giovedì 8 marzo 2012

Ensaimada de Mallorca...olé con ole!


Prima di proporvi la ricetta di oggi, che trovate anche su The Breakfast Review, vorrei ringraziare Patrizia del bellissimo blog I dolci nella mente che mi ha dedicato questo delizioso e graditissimo post. Patrizia grazie, sei stata un tesoro. Patrizia ed io ci siamo incontrate sabato scorso per un caffè, in occasione della visita a Roma di Marina, che ha un altro bellissimo blog, La tarte maison. Pomeriggio piacevolissimo, chiacchiere in leggerezza, complicità, come se ci conoscessimo da una vita. Marina e Patrizia sono due dolcissime persone, sorridenti, positive. Ci siamo trovate a ridere di noi stesse, della nostra passione/mania per la cucina, mentre passavamo in rassegna gli scaffali di un famoso negozio di delicatessen di Roma. Stessa sensazione che ho provato con la mia cara Monica di Un biscotto al giorno con cui abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio in chiacchiere. Monica è di una simpatia travolgente. E recentemente ho sfiorato di poco l'incontro con Patty. Mi sono ripromessa in questo anno di incontrare e conoscere di persona molte delle mie compagne della blogosfera (Donatella tu sarai la prossima, vero?) e mi piacerebbe tanto organizzare qualcosa tutte insieme...Roberta pronta con la valigia, mi raccomando! Non potrà di certo mancare lei, Sara, il mio mentore, lei, cui devo il design di questo blog e tanti, tanti, tantissimi consigli. E la mia omonima Sabina. Scusate se non vi cito tutte, nessuna si senta esclusa, siete tante, frizzanti, simpatiche, allegre, appassionate. Inizio a conoscervi una ad una anche se sono entrata da poco in questo mondo. Mi frulla già un'idea nella mente ma voglio pensarci un po' su, sono un  motore a carburazione lenta, ma quando parto parto. Questo sarà un post sull'amicizia al femminile e sulle nostre passioni. "Ma perché, non era finito???". Avete ragione, mi dilungo sempre....
Intanto....Special Ambassador a rapporto per voi...la ricetta di oggi è quella di un dolce spagnolo che trovate sul numero di marzo de La Cucina Italiana. Si tratta di un dolce di Mallorca preparato con il saim, lo strutto, da cui prende il nome. Mangiatelo a colazione, vi assicuro che è delizioso. Io ho allungato i tempi di lievitazione rispetto a quelli indicati in ricetta, perché la pasta va stesa molto sottilmente e secondo me era troppo 'nervosa' appena fatta. L'ho tenuta 24 ore in frigo. Poi in realtà mi sono accorta di una mia svista. Ho usato la farina 00 al posto della farina forte indicata in ricetta e quindi tutto sommato ho fatto bene ad allungare così tanto i tempi di lievitazione. Quando penso ai dolci spagnoli mi vengono in mente i churros con la cioccolata. C'è un posto a Madrid, un locale tipico stupendo, non lontano da Plaza Mayor, specializzato in churros. Ricordo un piacevolissimo pomeriggio trascorso lì a mangiare churros e cioccolata dopo una lezione di flamenco con una delle mie più care amiche, Nadia o Nadiù, che io chiamo con affetto la sora Nadia. Che giorni magnifici abbiamo trascorso insieme a Madrid, pochi giorni intensissimi.
Vacanza partita 'di molto male' perché appena arrivate mi sono incriccata immediatamente il collo, come da tradizione, sollevando la valigia di Nadia dal nastro trasportatore (Nadia mia, c'erano i sassi dentro!!!...per la cronaca lei sarebbe rimasta più giorni di me, per motivi di lavoro, non è che si diverta a inzeppare le valigie e non è che non volesse prendersi la valigia da sola ma si era assentata un attimo e appena mi è passato il suo bagaglio sotto il naso non ho resistito e l'ho preso). Un dolore immediato e la triste consapevolezza che quel dolore mi avrebbe accompagnata per il resto della vacanza...ed ero lì per prendere lezioni di flamenco. Una sfiga tremenda. E la mia amica non era messa meglio di me...raffreddata fino al midollo. Allora non conoscevo l'arnica, che consiglio a tutti quelli che come me soffrono di torcicollo e non possono assumere antinfiammatori pena un mal di stomaco più violento del torcicollo...ma non divaghiamo...Arrivate in albergo, posate le valigie, rinfrancate da un tè e un dolcetto in un bar del centro ci dirigiamo LI'...."Lì dove?"...LI'..."Ma dove????" LI'..."E va beh, o ce lo dici o smettiamo di leggere". LI', nel tempio del flamenco madrileno, dove hanno insegnato e insegnano i più grandi bailaor...l'Amor de Dios! Ma sapete cosa significa per un amante del flamenco entrare all'Amor de Dios? E' un po' come andare al KadeWe di Berlino o al Salone del Gusto di Torino per i gourmandes-addicted (a proposito, io a Torino ci vado quest'anno, chi viene con me?), o al Festival della Letteratura di Mantova per i lettori appassionati e gli aspiranti scrittori sfigati come me (e mi sa che quest'anno vado pure lì con una compagna del corso di scrittura....basta, giuro che non divago più!!!). LI' è tutto un risuonare di palmas, di planta y tacòn, LI' appese lungo i corridoi ci sono le foto dei mostri sacri del flamenco, LI' durante le lezioni cantano gli anziani, LI' sbirciando fra sale e salette assisti ad una sessione di cajòn...e ci trovi pure qualche musicista italiano che hai già incontrato un'infinità di volte (perché alla fine in questo mondo ci si conosce un po' tutti) e che è LI' per studiare, proprio come te. E poi ci trovi i gitani veri. E i giapponesi. Giapponesi ovunque che pistano maledettamente e che ho invidiato, sì ho invidiato con tutta me stessa, durante una lezione di tecnica in cui il torcicollo non mi ha dato tregua e dopo la quale mi sono decisa ad andare in farmacia. Ma lo sapete che i giapponesi adorano il flamenco e hanno inventato un kit trasportabile con tanto di minitablao e specchio per studiare flamenco anche alla fermata dell'autobus??? L'ho chiesto disperatamente ad un mio amico di Tokio ma senza successo. E poi sapete cosa ti stupisce dell'Amor de Dios? La sua ubicazione particolare, elemento assolutamente non trascurabile per una come me e che ne aumenta il fascino...l'Amor de Dios si trova al primo piano di un mercato rionale, il mercato di Antòn Martìn, in cui vendono ogni ben di Dio, frutta, verdura, pesce, carne, prodotti tipici...ma cosa chiedere di più dalla vita??? E a volte mentre fai lezione un profumo di dolci appena sfornati entra nelle sale...ragazzi, quello è uno dei miei paradisi. Anzi, lo è stato, perché da tempo il flamenco non lo studio più. Ma mi piace lo stesso, tanto. Di quel posto ho fotografato tutto, pure i bagni!!! E gli spogliatoi...


E questa sono io, sorriso a 32 denti, nonostante il dolore fortissimo al collo....


Ed ecco la bella Nadiù in versione flamenca (grazie per avermi dato il permesso Nadiù)...



E sempre io, dopo un'altra lezione...e menomale che non parlo spagnolo, guardate lì come ascolto rapita, ma che avrò capito poi???


E poi la bella Nadiù ed io in un altro tempio della musica flamenca...


E i bar della movida e del flamenco puro...

 


Per dirla tutta il dolore al collo è peggiorato dopo un massaggio che ci siamo fatte fare a Plaza Mayor da alcune cinesi. Niente foto in questo caso, sorry, eravamo troppo impegnate per scattarne una. Non so quale momento di annebbiamento estremo abbia colpito Nadia e me quando abbiamo deciso di affidarci a queste massaggiatrici ambulanti che senza troppo riguardo ci hanno spinto su una paio di seggioline da campeggio e hanno iniziato a massaggiarci toccando dei punti dolorosissimi e facendoci strillare come aquile. Dopo pochi minuti eravamo diventate l'attrazione della piazza e un crocicchio di gente si era formato attorno a noi attirato dalle nostra urla disumane. E abbiamo pure pagato per questo supplizio inutile. Due 'polle' patentate che, non contente di questa prima 'sola' per turisti, il sabato mattina hanno preso lezione da una matrona non ben identificata che ci ha chiesto un prezzo assurdo per due ore di lezione...lasciamo perdere.
E poi in quei giorni c'è stata una delle eclissi di sole più importanti della storia e Madrid è stato uno dei posti in cui gli appassionati del mondo si sono riuniti perché la visione dell'eclissi lì era particolarmente chiara. Beh, vi assicuro che la mattina dell'eclissi la luminosità surreale che è calata sulla città immergendola in un silenzio innaturale non la dimenticherò più. Così come non dimenticherò i bar dove ci hanno portato alcuni amici inglesi di stanza a Madrid che conoscendo la nostra passione hanno scelto i posti migliori per le nostre serate insieme, quelli del 'flamenco puro', a partire dalle due di notte. E non scorderò la sora Nadia che in preda ad un raffreddore di quelli storici si è avventata, lei che non mangia formaggio perché proprio non le piace, su alcune crocchette deliziose traboccanti caseina. E mentre lei continuava a ripetere: "Buone, buone, sembrano proprio buone, vero?", io annuivo con senso di colpa non riuscendo a dirle, visto che se le stava proprio gustando, che sì, quelle crocchette erano davvero buone, deliziose, squisite, ma per gli amanti del formaggio come me. Gliel'ho confessato tempo dopo e ci siamo fatte una gran risata insieme...Non scorderò le nostre chiacchiere e le nostre confidenze. Quanto abbiamo parlato in quei giorni! Beh, avrei ancora tantissime cose da raccontarvi...il mio spogliarello involontario davanti al marito di una bailaora argentina mentre provavo abiti flamenchi disegnati da lei, che se solo ci penso divento ancora viola (non mi ero assolutamente accorta della sua presenza e lui si è guardato bene dal manifestarsi!!!), le poste fuori dal teatro per fermare Rafael Amargo e... non voglio tediarvi oltre. Vi lascio con questo dolce spagnolo e con i miei ricordi...ciao Nadiù, io e te ci si vede stasera.

ENSAIMADA DE MALLORCA 

500 g di farina 0
75 g di zucchero semolato
10 g di lievito di birra
2 uova
sale
50-80 g di strutto
olio evo
zucchero a velo

Impastate 100 g di farina con il lievito disciolto in 100 g di acqua. Fate lievitare questo "impasto madre" per almeno 4 ore.
Unite all'impasto madre la farina rimanente, le uova, lo zucchero, un pizzico di sale. Amalgamate bene, unendo altri 50 g di acqua e 2 cucchiai di olio e lavorate l'impasto finché non diventa omogeneo e molto elastico.
Spezzate in due pezzi (o più, se volete preparare dolci più piccoli) l'impasto, ungete con un po' d'olio il piano di lavoro, poi stendete la pasta in uno strato il più sottile possibile, quasi trasparente.
Spalmate la pasta con abbondante strutto (50-80 g) ammorbidito, con un pennello o una spatolina (i maiorchini usano le mani).
Arrotolate la pasta a serpentone, in una striscia, che disporrete poi su una teglia coperta con carta da forno, in forma di spirale ben allargata. Con questa quantità di impasto otterrete 2 spirali di 20-22 cm di diametro. Lasciate lievitare i dolci finché non raddoppiano di volume: almeno 3-4 ore, meglio se più a lungo, fino a 12 ore, come avviene a Maiorca. Spruzzate la superficie con un po' d'acqua e infornate a 180-200° per circa 15'. Servite spolverizzato di zucchero a velo.



43 commenti:

  1. Non c'e' bisogno che ti dica che io la valigia ce l'ho sempre pronta!! ;-)
    Bellissimo racconto, me lo sono proprio goduto, brava! Sapevo, dato che ti seguo da sempre, di questa tua passione per il flamenco e di questo tuo viaggio e sono felice che tu ne abbia dato questo bel resoconto dettagliato, svelandone i retroscena...anche i piu' "scabrosi"!!...Certo che te ne capitano di tutti i colori!
    Sono, ahime', golosissima di dolci e, tra tutti, quelli lievitati sono i miei preferiti, anche per la lunga lavorazione, la magia della lievitazione, i profumi che si sprigionano durante la cottura...Questi tuoi sono dei piccoli capolavori, come tutte le cose che fai tu, del resto. Ti abbraccio forte, carissima amica.

    P.S.: sei bellissima!

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    1. Gusti simili anche in fatto di dolci cara Roberta, anch'io amo particolarmente quelli lievitati, semplici. Grazie, grazie, grazie, troppo buona. Ma ti ci verresti a Torino? Mi frulla l'idea di riunirci tutte lì, mi frulla proprio...
      Ti abbraccio forte anch'io.
      P.S.: sì in effetti me ne capitano sempre di tutti i colori!!! Forse è il mio modo di leggere tutto in modo ironico, l'occhio per i dettagli, vai a capire...:)))

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  2. va che bella che sei!!!!
    Non vedo l'ora di conoscere anche io Patrizia, sono sicura che sia anche lei super carina!
    E grazie per le belle parole... mi fai arrossire tutte le volte!!!

    E non è che sei solo bella e simpatica... sai pure cucinare!!! Non sarei mai in grado di fare questo dolce, sono ammirata!!

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    1. Anche io non vedo l' ora Monica!! Prima o poi succederà di certo...Un bacione!!!

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    2. Va che bella che sei tu!!! Tu puoi affermare che gli anni sono passati da quella foto avendo visto la versione attuale :))) Mi dici che non sapresti fare questo dolce....tu, la regina dei dolci....ma non ci credo proprio!!! Non solo lo sapresti fare, ma lo faresti (e lo fotograferesti) molto meglio di me!!!
      Confermo, Patrizia è super carina :))
      Baci

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    3. Un giorno ci provo davvero a farlo.... vediamo se viene fuori qualcosa di decente!

      Io gli anni di più non li ho notati, ti mantieni una meraviglia! :)

      Un bacione ragazze!

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    4. Verrà fuori un capolavoro. Che dire? Grazie mille per i complimenti, ti adoro e ti abbraccio forte.

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  3. Non sono una che festeggia la festa delle donne. Però vorrei rimarcare l'immediatezza di queste amicizie, come quelle tra food bloggers. Nascono da una passione comune, da un click su una tastiera e dalla voglia di manifestare e comunicare le proprie personalità sempre nell'ottica della condivisione con gli altri, senza paura del giudizio o cos'altro...beh questo grande desiderio di apertura al mondo è tipico di noi donne e credo sia il tratto più femminile e positivo!!
    Ottimo dolce, adoro i lievitati dolci, dove il profumo del lievito si mescola al profumo dello zucchero!!
    Un affettuoso abbraccio
    elisa

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    1. Un'altra amante dei dolci lievitati come me!!! Cara Elisa è vero, in questo ti appoggio in pieno, noi abbiamo un grande desiderio di apertura verso il mondo, anche nei confronti del nostro mondo interiore. Credo sia questa la più grande differenza con l'altra metà dell'universo, non trovi? Non c'è alcuna connotazione critica nella mia affermazione, si tratta solo di prendere atto di alcune differenze. Dalla differenza posso nascere cose meravigliose...
      Ti abbraccio affettuosamente anch'io

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  4. Ecco, posso invidiarti? Che meravigliosa esperienza devi avere vissuto a Madrid- E' come il mio sogno di poter andare a Buenos Aires a fare un corso di tango in una scuola di quelle stupende, e passare il resto delle notti in milonga appiccicata al mio tanguero e sfinirmi con la danza. Che meraviglia. Come te un anno di blog mi ha regalato amicizie e conoscenze delle quali non posso fare a meno. E sono certa che quando ci incontreremo, e sarà molto presto, sarà come ci fossimo sempre conosciute. E' così, scatta qualcosa, una magia sottile e inspiegabile che sboccia tra le parole. A proposito, credo proprio che al Salone del Gusto ci andrò anche io, quindi ho detto tutto!
    Un bacione bella flamenca, e buona festa della donna. Pat

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    1. E allora parti, parti, parti Patty cara, vai a Buenos Aires con il tuo tanguero e poi con il tuo lavoro...fallo e basta...
      Il programma per Torino esce a maggio, io vorrei prenotare subito una stanza, stavolta mi muovo per tempo...ci organizziamo per stare nello stesso albergo?
      Un bacio grande a te

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  5. Grazie per le tue parole! Sabina cara, te l'ho già detto, ci sono occasioni in cui scatta qualcosa di speciale ed è quello che è scattato sabato scorso. Tu e Patrizia siete state davvero speciali e le risate a bocca spalancata non le dimenticherò :)
    Meraviglioso anche il tuo racconto madrileno e bellissima tu in veste di ballerina, io non conoscevo questa tua passione!
    Lo sai che per il Salone comincio a pensarci anch'io?! Bacione

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    1. Se ci ripenso ancora rido e insieme mi emoziono ripensando a quel giorno!!! Bacio grande e buon w.e.

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    2. Grazie cara Marina, grazie mille. Sì, il flamenco è stata una mia grandissima passione.
      Per Torino pensaci Marina, pensaci anche tu Patrizia...un raduno di food blogger in quel di Torino...lo vedo proprio bene :))) Si parte?
      Baci grandi a tutte e due

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  6. e ora te lo dico: che gnocca che sei!!! lo sospettavo, e ora lo so!
    bella ricetta, ma lo strutto...mmm... non per me! non li ho mangiati nella mia gita madrilena. però i churros sì... e devo dire, da rompipalle quale sono, che li preferisco seza cioccolata, mangiati da soli..
    bel racconto, come sempre e bel post, rilassante e divertente e goloso e ingrassante...
    io son pronta ad essere la prossima, sì sì!!! un bel pomeriggio romano con tè e biscottini oppure un tramonto con aperitivo salato... chiama e corro!!!

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    1. Eh, eh, eh...ex gnocca prego!!! Di mezzo ci sono un po' di anni, una gravidanza, un bel po' di traversie di quelle che ti stendono...grazie comunque cara bella Donatella, i complimenti mi fanno proprio piacere, i tuoi in particolare...
      Ci sto, pomeriggio o tramonto, per me va bene, non vedo l'ora? Dimmi solo quale zona di Roma ti è più comoda e ti raggiungo
      P.S.: sto per inviarti il mio compito di scrittura per lunedì....
      bacio grande

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  7. Quante belle conoscenze hai già fatto e che bel programma ti sei ripromessa per quest’anno :)
    Bellissimo anche il tuo racconto madrileno, un po’ meno il dolore al collo che per fortuna non ha pregiudicato troppo il divertimento e l’allegria.
    Adoro i lievitati e questa chioccola è davvero magnifica. Un bacio, buon we

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    1. Grazie Federica, sei sempre dolcissima. E io e te quando ci conosciamo? Spero presto.
      Anch'io adoro i dolci lievitati, ma proprio tanto.
      Un buon week end anche a te e a presto
      Sabina

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  8. a quanto pare questo è il periodo dei food incontri! anch'io ne so qualcosa1 bellissimo questo lievitato, di cui io prendo assolutamente nota!

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    1. Cara Spery e se facessimo un mega food incontro a Torino? Ci sto pensando sempre più...
      Grazie mille e a presto

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  9. Che nota dolente quel dolore al collo,ne so qualcosina...Complimenti per tutto Sabina,per i racconti,la positività e la bontà delle tue ricettine,queste chiccioline sono una meraviglia!!A presto!

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    1. Ciao Damiana, benvenuta!!! Piacere di conoscerti e grazie mille per il tuo bel commento e per i complimenti.
      Ti abbraccio e spero di incontrarmi presto anche con te :))

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  10. Bella Sabina!! Sei stata dolcissima a parlare del nostro incontro nel tuo post e non devi ringraziarmi assolutamente...Siamo state così bene inseme che ancora rido solo al pensiero anche se leggendo le tue parole (e anche quelle di Marina nei commenti) mi fa venire un brividino per l' emozione!! Ed ora passiamo a questo racconto che mi ha fatto morire dalle risate!! Immagino che bella vacanza avrete vissuto tu e la tua cara amica e queste Ensaimada che non conoscevo proprio devono essere uno spettacolo!! La prossima volta che le fai me le fai assaggiare così con l' occasione ci rivediamo!! A presto...buon w.e.

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    1. Certo che te le farò assaggiare cara Patrizia. Spero proprio di rivederti presto...stai pensando anche tu a Torino per caso?
      Ti abbraccio, grazie ancora e buon week end anche a te.

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  11. CHE BELLA EMOZIONE DEVE ESSERE INCONTRARE TUTTE LE FOOD BLOGGERS :)
    QUESTé davvero uno spettacolo!!! QUESTA ENSAIMADA DE MALLORCA è davvero bellissima, quanto desidero imparare a fare quei ricci, non so se si posso definire cosi, all'interno dell'impasto :) davvero perfetta e sofficissima, che dire,sarebbe ideale per la colazione di domattina! un bacio
    vale

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    1. Eh sì, cara V@le, una grande emozione che spero presto di poter condividere con tutte voi. Mi piacerebbe tanto incontrare la mia dispensatrice di preziose ricette romagnole della tradizione :))
      Ti abbraccio

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  12. Sabina, ahah che ridere!

    Grazie per avermi citato e mostrato in questa ghiotta pagina. Troppo bello il ricordo delle nostre scorribande a Madrid, quei golosissimi churros immersi nel cioccolato caldo, la paella in tutte le salse, il Jamon Serrano a peso d’oro e quelle tapas al formaggio…mammamia non ci posso credere di aver mangiato tutto quel formaggio! E poi quella matrona Carmen che ci ha letteralmente sfilato i soldi di mano, per non parlare del tuo streep, ignara e innocente, davanti al marito compiaciuto della sarta di gonne!

    E il tuo torcicollo!? Io vengo a sapere solo ora dell’incidente causato dal mio baule, mannaggia… E tu che pensavi, quella valigia sul nastro è grande sì, ma sarà tutto volume e niente arrosto! E invece…. Nonostante all’epoca viaggiassi spesso, beh non ero capace a fare la valigia, a razionalizzare. Da quel mitico viaggio a Madrid con Sabina, le cose sono cambiate.

    Care Amiche di Cook'n'Book, dovete sapere cosa lei, Sabina appunto ☺, sia capace di sistemare in un bauletto grande quasi come un beauty case. Allora, abbigliamento casual per il giorno, scarpe comode e scarpe da sera, per proseguire poi con gonna e scarpe da flamenco, tutti gli accessori annessi e connessi come scialle, scalda-cuore, fermagli… Per proseguire con mise completa da sera e ovviamente tutti i prodotti da toeletta, creme, trucchi, profumi….medicine di emergenza, calmanti e lassativi ….. Il tutto, senza mai indossare due volte la stessa cosa e con la certezza di avere la mise appropriata per ogni occasione.

    Quale è il segreto? Bhe, qui non posso svelare tutto, comunque dovete sapere che Sabina ha un metodo scientifico per preparare il bagaglio, che deve essere soprattutto della LEGGEREZZA e VERSATILITA’! Allora, un foglio excel prima di partire suddiviso per giorni e fasce orarie. Poi, un colore dominante e colori “à nuance” con i quali giocare; accessori importanti che se ben messi possono stravolgere il carattere di un look apparentemente molto base. Creme e cremine in piccoli contenitori usa e getta. Tutto questo alla fine si butta per far spazio a qualche immancabile acquisto. Quindi, sulla base delle esperienze di viaggio precedenti, al ritorno di spulcia l’elenco e si danno i voti: questo sì, questo no. Pertanto, il pantalone mai messo a Lisbona, via dalla lista nel prossimo viaggio di simile natura, diciamo. Mentre il golfino jolly che ha trionfato ad Atene o Parigi, promosso, via, merita di nuovo un posto in valigia.

    Quindi, per ricapitolare: pianificazione, preparazione, attuazione e verifica. Conserva poi il foglio excel con i commenti, punti e croci, ed in procinto della prossima partenza, vale la pena darci un’occhiata. E avrai così "razionalizzato" il tuo bagaglio!!

    Grazie Sabina per avermi fatto rivivere quei giorni da pazzarelle, troppo divertenti!! Tante cose sono cambiate da allora, per fortuna anche in positivo, primo fra tutti il tuo bellissimo fiore di primavera, G. Ed ora questa tua nuova avventura….di altra natura ;-) e per la quale ti auguro ogni successo.

    E poi sai, quando vuoi, che sia all’insegna del gusto, del ballo, cultura o relax, io sono pronta per altre scorribande!! Nadiù, ☺

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    1. Hai capito le due "comari" come si divertivano!!!!! Brave!
      Belle foto....bel racconto...

      Complimenti Sabina per il tuo Blog...mi piace molto.... e complimenti alle tue amiche che ti supportano con testimonianze di stima ed affetto....specialmente le amiche di viaggio con le valigie pesanti...

      F.

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    2. Ahahahahah...cara Nadiù il bauletto di Madrid è stato un piccolo capolavoro, devo ammetterlo. Non ho più raggiunto quei livelli di perfezione, soprattutto da quando è nato il mio fiore di primavera...quando finisco di dedicarmi al suo bagaglio butto dentro alla rinfusa nel mio tutto quello che mi viene in mente...saresti inorridita. Niente più fogli excel, niente più verifiche post-viaggio...a pensarci bene, forse è meglio così. Il tutto aveva un so che di maniacale!!! Pensavo di averti detto dell'origine del torcicollo...con l'età dimentico di tacere particolari che andrebbero tenuti nascosti :)) Pronta anch'io per altre scorribande...con te verrei in capo al mondo, lo sai. Ti voglio bene e ti abbraccio forte forte amica mia :))

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    3. Ahahaha...tana per F.!!!!! Grazie per i complimenti! La vita non sarebbe la stessa senza le amiche di viaggio con le valigie pesanti...

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  13. Oh cappero pure una ballerina abbiamo!!!! Ma che bello!!!!! Adoro i balli latini sono così sensuali... mi piacerebbe imparare :-) e bello poter dare un visto alle amiche blogger, poi non è più la stessa cosa vero?
    Questo dolce è meraviglioso e devo assolutamente provare a farlo!!!!! Un bacione!

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    1. Ely cara, è vero, non è più la stessa cosa. E il tuo viso non vedo l'ora di incontrarlo. Buttati nei balli latini se ti va, è liberatorio!!!
      Ti abbraccio e ti ringrazio tanto, come sempre.
      Un bacione a te

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  14. Che bella donna che sei!!!! E che ricettina deliziosa :D Ps. scusa se non ho letto il testo ma non ho molto tempo, appena posso ripasso e prometto che lo leggo tutto tutto :D :D

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    1. Isa grazie, ma grazie, comincio a crederci eh! Ci mancherebbe che ti scusi.
      Ti abbraccio forte forte

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