLVv04D60rmfs-XPKjiHxqzts8MAOWiiZ3ubI_0V5M0fDjV7oVoZ/s1600/Collage+Ettore+Silvestri.jpg" height="380" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Entusiasmante ascoltare Ettore raccontare e raccontarsi, bello il suo tocco leggero, garbato, mai invadente, da perfetto padrone di casa, entusiasta del proprio lavoro. Cortesissimo lo staff che vanta anche una presenza femminile al suo interno, la dolce consorte del patron, la signora Gabriella. In cucina con Ettore anche Roland Zeqo, Chef albanese.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2fQ5wX2HqPglqumCbsZAoL1IsiOuAaiNY7rzCrsxCo59J6u4FZMoTvMQOUead-20gFvi5ionwpHLFovn9QeChyphenhyphenmAHh0m4V9NlanDjYQxYmhcLagNnSywaY-d7xl_ys-E50uveVFl0rIjn/s1600/blogDSC_1663+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2fQ5wX2HqPglqumCbsZAoL1IsiOuAaiNY7rzCrsxCo59J6u4FZMoTvMQOUead-20gFvi5ionwpHLFovn9QeChyphenhyphenmAHh0m4V9NlanDjYQxYmhcLagNnSywaY-d7xl_ys-E50uveVFl0rIjn/s1600/blogDSC_1663+(2).jpg" height="422" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma non finisce qui. Dopo una serata indimenticabile, vedo Ettore preparare alcune borse e farci gentile omaggio di bottiglie personalizzate, dedicate a noi food blogger. Attenzioni che fanno piacere. Vi lascio con la sua ricetta, invitandovi a Siena, domani sera.<br />
<br />
<span style="color: #38761d;">TORTINO DI ORZO PERLATO SU CREMA DI ZUCCA GIALLA E PANCETTA DI CINTA CROGIATA</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEzD7YRJY4EWR1jhyphenhyphenDrIo0BcPXrQLSIKGfIoTBs_0tpdxktvWfZo0u9CVkv7D7MHRhZiaVNwiAVdGtoT-zjtyILmdtL7SxkPxRr73iCCgGd1NNaxe9h9Lw7gZF7FF81k5QU5To6G3s4UNR/s1600/Tortino+d'orzo002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEzD7YRJY4EWR1jhyphenhyphenDrIo0BcPXrQLSIKGfIoTBs_0tpdxktvWfZo0u9CVkv7D7MHRhZiaVNwiAVdGtoT-zjtyILmdtL7SxkPxRr73iCCgGd1NNaxe9h9Lw7gZF7FF81k5QU5To6G3s4UNR/s1600/Tortino+d'orzo002.jpg" height="640" width="450" /></a></div>
<span style="color: #38761d;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<span style="color: #38761d;"><br /></span></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com35tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-91403634267550124772014-02-24T09:01:00.001+01:002014-06-30T10:34:06.159+02:00Conchiglioni ripieni di mozzarella di bufala e alici marinate sottovuoto al profumo di tè kukicha, caviale di arancia rossa, pesto di indivia riccia e aria di basilico... percorrendo Le strade della Mozzarella<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyCHLaf8rdXbL6wIaWTSsyNZnHN-rOP-RoZgA-ioTF9NoRxs-viMlxz57bYRAYRA4-ycXH2QMq9a3HNb9S6zXqVZdmxdFD5VxE8flVVK3IAiZxky3MO9b6IBa4UR5XW09e2XmxaN_F8EYT/s1600/blogDSC_4298+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyCHLaf8rdXbL6wIaWTSsyNZnHN-rOP-RoZgA-ioTF9NoRxs-viMlxz57bYRAYRA4-ycXH2QMq9a3HNb9S6zXqVZdmxdFD5VxE8flVVK3IAiZxky3MO9b6IBa4UR5XW09e2XmxaN_F8EYT/s1600/blogDSC_4298+(2).jpg" height="640" width="480" /></a></div>
<br />
Non avrei dovuto, ma la tentazione è stata troppo forte. In un periodo di grande impegno e somme rogne per l'apertura della scuola di cucina, il Contest indetto da Le strade della Mozzarella, <a href="http://www.lestradedellamozzarella.it/contest/">“Pasta Bufala e Fantasia! Reinventa la tradizione”</a>, in collaborazione con <a href="http://www.pastificiodeicampi.it/">Pastificio dei Campi di Gragnano</a>, avrei dovuto ignorarlo per questioni di sopravvivenza. Ma come facevo a rinunciare? Il tema era troppo intrigante, la tentazione ghiotta:</div>
<div style="text-align: justify;">
"Interpretare un piatto della tradizione usando delle nuove tecniche di cottura e di preparazione come il sottovuoto, la sferificazione, la liofilizzazione...Sarà necessario usare nella ricetta la Mozzarella di Bufala Campana Dop ed una trafila a scelta del Pastificio dei Campi. Nei criteri di giudizio delle ricette sarà preponderante la valutazione dell'utilizzo della tecnica in rapporto al risultato ottenuto".<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.lestradedellamozzarella.it/contest/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDf1AjcMSSEUN6bXZ4F4I9Jnzp-bLGcPmMu5GdRV_z37wDXW_eU3anHhOz3QwYe0uozV4_40M2nUTyXMZII12Dd_9GXiYa7qU7M4onQrIPlcJFW1OaFpkRnn60SA7my4k8CVS1JSLdbwvb/s1600/banner_contest_2014.jpg" height="277" width="400" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a>Bella sfida. Ho iniziato a movimentare quei pochi neuroni rimasti liberi e mi sono venute in mente ricette della tradizione da cui prendere spunto. Cosa abbinare alla mozzarella? Le alici! Alici imbottite, crostino burro e alici e altri ricordi sono riaffiorati alla mente. Come reinterpretare però il binomio mozzarella di bufala/alici in un primo piatto che richiamasse per giunta la tradizione? Volevo un formato di pasta da riempire e passare poi in forno, perché per me la pasta al forno, di qualunque formato o ripieno si tratti, ricorda la domenica, il profumo della festa. Così ho pescato qua e là frammenti di tradizione. E ho rispolverato gli appunti dei corsi seguiti al Gambero, consultato i miei testi sacri. Sono romana, il tortino di alici e indivia qui da noi è un classico. Piatto poverissimo e saporito, ho pensato di arricchirlo e vestirlo a festa in occasione del contest, volando in Sicilia. Ho aggiunto pinoli, arancia, pangrattato e basilico. Si trattava di giocare no? E allora l'arancia è diventato un <b>caviale</b>. Per le alici ho utilizzato una <b>marinatura sottovuoto a secco</b>, aromatizzandole con un po' di tè. E il basilico è diventato un'<b>aria</b>.<br />
Così è nata la mia proposta per il <a href="http://www.lestradedellamozzarella.it/contest/">Contest "Pasta Bufala e fantasia"</a>. E insieme alla ricetta ho generato il titolo più lungo della storia dei miei post!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLWAD0Dwmjj9WkGLdg_lbPpQ7VN_QKxPSJoj_g40hOlwR3XWUUbvFFiRzV2n0JtJFX_4TUnrJ-2telm3qR8IREZtJ5sf7PTSj1SY67RSUQtQUvnfQKek1T_Ph7AYNHH9YfiZO2LtBFljxn/s1600/BLOGDSC_4056+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLWAD0Dwmjj9WkGLdg_lbPpQ7VN_QKxPSJoj_g40hOlwR3XWUUbvFFiRzV2n0JtJFX_4TUnrJ-2telm3qR8IREZtJ5sf7PTSj1SY67RSUQtQUvnfQKek1T_Ph7AYNHH9YfiZO2LtBFljxn/s1600/BLOGDSC_4056+(2).jpg" height="524" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">CONCHIGLIONI RIPIENI DI MOZZARELLA DI BUFALA E ALICI MARINATE SOTTOVUOTO AL PROFUMO DI TE' KUKICHA, CAVIALE DI ARANCIA ROSSA, PESTO DI INDIVIA RICCIA E ARIA DI BASILICO</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Ingredienti per 20 unità di Conchiglioni Pastificio dei Campi di Gragnano</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Per il ripieno dei conchiglioni</div>
<div style="text-align: justify;">
1 mozzarella di Bufala Campana DOP da 250 g</div>
<div style="text-align: justify;">
ricotta di bufala setacciata 125 g</div>
<div style="text-align: justify;">
250 g di alici da pulire</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g di sale rosa dell'Himalaya</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di zucchero di canna biologico</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiaini di tè kukicha biologico</div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
<div style="text-align: justify;">
pepe bianco</div>
<div style="text-align: justify;">
pangrattato</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il pesto di indivia riccia</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cespo di indivia riccia (le foglie verdi esterne)</div>
<div style="text-align: justify;">
acqua</div>
<div style="text-align: justify;">
40 g di pinoli</div>
<div style="text-align: justify;">
olio evo</div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
<div style="text-align: justify;">
pepe bianco</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il caviale di arance rosse</div>
<div style="text-align: justify;">
150 g di succo filtrato di arance rosse (circa 3 arance)</div>
<div style="text-align: justify;">
1 g di algin</div>
<div style="text-align: justify;">
2,5 g di calcic</div>
<div style="text-align: justify;">
acqua minerale</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per l'aria di basilico</div>
<div style="text-align: justify;">
1 dl di acqua</div>
<div style="text-align: justify;">
20 foglie di basilico</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaino di lecitina di soia</div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Procedimento</div>
<div style="text-align: justify;">
Frullare nel mixer il sale dell'Himalaya con lo zucchero di canna e il tè. Disporre le alici pulite e aperte a libretto in una busta per il sottovuoto, con la pelle rivolta verso il basso. Ripiegare in fuori i bordi del sacchetto per non sporcarli. Disporre la marinata sulle alici e chiudere ermeticamente il sacchetto aspirando tutta l'aria. Lasciar marinare per circa 1 ora e trenta minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUKem3gbKTJo_WfhOmrkG6kIbB9X4PY42HsWRr0FZ_u7z5W6FW41DodgLV-W9g4r8MEWi__srLuwE-_g_xJd422GkzHB0so_aFK_vPl5Tx2hguiFzLF7s86Zl1V8DgLFozuonaCFMciBEH/s1600/Collage+alici.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUKem3gbKTJo_WfhOmrkG6kIbB9X4PY42HsWRr0FZ_u7z5W6FW41DodgLV-W9g4r8MEWi__srLuwE-_g_xJd422GkzHB0so_aFK_vPl5Tx2hguiFzLF7s86Zl1V8DgLFozuonaCFMciBEH/s1600/Collage+alici.jpg" height="409" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo, scottare l'indivia in una padella larga, aggiungendo mezzo bicchiere d'acqua. Cuocere per 10 minuti. Lasciar raffreddare. Tostare i pinoli in un padellino. Nel boccale del frullatore a immersione, inserire l'indivia con l'acqua di cottura, i pinoli tostati e il pepe bianco. Frullare aggiungendo l'olio a filo. Passare il pesto al colino a maglia stretta. Coprire con la pellicola a contatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cuocere i conchiglioni per 10 minuti in acqua bollente salata. Scolarli, ungerli con olio evo e disporli su una leccarda ricoperta di carta da forno, lasciandoli freddare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Aprire il sacchetto del sottovuoto e togliere le alici dalla marinata. Sciacquarle bene e asciugarle accuratamente. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mettere le lame del mixer nel freezer e quando saranno ben fredde, frullare velocemente la mozzarella di bufala. Setacciare la ricotta e frullarla insieme alle alici. Unire il composto alla mozzarella tritata e amalgamare bene. Aggiustare di sale se necessario e aggiungere un po' di pepe bianco.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inserire il composto in un sac a poche con la bocchetta tonda liscia e farcire i conchiglioni. Spolverizzare i conchiglioni con del pangrattato. Disporli su una leccarda ricoperta di carta da forno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spremere le arance e filtrare il succo. Aggiungere l'algin e frullare con il frullatore a immersione, facendo attenzione a non incorporare aria. Il composto non dovrà risultare eccessivamente gelatinoso, ma più tendente al liquido. </div>
<div style="text-align: justify;">
Aspirare il succo con una siringa senza ago da 50 ml.<br />
(Nota: se le arance sono dolci non è
necessario aggiungere il citras per correggere l'acidità. A me non è servito,
mi sono divertita a trovare la giusta consistenza e la dose corretta di algin.
Occorre solo fare qualche tentativo, aggiungendo l'algin in piccolissime dosi, a poco a poco, se il succo
dovesse risultare troppo liquido. E' importantissimo che non risulti neanche particolarmente
gelatinoso).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In un'altra ciotola, mescolare bene il calcic con l'acqua minerale. Lasciar cadere le gocce di succo d'arancia nell'acqua e tenerle nella soluzione per una paio di minuti. Tirare su il caviale con l'aiuto di un cucchiaio forato e versare delicatamente il caviale in un'altra ciotola ripiena d'acqua. Sciacquare le sfere e metterle ad asciugare su carta assorbente. Si mantengono per qualche ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7tv6YOnKD4a09kRMgJY-_l8LIi_Wx_ye43wu8LZeFpiI_pQ8XuKL2gdF1S8sv-nEJZgQanU7GioDASQxPwxL0r7RL-WIYi1cRcDw_GgAsBI-m8UCpQNwQY1Hi7t-hOK9qXeM0S2eAZZ8O/s1600/blogDSC_4285+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7tv6YOnKD4a09kRMgJY-_l8LIi_Wx_ye43wu8LZeFpiI_pQ8XuKL2gdF1S8sv-nEJZgQanU7GioDASQxPwxL0r7RL-WIYi1cRcDw_GgAsBI-m8UCpQNwQY1Hi7t-hOK9qXeM0S2eAZZ8O/s1600/blogDSC_4285+(2).jpg" height="422" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Scaldare il forno a 170 °C e cuocere i conchiglioni per 10 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In un boccale, frullare le foglie di basilico con l'acqua servendosi di un frullatore a immersione. Aggiungere la lecitina e aspettare un attimo prima di servire per frullare nuovamente fino a ottenere l'aria di basilico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Disporre sul fondo del piatto il pesto di indivia, aggiungere i conchiglioni appena sfornati e qualche sfera di arancia rossa. Frullare il succo di basilico con la lecitina finché non si formerà l'aria sulla superficie del composto. Prendere la spuma con un cucchiaino e disporla sui conchiglioni. Servire. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-494618573061070892014-02-06T09:00:00.000+01:002014-06-30T10:34:35.075+02:00Nasce l'AIFB, Associazione Italiana Food Blogger<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.aifb.it/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiDQ28095-zOKkeQeGjuY6WqQibw24OM8oqGiuas6HiX5zkpzzCTEyHchy5TW0OsknA1UxsTyYeNEKMDEbbjbqiQ4y8_IyHEkDeIGcLctK-huTy14L0-NvEk6ygXFlCiYZ23lS3sX3T_MI/s1600/banner+post+di+lancio.png" height="640" width="536" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">
<b><br /></b></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<b>Ci siamo</b>. Emozionati, felici, ansiosi di condividere con voi un progetto in cui crediamo e che oggi viene alla luce dopo<b> due anni </b>di lavoro ‘dietro le quinte’.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’<a href="http://www.aifb.it/"><b>AIFB</b> - <b style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;">Associazione Italiana Food Blogger</b></a> - è appena nata, ma il suo embrione pulsante di vita aspettava da tempo di venire alla luce. Questo embrione aveva bisogno di un nido accogliente, di un ‘luogo’ ideale per crescere. Un luogo in cui persone che <b>condividono </b>il medesimo modo di vivere il cibo possano ritrovarsi, <b>ufficializzare </b>la propria presenza e sentirsi riconosciute come parti di un medesimo e più <b>ampio progetto.</b> Per istituzionalizzare quello che noi food blogger facciamo da sempre quando ci incontriamo: condividere una <b>passione</b>, parlare di cibo, degustare, scambiarsi conoscenze e esperienze, <b>confrontarsi </b>con altri mondi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fin dai suoi primi passi l’AIFB avrà bisogno di mani salde e amorevoli che l’aiutino a crescere sana e forte, all’insegna di <b>principi </b>che consentano reali <b>opportunità </b>di condivisione, incontro, crescita e conoscenza per tutti coloro che amano il cibo e lo celebrano attraverso un <b>blog</b>.</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Crediamo che tutto questo possa divenire realtà attraverso il vostro contributo e le vostre idee. Perché l’<b><a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a></b> è di <b>tutti </b>e <b>tutti noi</b> possiamo aiutarla a crescere e prendere forma.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Salite a bordo con noi e <b>AVANTI TUTTA</b>!</div>
<a href="http://www.aifb.it/">www.aifb.it</a></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-47769531624972672512014-01-06T09:50:00.000+01:002014-06-30T10:34:51.628+02:00Tartufi al rum (e alla confettura di fragole per i bimbi)...perché l'Epifania tutti i dolci si porta via!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFMBFdrYHQPi6AiT8LRrzqs8EMyJNAra89vHaEPCl-9sNv8t7ER6GbPPjXLKIchWT8zqJWWXpiuJpmt756-iV2_i1Ol1CadljcNom3onJtt_rZIPaevkc462hr4Ghrkn7YyB6ILCEGAgvx/s1600/blogDSC_3695+photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFMBFdrYHQPi6AiT8LRrzqs8EMyJNAra89vHaEPCl-9sNv8t7ER6GbPPjXLKIchWT8zqJWWXpiuJpmt756-iV2_i1Ol1CadljcNom3onJtt_rZIPaevkc462hr4Ghrkn7YyB6ILCEGAgvx/s640/blogDSC_3695+photoshop.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br />
Abbiamo fatto 30, facciamo anche 31. La glicemia è in picchiata ai limiti dello yin. Diamole un'altra spinta e facciamola diventare yang.</div>
<div style="text-align: justify;">
Queste delizie le ho conosciute grazie a Fabio e Annalù di <a href="http://assaggidiviaggio.blogspot.it/">Assaggi di viaggio</a>, che una volta me ne hanno fatto graditissimo dono...mai palato assaggiò nulla di più sublime. Non finirò mai di ringraziarli. La ricetta originaria prevede cioccolato al latte e confettura di fragole. Avendo un'autentica, viscerale passione per i cuneesi al rum e per il cioccolato fondente, ho voluto provare una versione 'strong' sostituendo alla cioccolata al latte, il cioccolato extra noir e alla confettura di fragole, il rum. Mia figlia ama il cioccolato amaro e se i vostri bimbi sono come lei, potete tranquillamente servire loro la versione con cioccolato fondente e confettura alle fragole, altrimenti optate per il <a href="http://assaggidiviaggio.blogspot.it/2013/06/un-weekend-romantico-procida-ed-i.html">mirabile originale di Fabio e Annalù</a> con cioccolata al latte. Li riproverò anche con il peperoncino, come mi ha suggerito l'accostamento casuale che ho scelto per la foto. Una promessa golosa.<br />
<a name='more'></a>I cuneesi li ho assaggiati la prima volta intorno ai 7 anni. Sì, un tempo non è che si facesse poi tanto caso al fatto che una bimba dell'età di mia figlia mangiasse cioccolatini con un po' di rum dentro. Va beh, uno ogni tanto. E solo d'estate, quando la signora Anselmina, personaggio storico di Cretax, frazione di Cogne, nei lontani anni 70, me li offriva. Dall'Anselmina ho passato alcuni dei pomeriggi più belli della mia infanzia. La sua casa era sempre aperta per tutti, la finestra sulla strada spalancata ad accogliere lo sguardo dei passanti e lasciare che incrociasse quello dell'Anselmina. Un cenno di benvenuto e allora ti sentivi invogliato a entrare, anche solo per un saluto. Suonavi e subito sentivi il click della porta, accompagnato dall'abbaiare del volpino bianco, decisamente meno ospitale dell'Anselmina e di suo marito Gigi. Abbaiava e ringhiava, ma bastavano due parole della padrona per ammansirlo. L'Anselmina non poteva camminare, viveva su una sedia a rotelle, ed era la persona più allegra e cordiale che avessi mai conosciuto fino ad allora. Cuciva sempre, ricordo le sue belle mani poggiate in grembo e la voce dolce e suadente, ingentilita dal <i>patois</i>. Era solita raccontare storie e io l'ascoltavo incantata. A metà pomeriggio, prendeva il cestino pieno di cuneesi al rum, con quell'inconfondibile carta rossa, e li offriva a chi era venuto a trovarla. Da lei li ho mangiati per la prima volta. Mi riempivano la bocca. E continuo a mangiarne ancora adesso. Ogni volta che ne scarto uno penso a lei. Penso alla finale dell'82 che tutto il paese vide in casa sua, mio padre ed io seduti in prima fila, la casa stipata di gente, chi non era riuscito a entrare si godé lo spettacolo da fuori, dalla famosa finestra sempre aperta sulla strada. Ricordo il padre di una mia amichetta che entrando sentenziò: "Vinciamo 3 a 1!". E così fu.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">TARTUFI AL RUM (E ALLA CONFETTURA DI FRAGOLE)</span><br />
Andate sul magnifico blog di Fabio e Annalù <a href="http://assaggidiviaggio.blogspot.it/2013/06/un-weekend-romantico-procida-ed-i.html">per la versione originale</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Tartufi al rum (ingredienti per circa 30 tartufi)<br />
600 g di cioccolato fondente (metà 88%, metà 70%)<br />
200 ml di panna liquida<br />
1 stecca di vaniglia<br />
4 cucchiai di rum<br />
50 g di burro morbido a temperatura ambiente<br />
50 g di cacao amaro<br />
<br />
Tartufi alla confettura di fragole (ingredienti per circa 30 tartufi)<br />
600 g di cioccolato fondente (metà 88%, metà 70%)<br />
200 ml di panna liquida<br />
1 stecca di vaniglia<br />
250 di confettura di fragole<br />
50 g di burro morbido a temperatura ambiente<br />
50 g di cacao amaro</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Con il dorso di un coltello schiacciare la stecca di vaniglia, tenere i semini da parte e mettere la stecca nella panna liquida portandola quasi ad ebollizione. Spegnere e lasciare la stecca in infusione per un'ora. Poi filtrare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sminuzzare 350 g di cioccolato e metterlo in una ciotola. Riscaldare nuovamente la panna filtrata, cui avrete aggiunto i semini di vaniglia (girare con una frusta per farli sciogliere) e versare la panna versandola a filo sul cioccolato. Aggiungere il burro e unire alternativamente il rum o la confettura di fragole (amalgamando, se necessario, il composto con il frullatore a immersione), a seconda dei tartufi che vorrete realizzare (potete anche fare una dose doppia e dopo aver aggiunto il burro, dividere le due ganache e aggiungere ad una il rum e all'altra la confettura. O dimezzare la dose). Continuare a mescolare fino a ottenere una crema omogenea. Lasciare la ganache a riposare a temperatura ambiente o in frigorifero, finché non avrà acquisito la giusta consistenza per lavorarla. Inserire la ganache in un sac à poche con la bocchetta tonda liscia e sulla carta da forno poggiata su un tagliere disporre tanti mucchietti della grandezza di una noce. Far raffreddare in frigo per una o due ore, finché sarà possibile lavorarli con le mani. Quando saranno pronti, tirarli fuori dal frigo e passarli fra le mani, formando delle sfere. Rimettere il tagliere in frigo mentre si fa sciogliere il restante cioccolato a bagnomaria (250 g per la dose singola) e si setaccia il cacao in un piatto. Immergere le sfere nel cioccolato sciolto, tirarle su con una forchetta lasciando sgocciolare il cioccolato in eccesso attraversi i rebbi e passarle nel cacao così da rivestirle del tutto. Prenderle con un cucchiaio e facendole roteare eliminare il cacao in eccesso limandone ancora un po' la superficie. Tenere i tartufi in frigo e lasciarli a temperatura ambiente per un'ora o due prima di servirli.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
.<br />
<br />
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-53054269496111907632014-01-03T09:34:00.004+01:002014-06-30T10:35:17.435+02:00Pandoro delle sorelle Simili....rewind...buon 2014 e viva la sorellanza!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKtEm5vDJUURpRows8z_G7sEfawmf5a7nFfCG1os3fjrg_fz1ib7cwEwJvsQ7kBqrZ1FgJwlk62YtaHxlKNTRQvDx-9EHpBEYmVNHYJdKop4c5J2gkxn_T_9kSwSJogXTO6FZnqIFSDQQ/s1600/blogDSC_3946+(2)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKtEm5vDJUURpRows8z_G7sEfawmf5a7nFfCG1os3fjrg_fz1ib7cwEwJvsQ7kBqrZ1FgJwlk62YtaHxlKNTRQvDx-9EHpBEYmVNHYJdKop4c5J2gkxn_T_9kSwSJogXTO6FZnqIFSDQQ/s640/blogDSC_3946+(2)photoshop.jpg" height="640" width="430" /></a></div>
<br />
Va bene, va bene, ormai lo sapete, faccio tutto al contrario. E con l'anno nuovo pubblico la ricetta del pandoro delle sorelle Simili. Colpa mia se prima di Natale non ho avuto tempo? Teniamocela da conto per l'anno prossimo, oppure facciamola per l'ultimo scampolo di festeggiamento, per la Befana, per i nostri bimbi. Eh già. I bimbi. Complice una bruttissima bronchite della mia, di bimba, queste feste le ho passate a casa, rinchiusa, murata. Chi ha figli può capirmi. Hanno la malattia a tempo, laddove tempo va letto dal venerdì sera alla domenica, nei week end, sotto le feste, a ferragosto, durante le vacanze al mare. Tu sei lì che pianifichi, ti prepari, programmi e loro...tac...si ammalano. Potresti scommetterci grosse cifre, c'è da giurarci. </div>
<div style="text-align: justify;">
Però non tutto il male viene per nuocere, lo dico sempre. Mi sono riposata, ne avevo un gran bisogno. La mia bimba ha potuto coltivare il suo sport preferito, la 'mammite' (lo conoscete? consiste in dosi massicce di abbracci, coccole e baci ricevuti a intervalli regolari) e ho preparato ricette per il blog. Non male, direi. Questa ricetta la dedico alle mie amiche. Con loro pratico anch'io uno dei miei sport preferiti, si chiama 'sorellanza'. Questo sport non è per tutti, ve lo dico. Sì perché a volte nasconde delle insidie che lo rovinano. Colpa dei protagonisti, colpa di noi donne, mi metto al primo posto. Donne contro le donne. Sempre troppo tardi quando capiremo che non è così che funziona.<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Io però, che una sorella non l'ho avuta, mi ritengo fortunata, perché lungo la strada ne ho trovate tante. Un tempo pensavo che le amicizie vere si contassero sulla punta delle dita. Un tempo non mi fidavo delle donne, tradita, come accade nella vita, dalla mia amica del cuore. Capita, non bisogna farne una tragedia. Beh, crescendo, per fortuna, mi sono ricreduta, ho elaborato il colpo e sono cresciuta, ho imparato. E' cambiato il mio concetto di amicizia. A mia insaputa, chissà, avrò ferito qualche amica anch'io. Togliamo il chissà. Ho capito comunque che se apri il cuore e ti lasci andare e dell'altra parte trovi chi sa ascoltarti, anche solo per un minuto, anche per un periodo, per come sa, per come può, là trovi amicizia. Là trovi condivisione, empatia, accoglienza. Che noia le amicizie sempre uguali. Noi cambiamo, la vita ci fa cambiare. Possibile che il cuore non trovi lungo il cammino altre persone ad arricchire il percorso e ci si debba fermare solo ed esclusivamente agli incontri dell'infanzia? I famosi incontri che si contano sulla punta delle dita? Quelli magari restano saldi, ci sono, ma il cuore è grande. E sa accogliere, quando è pronto e impara a farlo. Anche noi diamo a fasi alterne, ci siamo e non ci siamo. Andiamo e veniamo. Come possiamo pretendere amicizie diverse dalla nostra natura? </div>
<div style="text-align: justify;">
A parte le mie amiche storiche, ci sono loro, le amiche che mi ha portato il blog. Beh, la mia sorellina la conoscete, <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.it/">Roberta</a>, che non finirò mai il blog di ringraziare per avermela fatta incontrare. E vogliamo parlare di <a href="http://www.qualcosadirosso.com/">Sara</a>, della pluricitata, magica, unica Sara? E tutti i begli incontri di quest'anno, e dello scorso anno. Non posso citare tutte, davvero, perché ho paura di dimenticare nomi importanti, però sono certa che loro sanno. Ho avuto modo di conoscerle e incontrarle a Torino, Milano, Genova, Cagliari, Siena, Roma.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fra loro c'è un gruppo di donne con la D, formatosi per caso, per una bizzarra coincidenza, anche se niente accade per caso, se abbiamo le lenti giuste per osservarlo. Mi piace citarle, senza fare torto alle altre grandi donne con la D della blogosfera. Ve le presento in ordine rigorosamente sparso, anche se non hanno bisogno di presentazioni: <a href="http://www.andantecongusto.it/">Patty</a>, <a href="http://www.profumincucina.com/">Aurelia</a>, <a href="http://gretascorner.blogspot.it/">Greta</a>, <a href="http://www.scattigolosi.com/">Teresa</a>, <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/">Sabrina</a>, <a href="http://www.mogliedaunavita.it/blog/">Silvia</a>, <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/">Cinzia</a>, <a href="http://www.lacucinadiqb.com/">Anna Maria</a>, <a href="http://melagranata.it/">Patrizia</a>. La ricetta di oggi, delle sorelle Simili, la troverete sul <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/2012/12/sua-maesta-il-pandeoro.html">blog di Cinzia</a>, Cindy Star, donna dalle mille risorse, plurimamma <i>fatale</i> di 6, dico 6, maschi. '6 figli e non sentirli', così voglio chiamarla. In forma perfetta, attiva, organizzata. Non c'è niente che la spaventi. Io con una sola figlia mi sento un catorcio, lei con 6 è l'immagine della forza. Mi chiedo come si sia organizzata nei periodi da 'murata viva' con 6 figli. 6 varicelle, bronchiti alla sesta, sesta malattia alla diciottesima...oh mamma!!!!<br />
Cinzia ha la fortuna di conoscere molto bene le sorelle Simili e un giorno di dicembre voleva farcele incontrare, a Bologna. Stavo per coronare un mio sogno. Un piccolo imprevisto ha impedito questo incontro, che è solo rimandato però. Abbiamo comunque trascorso una bellissima giornata insieme ad alcune delle donne con la D citate, cui si è aggiunta Simona (da annoverare anche lei sotto la <i>capital letter </i>D) ci siamo divertite, abbiamo condiviso emozioni, scambiato farine e paste madri, cose buone fatte in casa, comprato stampi per biscotti. Questa è la sorellanza per me. E con loro la coltivo ogni giorno, quando posso. Loro ci sono. E questo è un regalo del 2013. Per il 2014 auguro a tutti voi un regalo così.</div>
<div style="text-align: justify;">
E per celebrare questo regalo non potevo scegliere ricetta più appropriata, la ricetta delle arcinote sorelle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per un po' ho abbandonato la mia pasta madre, diciamo che dopo <a href="http://www.cooknbook.org/2013/12/torrone-home-made-al-cedro-e-arancia.html">la saga del panettone</a> 'stiamo litigate'. Ma passa presto, lo so. Le tengo solo un po' il muso, anche se lei, povera, non ha colpa. Ma non sono perfetta, si era capito no? Ecco, l'oroscopo di Rob Brezsny dice che noi della Vergine nel 2014 dovremo smettere di essere perfetti. Santo uomo, lo ringrazio, mi sa che farò proprio così. E voi? Mi seguite?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">PANDORO DELLE SORELLE SIMILI </span><br />
Sul <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/2012/12/sua-maesta-il-pandeoro.html">blog di Cinzia</a>, troverete la ricetta fedele. Io ho apportato qualche modifica nella dose di zucchero e nella procedura di incorporazione del burro per la sfogliatura.<br />
Riporto alcuni consigli preliminari di Cinzia:<br />
<ul>
<li>usare solo farina di forza, quella generalmente indicata come manitoba </li>
<li>le uova (medie), meglio non fredde, leggermente sbattute prima di unirle all'impasto</li>
<li>il burro tagliato a pezzettini farà prima ad ammorbidirsi</li>
<li>usare solo i semini di bacca di vaniglia, non aromi artificiali</li>
<li>per praticità iniziare la sera prima e fare la lievitazione del primo impasto in frigo perché l'ultima lievitazione è molto lunga, anche 5/6 ore, altrimenti si rischia di metterlo in forno a mezzanotte</li>
<li>un impastatore aiuta molto nel lavoro, ma dare sempre l'ultima lavorata e battuta a mano, aiutandosi con una spatola se necessari</li>
<li>spolverizzare sempre il piano di lavoro e il mattarello quando si sfoglia</li>
</ul>
<div>
Ingredienti:</div>
<div>
450 g di farina di forza (io ho utilizzato Farina Panettone del Molino Quaglia)</div>
<div>
160 g di zucchero (la dose originaria ne prevede 135)</div>
<div>
170 g di burro</div>
<div>
4 uova</div>
<div>
18 g di lievito di birra</div>
<div>
acqua tiepida</div>
<div>
1 cucchiaino di sale</div>
<div>
1 stecca di vaniglia</div>
<div>
una noce di burro o burro spray per lo stampo</div>
<div>
zucchero a velo</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Lievitino:</div>
<div>
15 g di lievito di birra</div>
<div>
60 g di acqua tiepida</div>
<div>
50 g di farina di forza</div>
<div>
1 cucchiaio di zucchero</div>
<div>
1 tuorlo</div>
<div>
Sciogliere il lievito nell'acqua, aggiungere lo zucchero, il tuorlo e la farina e sbattere bene con una frusta o nella planetaria finché il composto risulta ben amalgamato e senza grumi. Lavorare a lungo a bassa velocità. Il composto sarà abbastanza liquido. Lasciar lievitare coperto in luogo tiepido per circa un'ora, fino al raddoppio (basta lasciarlo in forno spento con la luce accesa).</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Primo impasto:</div>
<div>
200 g di farina di forza</div>
<div>
3 g di lievito di birra</div>
<div>
25 g di zucchero</div>
<div>
30 g di burro a temperatura ambiente</div>
<div>
2 cucchiai scarsi di acqua tiepida</div>
<div>
1 uovo</div>
<div>
Aggiungere al lievitino il lievito di birra sciolto nell'acqua tiepida, lo zucchero, la farina e l'uovo, leggermente sbattuto. Lavorare bene, a bassa velocità</div>
<div>
Quando gli ingredienti sono ben amalgamati unire anche il burro morbido un po' alla volta. Aspettare che sia ben incorporato, prima di aggiungerne altro. Anche se si impasta con la planetaria, è consigliabile lavorare l'impasto alla fine sul piano di lavoro, servendosi di una spatola (non aggiungere farina). L'impasto risulterà abbastanza appiccicoso, basterà sporcarsi le mani con la farina per lavorarlo. Lasciare lievitare in ciotola, coperto, in frigo per tutta la notte.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Secondo impasto:</div>
<div>
200 g di farina di forza</div>
<div>
125 g di zucchero</div>
<div>
2 uova</div>
<div>
1 cucchiaino di sale</div>
<div>
i semini della stecca di vaniglia</div>
<div>
<br /></div>
<div>
140 g di burro per sfogliare</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Tirare fuori la ciotola dal frigo e lasciarla rinvenire a temperatura ambiente per circa un'ora (l'impasto durante la notte dovrebbe essere lievitato al raddoppio).</div>
<div>
Unire all'impasto precedente le uova leggermente sbattute a parte (un po' alla volta), lo zucchero (lasciate da parte un cucchiaio per mescolarvi i semi di vaniglia), la farina, il sale e i semi di vaniglia mescolati ad un po' di zucchero. Lavorare bene e a lungo, sempre a bassa velocità. Trasferire poi l'impasto in una ciotola unta di burro e lasciar lievitare coperto e in luogo tiepido per circa un'ora e mezza (o fino al raddoppio, ci vorranno un paio di ore abbondanti).</div>
<div>
Poi mettere la ciotola in frigo per 30/40 minuti.</div>
<div>
Mettere il panetto di burro freddo su un foglio di carta da forno o sulla pellicola. Ricoprirlo con un altro foglio e battere con il mattarello fino a spianarlo. Stenderlo in un rettangolo dello spessore di mezzo centimetro che dovrà essere contenuto nel rettangolo di pasta. Rimetterlo in frigo fino all'utilizzo.</div>
<div>
Sulla spianatoia leggermente infarinata stendere la pasta in un rettangolo e mettere al centro il burro spianato, lasciando libero il bordo esterno della pasta (lasciare circa 3 centimetri).</div>
<div>
Richiudere gli angoli della pasta verso il centro, coprendo parzialmente il burro (al centro del quadrato che otterrete, il burro resterà scoperto).</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Prima piega: ripiegare ancora la pasta in un rettangolo e spianarla delicatamente avendo sulla destra il 'bordo aperto'. Ripiegare il rettangolo in tre, piegando prima il lato superiore verso il centro e poi quello inferiore sul lato superiore ripiegato. Coprire con la pellicola e mettere in frigo a riposare per circa 20/30 minuti. Nel mio caso, avendo fatto una dose doppia, il panetto era molto voluminoso.</div>
<div>
Seconda piega: come la prima, più il riposo.</div>
<div>
Terza piega, come la prima, più il riposo.</div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9g2c66HYpoZUQansdOfO4noBoVJ2TYHkYwTI0ZXkNkM7l9ZBIT3_1NA-IItNW8DMBt8-REzj33hyphenhyphenaptALZzDI_PPBBXAtjmhAoZzKiWKMcx03adijFXu8keJK0ZC3X2Bp-QBx4R9sn7dK/s1600/Collage+sfogliatura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9g2c66HYpoZUQansdOfO4noBoVJ2TYHkYwTI0ZXkNkM7l9ZBIT3_1NA-IItNW8DMBt8-REzj33hyphenhyphenaptALZzDI_PPBBXAtjmhAoZzKiWKMcx03adijFXu8keJK0ZC3X2Bp-QBx4R9sn7dK/s640/Collage+sfogliatura.jpg" height="364" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div>
Dopo l'ultimo riposo, ungersi leggermente le mani con il burro (io a questo punto ho diviso il panetto in due, essendo l'impasto doppio). Formare una palla con l'impasto, ruotandolo sul piano di lavoro con le mani e nello stesso momento inserendo i bordi sotto (pirlatura).</div>
<div>
Imburrare gli stampi (la dose singola va bene per uno stampo da un chilo). Per me è stato sufficiente ungere gli stampi con il burro spray. Le sorelle Simili suggeriscono di foderare gli stampi con della carta argentata (nel blog di Cinzia è descritto il procedimento). Nel mio caso ho sformato i pandori senza alcuna difficoltà. Ho comprato stampi professionali e non è stato necessario foderarli. </div>
<div>
Sistemare la palla nello stampo con la parte rotonda e liscia a contatto con il fondo dello stampo e quella con i lembi della pasta ripiegati, rivolta verso l'alto.</div>
<div>
Lasciar lievitare in luogo tiepido (in forno con la luce accesa) coperto con la pellicola, fino a quando il pandoro arriverà al bordo dello stampo, o meglio, lo supererà di qualche centimetro (ci vorranno 5-6 ore).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSWWU5IsrXvchKNwN55kgofqJA6AuYlbuHx-c6Lcc60hKSQ2Xf70PXaGtseBt752VyafHvAbgCJCn7UvPOb7vJhWxm224kG8L2zlplFB6LR0gJDEuHo20eeVSnOGPaNYXnoxVrpBTeCEi3/s1600/Collage+lievitazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSWWU5IsrXvchKNwN55kgofqJA6AuYlbuHx-c6Lcc60hKSQ2Xf70PXaGtseBt752VyafHvAbgCJCn7UvPOb7vJhWxm224kG8L2zlplFB6LR0gJDEuHo20eeVSnOGPaNYXnoxVrpBTeCEi3/s640/Collage+lievitazione.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div>
Cuocere in forno ventilato a 170 °C per 15 minuti, poi abbassare a 160 °C per altri 15 minuti, nella parte più bassa del forno perché l'impasto gonfierà ancora in cottura. Controllare sempre la cottura regolandosi con la consueta prova-stecchino. Se il pandoro dovesse colorirsi troppo proteggerlo con un foglio di alluminio dopo che avrà raggiunto una buona coloritura.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPxyOrgyfYC7RWAhVWHP54iVJUqEfBdg8XK6JiUgZQtya-ltvQ27Wsk-5imNswyuN8AxO6kSXn1ZZcMQm7ZG53R6tHJwhvwUOMLM8aBhJQjuvfS0q4tIKh3PCwJ8RzJK4zfI63f-GcxSdf/s1600/blogDSC_3648+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPxyOrgyfYC7RWAhVWHP54iVJUqEfBdg8XK6JiUgZQtya-ltvQ27Wsk-5imNswyuN8AxO6kSXn1ZZcMQm7ZG53R6tHJwhvwUOMLM8aBhJQjuvfS0q4tIKh3PCwJ8RzJK4zfI63f-GcxSdf/s640/blogDSC_3648+(2).jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br /></div>
<div>
Una volta cotto, sformare dopo circa un'ora, altrimenti il peso del pandoro lo farà accasciare sulla base. Al momento di servirlo, scaldarlo in forno per un paio di minuti, per far riprendere cremosità al burro. Spolverizzare con zucchero a velo.</div>
<div>
Il pandoro si conserva per qualche giorno in un sacchetto per alimento ben chiuso. Per conservarlo più a lungo si può congelare una volta raffreddato bene, scongelarlo poi a temperatura ambiente riscaldandolo per qualche minuto in forno prima di servire.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div>
<br /></div>
</div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-25992652020057336052013-12-31T15:48:00.001+01:002014-06-30T10:35:36.233+02:00Torrone home-made al cedro e arancia canditi....don't worry, be happy...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAGdjPLj9pTnhuOea7_qq2TrojEA7UqgiDme2EvgJ4jUd-EY98xOwFNOJGzlVx99mTvGj3nPgBDJeSL6YC3wLYEObjSopK0bEOmUgpXH3JAeOY1xv7kQxDDVS8HKk60sv3GJwBbCRapbfz/s1600/blogDSC_3585+(2)photoshop2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAGdjPLj9pTnhuOea7_qq2TrojEA7UqgiDme2EvgJ4jUd-EY98xOwFNOJGzlVx99mTvGj3nPgBDJeSL6YC3wLYEObjSopK0bEOmUgpXH3JAeOY1xv7kQxDDVS8HKk60sv3GJwBbCRapbfz/s640/blogDSC_3585+(2)photoshop2.jpg" height="640" width="386" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E come ogni anno, sono arrivata lunga, lunghissima, in ritardo. Sto trascurando il blog, ahi se lo sto trascurando. Non arrivo, non arrivo, non arrivo. Se avete visto la <a href="http://www.cooknbook.org/2013/12/torta-di-semola-di-grano-duro-al.html">trasmissione su Arturo</a> capirete anche perché...ehm...per chi non l'avesse vista...con l'anno nuovo, in primavera, aprirò una scuola di cucina/laboratorio, spazio eventi. A me la parola eventi non piace molto, ormai è abusata. Diciamo allora spazio-incontri, spazio iniziative, spazio aperto a tutto quello che vorrete. Perché in questo spazio i fruitori saranno anche protagonisti, suggeriranno iniziative, affitteranno il laboratorio se vorranno. Insomma, per ora non dico nulla di più, se non che questo spazio si chiamerà così...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.socook.it/"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhiA7bsoXcpJUtq4cskV1_-XVCoT-SceSG8fYVaAW7vbXtAKcIKxDmHFgO4hbS6Rl7d9gfyZcqcHrtu6ItMeVFyXHB-NxipJaGW8x8QlnVdRItz0CprkLqZ8PCDncTO45QoArO9F51oaqi/s320/Scritta+definitiva+so+cook!.jpg" height="102" width="320" /></a></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bello vero? Noterete lo 'zampino' della sempre mitica <a href="http://www.qualcosadirosso.com/">Sara Bardelli</a>, non solo nella grafica, ma anche nella scelta del nome. Questa è la mia mission per il 2014. Far nascere la mia creatura, farla crescere, dedicarmi a lei.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi sono arrivata lunga anche perché ho provato a fare il panettone a lievitazione naturale. E ho fallito, per la seconda volta. Accidenti, questo panettone con pasta madre sta diventando la mia montagna da scalare. Volevo farlo con <a href="http://www.scattigolosi.com/2013/12/panettone-lievitazione-naturale-di.html">Teresa De Masi</a>, seguire tutto per bene sul suo <a href="http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=10&t=19266">forum Gennarino</a>...ce l'ho messa tutta, ma qualcosa non ha funzionato. In parte, credo, per un difettuccio del mio 'Chicceneid' che per pigrizia, pura pigrizia, non ho mai risolto. Ringrazio Teresa, 'panettonificatrice provetta' per il sostegno e l'aiuto. Guardate che panettoni fa sul suo blog. Un mito! Comunque mi conoscete, testona sona! E riproverò. Perché nella vita 'bisogna esercitarsi, bisogna provare provare provare provare provare..."<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/1OtK7uKKYrs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Per consolarmi ho fatto il torrone che troverete sempre sul blog di Teresa De Masi, </span><a href="http://www.scattigolosi.com/2012/12/torrone-morbido-alle-mandorle-e-cedro.html" style="text-align: justify;">Scatti Golosi</a><span style="text-align: justify;">. Riporto di seguito la ricetta, ho aggiunto anche le scorze di arancia candite e metà l'ho ricoperto con il cioccolato temperato. Fondamentale per questa ricetta, fornirvi di un termometro da cucina che arrivi a 150 °C.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi lascio con i miei più cari auguri. Che quest'anno porti gioia e allegria, che faccia ridere tutti noi, come il video qui sopra, come i bei film comici, come le cose belle della vita. Ridere, sorridere. Ieri per puro caso ho ritrovato una vecchia e-mail di mio fratello, il cui oggetto diceva così: "Don't worry, be happy....". C'è un augurio migliore di questo? Credo proprio di no....</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXTwNZI06NT2jJGQP0sxqbumQLh7WP_aYYRXJN6fNvliYs7vB2nuWnQx5HbDKkpbyW9_G-FKUNRJQRZnPreijIG2H8C56i_0dzpfIXWCmgIQ5VWO9FGl4gW-KSZABCNZyQvJgVSdJWaDyx/s1600/blogDSC_3587+(3)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXTwNZI06NT2jJGQP0sxqbumQLh7WP_aYYRXJN6fNvliYs7vB2nuWnQx5HbDKkpbyW9_G-FKUNRJQRZnPreijIG2H8C56i_0dzpfIXWCmgIQ5VWO9FGl4gW-KSZABCNZyQvJgVSdJWaDyx/s640/blogDSC_3587+(3)photoshop.jpg" height="640" width="422" /></a></div>
<br /></div>
<span style="color: #38761d;"><br /></span>
<span style="color: #38761d;">TORRONE HOME-MADE A</span><span style="color: #38761d;">LL'ARANCIA E AL CEDRO CANDITI (<a href="http://www.scattigolosi.com/2012/12/torrone-morbido-alle-mandorle-e-cedro.html">dal blog di Teresa De Masi, Scatti Golosi</a>)</span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per un chilo di torrone servono:</div>
<div style="text-align: justify;">
250 g di miele d'arancia</div>
<div style="text-align: justify;">
100 ml di acqua con 410 g di zucchero</div>
<div style="text-align: justify;">
40 g di albume</div>
<div style="text-align: justify;">
600 g di mandorle</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di cedro candito tagliato in pezzettini piccoli e regolari</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di zeste d'arancia candite (per la ricetta, <a href="http://www.cooknbook.org/2013/03/colomba-pasquale-con-pasta-madresenti.html">leggete qui</a>) tagliate in pezzettini piccoli e regolari</div>
<div style="text-align: justify;">
scorza grattugiata di 1 arancia non trattata</div>
<div style="text-align: justify;">
1 stecca di vaniglia</div>
<div style="text-align: justify;">
500 g di cioccolato fondente (70%-80%)</div>
<div style="text-align: justify;">
2 fogli di ostia</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Si inizia tostando le mandorle in forno a 180 °C finché non avranno raggiunto un aspetto dorato e ne sentirete il profumo. A me piacciono molto tostate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto (importante che le due cose vengano fatto contemporaneamente, in modo da poter usare le mandorle ancora calde), mettere il miele in un pentolino e portarlo alla temperatura di 120 °C e (anche questo contemporaneamente) montare gli albumi (collocati in una ciotola piuttosto grande o nella planetaria). Una volta pronto il miele, allontanarlo dal fuoco e mescolarlo per una paio di minuti in modo da fare abbassare un po' la temperatura. Aggiungerlo poi a filo all'albume montato, continuando a far andare le fruste per circa 5 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora lo zucchero: va messo in un tegamino con l'acqua e portato a 147 °C, versandolo poi a filo nella meringa. Continuare quindi a montare e aggiungere la scorza grattugiata e i semini della stecca di vaniglia. Un po' per volta il composto inizierà a indurirsi, quindi è bene tenerlo d'occhio in modo da passare, al momento opportuno, all'uso di un cucchiaio di legno oppure al gancio per impastare (se utilizziamo la planetaria). A questo punto, aggiungere le mandorle e, una volta incorporate, i canditi mischiati ai semini di vaniglia. Continuare a impastare per qualche minuto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto ho diviso l'impasto. Metà l'ho lasciato bianco e metà l'ho immerso nel cioccolato temperato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il torrone bianco: prendere un foglio di ostia e dividerlo a metà, posizionandone una sul tavolo. Rovesciare quindi il torrone, ora morbido e colloso, anche se consistente, e schiacciarlo con le mani bagnate in modo da livellarlo. Volendo ottenere un lavoro perfetto, si può fare come per stendere la frolla, usando due bacchette laterali di riferimento. Coprire quindi con l'altra ostia e con l'aiuto di un mattarello stendere in modo regolare fino ad uno spessore di un centimetro e mezzo circa. Quindi lasciar raffreddare per un'ora circa e tagliarlo in pezzi nella grandezza desiderata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il torrone ricoperto di cioccolato: seguire lo stesso procedimento, ma schiacciare il torrone tra due fogli di carta da forno, anziché di ostia. Lasciate raffreddare e tagliare il torrone in pezzi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Temperare la cioccolata fondente facendola sciogliere a bagnomaria (intorno ai 40 °C). Versatene due terzi su un piano di marmo e lavoratela con la spatola finché non raggiungerà la temperatura di 27-28 °C (servitevi di un termometro). Rimettere la cioccolata nel pentolino insieme al restare terzo e, tenendolo a bagnomaria (a fuoco spento), girate continuamente finché la cioccolata non raggiungerà la temperatura di 31-32 °C.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mettere la parte inferiore del torrone su una gratella (unta con olio di mandorle) e versarvi sopra la cioccolata temperata. Girare il torrone e versare la restante cioccolata, fino a coprire. Non spatolare. Nel mio caso la cioccolata non era sufficiente e mi sono dovuta aiutare con la spatola.</div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Molengo; font-size: 15px; line-height: 20px; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Molengo; font-size: 15px; line-height: 20px; text-align: justify;"><br /></span>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-8883847505661953679.post-48065748809733141452013-12-09T08:42:00.001+01:002014-06-30T10:35:57.648+02:00Torta di semola di grano duro al profumo d'arancia e pinoli..semplicità e bontà<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5WJIulk3Npeyh7DV6rYdcqD2pLWmDlXuMzQSXQtu8knWc2riDyIbrcFItjZBy18izbbSDmC_uYezSIrGyAgq3m5n4ZZIpTcp-2r9OZ0dm_iUbhdCdVR-SWZ7A1F0JCPcdjDigvjjp1hHf/s1600/blogDSC_3239+(3)photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5WJIulk3Npeyh7DV6rYdcqD2pLWmDlXuMzQSXQtu8knWc2riDyIbrcFItjZBy18izbbSDmC_uYezSIrGyAgq3m5n4ZZIpTcp-2r9OZ0dm_iUbhdCdVR-SWZ7A1F0JCPcdjDigvjjp1hHf/s640/blogDSC_3239+(3)photoshop.jpg" height="640" width="496" /></a></div>
<br />
Scusate per l'interruzione, le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile. Eh sì, è proprio il caso di dirlo, o meglio, scriverlo. Sono scomparsa da un po', causa sovraccarico di impegni e fra due giorni, mercoledì 11, come per magia, riemergerò in video, per una breve apparizione su Arturo TV, canale (5)221 del digitale terrestre, alle ore 19.30 con Mattia Poggi in Indovina chi viene a cena. E così saprete che cosa bolle in pentola e come mai ultimamente sono scomparsa. Ho accennato spesso che qualcosa si stava preparando, è da un po' che dico e non dico, ma le cose belle hanno bisogno di tempo nella mia filosofia di vita e quindi il tempo sta maturando gli eventi.<br />
Nel frattempo, sapete cosa facciamo? Ci mangiamo una generosa porzione di questa torta di semola di grano duro che propongo per il nostro consueto angolino di <a href="http://mangiarematera.wordpress.com/langolo-delle-blogger/">Mangiare Matera</a>, ci sediamo comodamente sul divano e ci godiamo la trasmissione. Oh, ve lo dico sin da adesso...io non sono così grassa come appaio in TV, capito? Ci tengo!!!! Vi abbraccio e vi lascio in dolcezza. A mercoledì.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><span style="color: #38761d; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="color: #38761d; text-align: justify;">TORTA DI SEMOLA DI GRANO DURO AL PROFUMO D'ARANCIA E PINOLI</span><br />
<span style="color: #38761d; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgASScmxapMe0RS0PX9LHcghp1R1y9e0j0LogcLumpaAtT4epSpwYi7tbAnJsiuShyGJG2TVFt6wL_TDZZU4dU3zUkc_cnDyzWqOq0fvn60mp8HqId5kiJUQYBvlLuyaPpKmm2I3OS4xC6s/s1600/blogDSC_3132+photoshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgASScmxapMe0RS0PX9LHcghp1R1y9e0j0LogcLumpaAtT4epSpwYi7tbAnJsiuShyGJG2TVFt6wL_TDZZU4dU3zUkc_cnDyzWqOq0fvn60mp8HqId5kiJUQYBvlLuyaPpKmm2I3OS4xC6s/s640/blogDSC_3132+photoshop.jpg" height="640" width="420" /></a></div>
<span style="color: #38761d; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nota: questa ricetta mi è arrivata per vie traverse da una cuoca di nazionalità eritrea, che ringrazio. Ho preso la palla al balzo per provare nell'impasto la semola di grano duro senatore cappelli che tante soddisfazioni mi sta dando per il progetto <a href="http://mangiarematera.wordpress.com/">Mangiare Matera</a>. Ancora una conferma. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
180 g di semola di grano duro senatore cappelli</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g di zucchero</div>
<div style="text-align: justify;">
50 g di pinoli</div>
<div style="text-align: justify;">
20 g di burro</div>
<div style="text-align: justify;">
1 l di latte</div>
<div style="text-align: justify;">
4 uova</div>
<div style="text-align: justify;">
1 pizzico di sale</div>
<div style="text-align: justify;">
scorza di 1 arancia non trattata (o limone in alternativa)<br />
zucchero a velo</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In un mortaio pestare i pinoli con lo zucchero. Mettere il latte a bollire in una pentola, aggiungendo il pizzico di sale. Quando il latte sarà giunto a bollore, versare la semola a pioggia, girando subito. Far riprendere il bollore e appena inizierà a stringere, versare nella semola il burro e i pinoli pestati con lo zucchero. Girare il composto, togliere dal fuoco e unire la scorza d'arancia grattugiata. Amalgamare e lasciar intiepidire. Quando il composto di semola sarà ben freddo unire un uovo alla volta e girare bene. Ungere una teglia rettangolare piatta e versare tutto l'impasto, livellandolo. Cuocere in forno non preriscaldato a 180 °C per 30 minuti. Servire a temperatura ambiente guarnendo il dolce con una generosa spolverizzata di zucchero a velo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVTLuQqMHe58FOm_h3471N2VdEPj2yioM4iUkPZfI7xBg_MTtB3SISnIoROFPmc1nXPkCnMD6LSreXaLjyfdLc-e_O5PoIjTKievS2pmOhpDm4Fscrrbr1Jl-zUDVwFBW2hNMgeq2bEzz1/s1600/simbolo+per+titolo+post+verde+lino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
sabinahttp://www.blogger.com/profile/04250148816475793799noreply@blogger.com79