lunedì 24 ottobre 2011

Crema di zucca, funghi pleus e nocciole tostate...autunno, cadono le foglie!


L'idea di un piatto mi viene spesso mentre faccio la spesa. Guardo qua e là, soppeso, compro e poi decido. Ci sono persone bravissime che cucinano con quello che hanno in casa, ma come ho già detto in un precedente post questa è una virtù che mi manca, o che perlomeno mi mancava del tutto fino a poco tempo fa. Io parto prima, non da quello che ho, ma da quello che vorrei avere. E poi mi piace tanto fare la spesa dagli erbivendoli. E' un'abitudine che mi ha inculcato la mia nonna materna. Da piccola, prima che iniziassi a frequentare la scuola, l'accompagnavo sempre di mattina a fare la spesa al mercato. Partivamo da casa con il carrello e iniziava l'avventura. Mia nonna era tre-men-da!!!
Contrattava sul prezzo, controllava tutto, discuteva, criticava i prodotti, si spazientiva in attesa del suo turno ed esordiva sempre con un: "Senti un po'!", mentre porgeva nervosamente le buste di carta per farne pesare il contenuto. Mamma che vergogna. Provavo un imbarazzo tremendo e spesso durante queste dispute mi allontanavo di qualche passo estraniandomi per quanto fosse possibile. Finita la diatriba comprava sempre qualcosa per me e iniziava la parte piacevole dell'avventura. In genere era un pezzo di pizza bianca di rara bontà che compravamo in una pizzeria a taglio dietro il mercato. Una pizza bianca così buona non l'ho più mangiata e la cerco tuttora. Altre volte mi offriva dei mandarini appena comprati. Ci sedevamo sulla panchina e li sbucciava per me con le sue mani magre. Ora rivedo quelle panchine nascoste fra un mare di macchine e mi viene una gran nostalgia.
E il sabato era il turno della spesa con lei e mia madre. Mia mamma lavorava tutta la settimana, era sempre molto impegnata e così per stare un po' di tempo insieme spesso il sabato mattina, quando frequentavo l'asilo o i primi anni delle elementari, non mi mandava a scuola e mi portava a Frascati a comprare la carne dal suo macellaio di fiducia. Mia nonna era originaria dei Castelli, lei, mia mamma e mio zio hanno vissuto per lungo tempo a Frascati e per questo anch'io ho ereditato la tradizione di andare lì per comprare la carne o fare altri acquisti. Mia madre è del tutto priva di senso dell'orientamento ma se la porti ai Castelli si muove con la sicurezza di un segugio. Lì non si perde. E così il sabato mattina ci imbarcavamo sulla sua 500, io seduta dietro a fare i compiti, lei e mia nonna davanti. Ed era sempre un'avventura. Arrivati alla famosa salita la macchina, una volta sì e due no cominciava a fumare. Allora ci fermavamo, aspettavamo che il radiatore si freddasse e mia madre poi aggiungeva un po' d'acqua. Io me ne stavo tranquillissima sul sedile posteriore a ripassare la lezione, a fare i compiti e non soffrivo assolutamente lo stress della situazione. Situazione che si ripeteva di prima mattina, le volte in cui mia madre mi accompagnava a scuola e la macchina era troppo fredda e non voleva partire. Se penso alla mia infanzia ho quest'immagine di mia madre che smanetta continuamente nel motore della 500 in preda al panico. Ora io non mi avventurerei mai con mia figlia sapendo che quasi sicuramente, a metà strada, la macchina farà i capricci e mi lascerà a piedi. Erano altri tempi, c'era un altro modo di affrontare la vita, un altro entusiasmo. Che nostalgia quella 500 celeste chiaro. Ci si entrava anche in 5, stipati dietro, perché la metropolitana non c'era e i miei per arrivare in ufficio attraversavano Roma uscendo la mattina prestissimo e dando passaggi qua e là a mio fratello e alle mie cugine per portarli a scuola in centro. Quando è nata mia figlia ne abbiamo comprata una nuova dello stesso colore e anch'io ci scorrazzavo con lei piccolissima ma avventure così non ne ho mai vissute. E mi lamentavo addirittura perché con il seggiolino lei, a mano a mano che cresceva non ci stava più dietro, alta com'è. No comment.
Per sedare la nostalgia di un tempo in cui sembrava tutto più facile (aiuto, inizio a parlare da persona anziana!!!) e placare la malinconia che mi mette sempre un po' addosso l'autunno propongo oggi una zuppa calda e profumata per coccolarci un po'.


CREMA DI ZUCCA, FUNGHI PLEUS E NOCCIOLE TOSTATE

Ingredienti
350 g di funghi pleus o pleurotus
400 g di zucca
1 patata media (150 g circa)
1 scalogno
2-3 cucchiai di fondo bianco
50 g di panna liquida
nocciole tostate tritate 100 g
brodo vegetale q.b.
1 bouquet garni con rosmarino, salvia, alloro, timo freschi
prezzemolo q.b.
erba cipollina q.b.
1 rametto di rosmarino
olio evo q.b.
sale q.b.
pane q.b.

Preparare del brodo vegetale con zucchine, carote, cipolle, sedano, gambi di prezzemolo. Pulire e affettare finemente lo scalogno. Pulire i funghi e tagliarli. Sbucciare la patata, pulire la zucca e farle a cubetti. In un tegame scaldare lo scalogno nell'olio insieme al mazzetto di erbe aromatiche. Quando sarà appena dorato aggiungere la patata e farla rosolare per un po'. Dopo 10 minuti aggiungere la zucca e far cuocere ancora rigirando. Dopo 10 minuti unire il fondo bianco (la ricetta è qui) e aggiungere il brodo vegetale quasi a coprire. Cuocere per una mezzora circa. A parte, in una padella, scaldare l'olio e saltarvi i funghi. Quasi a fine cottura, salare e aggiungere il prezzemolo tritato. Unirli alle patate e alla zucca quando saranno quasi cotte. Frullare la crema nel mixer e poi passarla nel passaverdure. Unire la panna liquida e aggiustare di sale. Tagliare la mollica di pane a dadini e rosolarla in una padella dove avrete fatto scaldare un po' d'olio con un rametto di rosmarino. Versare la crema nelle scodelle e guarnire con dell'erba cipollina tagliata finemente e nocciole tostate tritate. Servire accompagnata dai crostini di pane.

Nota: pubblicazione del post programmata...eheheh, mentre leggerete io sarò alla mia prima lezione del corso Personal Chef...o almeno spero....mi sono beccata un virus, ho avuto una nottataccia e la sola idea di cucinare e assaggiare mi fa star male....speriamo bene!


23 commenti:

  1. Ciao! Mmm, vedi di fare la brava studentessa al corso! Anche se a quello che ho capito, il malessere notturno che ti ha colito è qualcosa che ti fa proprio passare la voglia non solo di mangiare, ma di guardare/annusare cibo.. mi dispiace tanto, riposati quando torni..
    Anche se debilitata nel fisico, però il tuo post è proprio bello. La nonna tremenda, la mamma forte come oggi non ce ne sono più e tu piccola e innocente.. bellissimo racconto d'infanzia! Tua nonnna dev'essere una forza!
    Per la ricetta.. che te devo dì? Penso che gli ingredienti principali, quelli del titolo, si commentano da soli. Hai unito tre cose vergognosamente buone... brava, proprio uno scalda-pancino.. e bella pure la foto..
    mi raccomando riprenditi, fammi sapere..

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  2. E hai capito bene!!! Ieri ho assaggiato i piatti di tutti per esigenze di apprendimento...ma non avrei dovuto! Comunque ora inizio a star meglio. Grazie come sempre cara. Mia nonna era un gendarme, TOSTISSIMA!!!! Ma nella sua cucina c'erano dolcezza e poesia...è la storia della nostra famiglia...quello che non riusciamo ad esprimere altrimenti lo comunichiamo attraverso la cucina.
    La foto...la mia prima 'fotoscioppata' dopo lezione con il babbo...le altre sono 'nature'..e sì vede!!!
    Un abbraccio a te

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  3. oohh, meno male, stavo venendo a scriverti che chiamavo la polizia... mi sparisci da sotto il naso, poi mi preoccupo!!!
    Contenta che le cose vadano meglio!
    Al fotosciop sono favorevole solo se usato con moderazione, senza esagerare.. cioè, senza esagerare se si vuole spacciare una foto per 100% naturale.. le cose che uso io sono minime, e poi ultimamente mi sta facendo impazzire, si ribella, ècattivo.. e allora sto usando parecchio GIMP.. tanto, per quello che serve a me, basta e avanza!!!

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  4. Che carina che sei!!! Ma cos'è stò GIMP???
    Io finora ho fatto senza e finché posso continuo così...la mia conoscenza di 'fotosciop' è talmente limitata che in pratica pure utilizzandolo la foto resterà pressoché identica....

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  5. Carissima! grazie per essere passata e complimenti per questa zuppa!! Con Vale di chiododigarofano sono amica di università e abbiamo passato assieme un anno in Belgio cucinando sempre assieme per cui ora ogni tanto ci troviamo e creiamo una ricetta a 4 mani! :)) bacio

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  6. Carissima grazie! Ecco, scoperto l'arcano:)) Sai sono nuova e ho selezionato i vostri due blog fra i miei preferiti non sapendo che foste amiche...avete entrambe uno stile che mi piace! Trovo che sia bellissimo creare a 4 mani.
    Grazie a te per essere passata e per i complimenti!
    Bacio a te

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  7. I ricordi dell'infanzia sono sempre i più dolci da ricordare...mi sembra di vedere tua nonna contrattare al mercato! :-D
    E buonissima di sicuro questa crema dai profumi e sapori coì autunnali, ti fa proprio venir voglia di chiuderti in casa, metterti sotto le coperte e aspettare con pazienza che la crema sia pronta :-)
    Un bacione, GG ;-)

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  8. Grazie cara GG, come sempre. Ti auguro tanto tepore in questo autunno piovoso.
    A presto.
    Tanti bacioni a te.
    Sabina

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  9. Ciao, ho letto tutto il tuo ricco "curriculum" e devo dire che mi sento piccola, piccola.....però anche a me piace la cucina e adoro Isabelle Allende, per cui qualche cosa in comune ce l'abbiamo.....
    Ti seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.
    Trovo la zuppa un'ottima compagnia per queste umide serate autunnali!!!
    A presto

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  10. Carissima Laura, grazie, grazie, ma sapessi quante cose devo imparare ancora!!!! E poi non devi sottovalutarti :) E abbiamo in comune anche l'amore per i gatti, la mia si chiama Sophie ed è una calico dolcissima.
    Grazie per essere passata e metterò spesso la mia zampetta da te ;)
    Baci

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  11. @simmy: grazie cara e bentrovata!!! Passa quando vuoi, mi fa molto piacere :)

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  12. تسخير المنطقة يلزم تسخير المنطقة في حجرة القٌعود قدر الإمكان، فمثلاً عوضاً عن استعمال منضدة لوضع صور الأسرة، من الجائز إدخار المنطقة بوضع صور الأسرة على الحائط، أو الاستعاضة عنها بألبوم الصور الرقمي، كما يلزم تسخير المنطقة وراء الأريكة للاحتفاظ ببعض الأدوات اللازمّة للغرفة، حيث يمكن تسخير تلك المنطقة لوضع طاولة مطويّة أو بعض الفرشات.
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