lunedì 31 ottobre 2011

Risotto alla crema di zucca, spinaci e noci al sentore di tartufo bianco...dolcetto o scherzetto?


E va bene lo ammetto, anch'io ho intagliato la mia prima zucca di Halloween anche se questa festa non mi appartiene proprio e non la capisco. Ma perché invece di impossessarci di tradizioni altrui non ci riappropriamo delle nostre? Comunque mia figlia mi ha chiesto la zucca e che zucca sia! Alla fine mi ha lasciata tutta sola ad intagliarla e devo dire che c'ho pure preso gusto...

sabato 29 ottobre 2011

Ciambellone orzo e pinoli...ma voi ve lo ricordate il Dolce Forno?


I giochi di un tempo erano fantastici. Non in regola con la normativa UE, ma semplicemente fantastici. Prima di scrivere questo post sono andata su Internet a cercare le foto del Dolce Forno. Rivederlo....beh... è stato un tuffo al cuore!

lunedì 24 ottobre 2011

Crema di zucca, funghi pleus e nocciole tostate...autunno, cadono le foglie!


L'idea di un piatto mi viene spesso mentre faccio la spesa. Guardo qua e là, soppeso, compro e poi decido. Ci sono persone bravissime che cucinano con quello che hanno in casa, ma come ho già detto in un precedente post questa è una virtù che mi manca, o che perlomeno mi mancava del tutto fino a poco tempo fa. Io parto prima, non da quello che ho, ma da quello che vorrei avere. E poi mi piace tanto fare la spesa dagli erbivendoli. E' un'abitudine che mi ha inculcato la mia nonna materna. Da piccola, prima che iniziassi a frequentare la scuola, l'accompagnavo sempre di mattina a fare la spesa al mercato. Partivamo da casa con il carrello e iniziava l'avventura. Mia nonna era tre-men-da!!!

venerdì 21 ottobre 2011

Spezzatino profumato al curry, zucchine romanesche e mela verde....una ricetta, un posticino accogliente e tranquillo!


Ieri ho cucinato per provare una nuova ricetta e dare degno impiego ad un miniscavino per verdure, piccolo, piccolo, recente graditissimo regalo e il risultato è stato pessimo!!! Che nervi!!! Un primo piatto incolore a base di ragù in bianco, perle di zucca, cacao amaro e noci. Di un piattume disarmante e indigesto da morire. L'avevo pure fotografato...


In effetti era 'bruttarello' anche in foto. Non c'è niente da fare, un piatto buono è anche bello, mentre non sempre è vero il contrario. Eh ma non mollo...prima o poi queste perle le utilizzerò in qualche altra preparazione...e a dirla tutta ho già in mente una ricetta da proporre in un contest.

martedì 18 ottobre 2011

Tigelline con spuma di mortadella al sedano, yogurt e pistacchi...dal vostro inviato al Cake Show!




Ed eccomi di ritorno da Bologna e dal Cake Show. Sì, sì mi sono abbuffata di tortellini in brodo come pronosticato nel precedente post. Eccoli....


Ed ho anche riportato a casa una deliziosa mortadellina con cui ho preparato la ricetta che vi propongo oggi. Ma quant'è buona la mortadella di Bologna? E soprattutto perché non ti rimane sullo stomaco come quella che mangi qui a Roma?!?
Ma prima....parliamo un po' del Cake Show.




Quanta gente si è appassionata al mondo del cake design negli ultimi tempi? Parlando fuori dai denti ed esprimendo un parere del tutto personale non credo che gli organizzatori avessero previsto un'affluenza così cospicua. Code lunghissime per entrare a Palazzo Isolani, stand esterni in numero troppo esiguo presi letteralmente d'assalto, poca possibilità di vedere gli artisti al lavoro se non si era prenotati da tempo ad un corso o ad una dimostrazione e anche nel caso delle dimostrazioni visibilità del dettaglio pari a zero a causa della scarsità di telecamere. Insomma le persone si sono ritrovate a fare ore di fila soltanto per fare acquisti al negozio. Immaginate la delusione. Così io che ero all'interno potevo osservare l'arrivo di persone provenienti da tutte le parti d'Italia prostrate da ore di fila, deluse e alquanto ....arrabbiate (volevo usare un altro termine!!!). Detto questo riporto le impressioni di una spettatrice privilegiata che aveva libero accesso al palazzo, accesso che mi è valso un: "Ma che fa questa, s'embuca???" da parte di alcuni visitatori romani in fila da non so quanto. Sempre per dirla tutta....

sabato 15 ottobre 2011

Scorfano al fiasco con pinoli, uvetta, olive taggiasche...m'è presa così!


In pieno 'trip' da cottura al fiasco ho voluto provare anche il pesce...beh, questo fiasco è una continua scoperta. E chi lo lascia più. Mi sono inventata una sorta di acqua pazza al fiasco. Peccato non ci siano ancora le arance buone perché altrimenti ne avrei utilizzato un po' di succo. Ho ripiegato su uno dei primissimi mapo, tanto per rendere l'idea. Se non avete il fiasco potete utilizzare ovviamente un tegame avendo l'accortezza di aggiungere un po' d'acqua prima di coprire.

mercoledì 12 ottobre 2011

Rombo in crosta di patate con maggiorana e cavolo nero...ha da passà 'a nuttata


Oggi non è stata una gran bella giornata per me, è una ricorrenza triste, la prima. Avrei voluto fare un post su questo e su mio fratello, parlare di lui, ma poi ho capito di non essere pronta e di voler tenere qualcosa per me. Il dolore va assimilato, sorbito fino all'ultima goccia e poi rielaborato in forma positiva. Come tanti ho visto su YouTube in questi giorni il discorso di Steve Jobs ai neolaureati di Stanford. Esaltante. Illuminante. I puntini che si uniscono e tracciano il percorso di una vita. Da un ostacolo, una meravigliosa risalita. Il messaggio di Steve Jobs ("Have the courage to follow your heart") è lo stesso che mi ha lasciato mio fratello prima che morisse a causa della stessa, identica malattia. Come Randy Pausch (se non ne avete avuto l'occasione guardatevi la sua ultima lezione. Ho deciso che di tanto in tanto la rivedrò, è troppo bella, insieme al discorso di Steve Jobs), come Walter Bonatti. Ognuno di loro è andato a faccia aperta incontro ad un destino avverso, lottando per risalire e facendo di quell'avversità l'avvio di un nuovo corso. Gli ostacoli sono lì per essere superati. E in questa semplice verità può nascondersi il senso di una vita.

martedì 11 ottobre 2011

Loti al fiasco con ganache di cioccolato bianco...per i più golosi!!!


Ebbene sì, sono andata in fissa con la cottura al fiasco (vedi post precedente...). Da che lo tenevo nascosto nella credenza ad usarlo tutti i giorni il passo è stato brevissimo. E quando mi fisso...
La ricetta di oggi è per i più libidinosi, quelli che amano i dolci dolcissimi, smielati. Sarà che oggi mi sento uno zuccherino. Buffo che una come me che adora il salato e potrebbe uccidersi con un buon salame o delle patatine fritte bene (e vi assicuro che mi ci sono sentita male!) ami alla follia i dolci zuccherosi, carichi. Ricordo in Portogallo dei dolci spettacolari che richiamavano alla mente la pasticceria siciliana. Uno in particolare si chiamava 'mangiàr real' ed ho torturato il povero cameriere per cercare di carpirne la ricetta....ahimé, non ci sono riuscita! Anzi, se qualcuno di voi dovesse andare in Portogallo...sapete già cosa chiedere, giusto?
Oggi sarò breve....e menomale, direte voi!!!! Non vi ci abituate eh....
Dimenticavo...la ricetta me l'ha suggerita Emanuela dell'Osteria del violino di Pisa. Io di mio c'ho aggiunto la cannella, che come avrete capito userei dappertutto, e ho pensato di far macerare un po' i loti prima di cuocerli.

LOTI AL FIASCO CON CANNELLA E GANACHE DI CIOCCOLATO BIANCO

5 loti vaniglia
2 cucchiai di zucchero di canna biologico
1 stecca di cannella

Per la ganache di cioccolato bianco
200 g di cioccolato bianco
90 ml di panna liquida
Scaldate la panna e versatela a filo sul cioccolato bianco tritato. Girate continuamente con una spatolina.

Sbucciate i loti e tagliateli a spicchi di 1 centimetro di spessore cercando di incidere lo spicchio in corrispondenza del seme. Metteteli nel fiasco e aggiungete lo zucchero e la cannella. Lasciateli macerare per qualche ora finché lo zucchero non si sarà sciolto. Agitateli di tanto in tanto. Mettete il fiasco sullo spargifiamma e cuocete i loti per una ventina di minuti (io li ho tenuti una trentina di minuti perché volevo che si ammorbidissero al massimo, dipende dal vostro gusto personale), rigirandoli di tanto in tanto e lasciandoli caramellare. Sentirete che profumo si diffonderà! Serviteli accompagnati con la ganache di cioccolato bianco.



lunedì 10 ottobre 2011

Finocchi e pomodorini piccadilly al fiasco con pepe di szechuan..... che fiasco!!!


Ed eccomi di ritorno da Pisa. Inizio con la solita nota di servizio. Al ritorno ho ritrovato un nuovo pc...e insieme al nuovo pc un blog totalmente diverso dal punto di vista grafico! Il blog non supporta l'ultima versione di Internet Explorer....così non sono io che dimentico le zeta maiuscole all'interno dei miei post, ma è lui che sembra non amarle....e poi il mio blog non ha quel giallo senape orrendo come sfondo che appare ora, ma un bellissimo verde!!! Rivoglio la mia vecchia versione di Internet!!!
Come vi dicevo, ho trascorso a Pisa due giorni tutti per me. Va beh, uno praticamente l'ho passato in ospedale. Tranquilli, niente di grave, i miei soliti controlli alla tiroide...Chernobyl ha fatto sentire i suoi effetti anche su di me, come su milioni di persone. Controlli andati benissimo, per fortuna. Però ragazzi, chi di voi ha figli può capirmi. E chi di voi ha avuto figli dopo i 40 può capirmi ancora di più!!! Due giorni con la mente 'a folle', SENZA PARLARE, SENZA RISPONDERE A MILIONI DI PERCHE', due giorni scanditi dal ritmo dei miei tempi con l'inattesa possibilità di decidere all'ultimo minuto di andare al cinema per vedere uno dei miei adorati film francesi invece di Rapunzel e la Tartaruga Sammy....oro colato! Non fraintendetemi eh! Adoro mia figlia, ma odio i luoghi comuni secondo i quali una mamma è sempre felice e di buon umore, pronta a soddisfare le mille richieste dei suoi tesori nell'esatto istante in cui vengono formulate. Ma chi ce la vuole far credere?!? Siamo esseri umani, donne, prima che mamme, con i nostri limiti e le nostre inadeguatezze. Odio lo stereotipo della mamma felice e realizzata in quanto tale e solo perché tale. I bambini possono essere anche delle grandi scocciature in alcuni giorni e non c'è niente di male a confessarcelo. Mia figlia sa che ci sono giorni in cui mamma è nervosa, ha molto da fare, è meno disponibile del solito, ma questo non significa che non le vuole bene. E in quei giorni discutiamo, litighiamo e facciamo compromessi. Ci sono giorni in cui mamma non si piace molto in questo ruolo, fa errori, sbaglia, non è all'altezza. Ma è pronta a riconoscerlo e a spiegarglielo. Io me la cavo così e in parte non ho rinunciato a me stessa. A quello che ero prima del suo arrivo, a tutto il lavoro che per anni ho fatto su di me e continuo a fare e che credo possa servire anche a lei. Una mamma che cerca di realizzarsi anche come donna non può essere una mamma così 'malaccio'.

giovedì 6 ottobre 2011

Panzanella di 'Stefano del prosciutto'...Remigio parte prima


Quando leggerete questo post io sarò a Pisa (la possibilità di programmare la pubblicazione dei post mi piace tantissimo!!!) e il mio fido lap-top sarà nelle mani di Roberto, tecnico informatico amico di famiglia che me lo svuoterà sostituendolo con un altro. Ebbene sì, la mia appendice ha fatto il suo tempo e approfitterò della mia assenza per sostituirlo. Non so come farò a stare senza computer per qualche giorno, io non vivo senza. La tastiera è il prolungamento naturale delle mie dita, a causa del mio lavoro vivo in simbiosi con il computer. Ci passo non so quante ore al giorno. E prima di iniziare questo post ho un messaggio da darvi....tutti ora potranno inserire commenti sul mio blog. Avevo disattivato un'opzione. Potrete commentare come Anonimo se non avete un account Google.
Detto questo, visto che sto andando a Pisa, parliamo di una ricetta toscana. La panzanella, ma una panzanella rivisitata ad opera di Stefano del prosciutto....chi è costui?!?!

martedì 4 ottobre 2011

Strozzapreti con gamberi rossi, asparagi, pinoli tostati, timo e pecorino...la doppia 'cacciata' e i doppi!


Ma voi ce l'avete un sosia? Beh, dicono che tutti noi ne abbiamo 6 ma io intendevo..avete un sosia che abita nel vostro stesso quartiere da quando siete piccoli e che, pur non avendolo mai incontrato, vi perseguita con la sua presenza oscura? Io sì, ce l'ho, e non sapete cosa darei per incontrare questa benedetta donna che si chiama Raffaella.
Va bene che in passato alcune persone, ragazzi perlopiù, mi abbiano fermata abbastanza scocciati per le vie del quartiere chiedendomi il motivo per cui facessi finta di non riconoscerli....e io lì a spiegare che non facevo finta, ma che proprio non li conoscevo. Va bene che il tuo ex capo ti abbia trattata male per tre mesi e quando tu decidi di andartene perché tanto si tratta di uno stage e quello che avevi da imparare l'hai imparato e vai a dirgli che te ne vai anche perché in quei mesi non ti sei sentita proprio a tuo agio con lui..e lui allora si fa serio, ti fa chiudere la porta, ti invita a sedere, si scioglie, diventa mansueto come un agnellino e ti spiega che il suo atteggiamento era dovuto al fatto che fossi identica alla sua ex (che guarda caso abitava nel mio quartiere di nascita), ex che l'aveva fatto tanto soffrire. Sì, ma io che c'entro??? E passi pure che quest'estate non sia andata dal mio solito macellaio di Frascati (in genere non compro la carne a Roma, non me ne vogliano i macellai romani) e quando entro nella macelleria-sostituto che utilizzo qui a Roma nei casi di emergenza e che si trova nel mio vecchio quartiere, che non è quello in cui sono nata e in cui è nata la mia sosia, il nuovo lavorante mi guardi come se avesse visto un fantasma e non mi stacchi gli occhi di dosso per tutto il tempo finché vedendomi imbarazzata e scocciata ad un tempo mi fa: "Sa perché la guardo così?". E io dentro di me: "E c'è pure da spiegarlo perché mi guardi così???". E lui: "Mi scusi, ma lei è identica alla mia ex". E no eh, adesso basta!!!! Da questo macellaio ci sono tornata per necessità e la storia si è ripetuta e mi imbarazza talmente tanto che ho deciso di non andarci più. Comunque finora ho sempre pensato la stessa cosa...ossia: "Questi ce stanno a provà!!!". Fino a ieri pomeriggio....

domenica 2 ottobre 2011

Torta cook 'n' book...grazie Toni!


Eccola la febbre, la sento, sta arrivando. Sono un cencio lavato ma come mi ero ripromessa nel precedente post la torta per domani è pronta!!! Quando mi leggerete sarò probabilmente alla festa oppure .... a letto. Dipende da come passerò la nottata. Ma quello che mi premeva fare è fatto e devo ringraziare Toni Brancatisano se ci sono riuscita. Settimana scorsa ho seguito due lezioni con lei e finalmente ci siamo conosciute dal vivo. Ci eravamo scritte, sentite per telefono e ogni volta che dovevamo incontrarci succedeva qualcosa....anche stavolta sembrava che non dovesse essere destino perché il suo treno si è fermato a causa di un incendio ed il suo arrivo a Roma è stato a dir poco rocambolesco. Ma ce l'abbiamo fatta. Sono convinta che le cose più sudate e sofferte sono le più belle...un po' come una scalata. Ogni volta che ho chiesto a mio padre cosa provava e che senso aveva faticare così tanto per arrivare in vetta, lui mi ha sempre risposto che sarei dovuta salire lassù per capire. E così per tutte le cose belle. A volte sono impaziente e me lo scordo. Gli incontri, i traguardi professionali, un figlio...è tutto un lavoro di cesello. E valeva la pena aspettare per conoscere Toni...