Eccomi rientrata alla base!!! Va beh, sono rientrata da qualche giorno ma conoscete i miei tempi. Devo, devo, devo assolutamente raccontarvi questi 4 giorni rocamboleschi ed entusiasmanti. Sono stati giorni stupendi, indimenticabili. Stento ancora a riprendermi. Mi sono sentita come Alice nel Paese delle meraviglie. Ragazzi che avventura!!! Stavolta voglio, e sottolineo voglio, essere schematica e concisa...."Seeeeeeeeee, tu schematica e concisa??? Cos'è, a Torino hai comprato qualche pozione magica???".
No, no, no. Nessun filtro magico fra i miei acquisti, ma birra spalmabile, manna, confetture francesi, semi di pomodori Regina (gentilmente regalati dai produttori, semi che mi vedranno impegnata nella personalissima sfida di ottenere e conservare pomodori estivi fino alla primavera...riusciranno i nostri eroi???), pesto di buonenrico, burro francese all'olio di oliva e limone con cui ho preparato la ricetta di oggi e...mi fermo....Ho imparato a fare la schiumetta del cappuccino utilizzando una macchina da bar professionale, ho assistito alla sferificazione del caffè e la prima sera ho cenato con pane burro e zucchero, la merenda di quand'ero bambina. "Cioè, tu vai al Salone del Gusto, dove trovi ogni ben di Dio e ci vieni a parlare di pane, burro e zucchero??? Ma è possibile che devi andare sempre in controtendenza???". Sì, sì, sì. Una delle cose più buone che abbia mai mangiato. Un burro di una delicatezza estrema, spalmato lì per lì sul pane e passato generosamente nello zucchero....mi veniva quasi da piangere.
Già dalla prima sera mi sono subito sentita a casa. E a casa mi sono sentita insieme a loro, la bella Gente del Fud...
Di Gente del Fud, social network di eccellenze gastronomiche ideato da Garofalo, ho parlato nel post precedente. Ma chi c'è dietro Gente del Fud? Chi ci ha coinvolti, motivati, coccolati, fatti sentire a casa? Emidio Mansi, Giorgio Marigliano (grazie per avermi dissetata!!!), Piero de Luca, e poi Laura D'Ambra, Valentina Alleanza, Winny, Flavia Garzia, i ragazzi che ci hanno accompagnati alle postazioni, le ragazze dell'accoglienza, i cuochi e le cuoche presenti allo stand...chiedo scusa, sinceramente scusa, se dimenticherò qualcuno. Ma in questa foto sono certa che ci siano tutti...(ehm...ormai mi conoscete....la foto è sfocata, mi si era tolta la messa a fuoco automatica...però ci sta tutta, dipinge bene l'emozione dell'incontro finale, in cui ci siamo ritrovati tutti seduti attorno al tavolo a brindare, mangiare, chiacchierare)...
Vi porto tutti nel cuore. Un'organizzazione perfetta, cortese, puntuale. Avete idea di cosa possa significare portare al Salone 150 food blogger, lasciarli liberi di scegliere ricette, prodotti, abbinamenti? Ospitarli in albergo, fargli trovare pass, magliette con i loro nomi e i nomi del loro blog stampati sopra, gadget. Non imporre loro nulla, consentire loro di parlare del proprio blog, contattare per conto loro i produttori indicati, dare un'opportunità a questi produttori di presentare con orgoglio i propri prodotti, organizzare le presentazioni nello stand Garofalo e fuori stand, trasmettere in tempo reale sulla pagina FB le suddette presentazioni, girare video, scattare foto, rispondere alle e-mail quotidiane che continuavano ad arrivare incessanti a tutto lo staff anche durante il Salone. E fare tutto questo e molto di più sempre con il sorriso sulle labbra, nascondendo la stanchezza (perché la stanchezza c'era, doveva esserci, si accumulava ogni giorno di più), trasmettendo buon umore, motivando, rassicurando, accogliendo. Per far capire a chi non c'era lo spirito che ci ha coinvolti ed animati in questi fantastici giorni mi permetto di citare Emidio Mansi, mente e motore di tutto questo, non per piaggeria, ma per profonda ammirazione e perché non avrei potuto e saputo dire un GRAZIE migliore del suo. Quindi me ne approprio.
"So che lavorare con me è doppiamente difficile. Perché si vive in una costante surf sull'onda della follia e perché tutti gli altri intorno dicono che siete fortunati a divertirvi così, come se pettinaste le bambole...Però quando vedo un delirio come quello che stava solo nella mia testa trasformarsi in realtà esattamente come lo avevo pensato è solo merito vostro che vi siete fatti un culo quanto un armadio e lo avete fatto riuscendo a mantenere per tutto il tempo la gioia di farlo, perché a fine serata dopo 12 ore di lavoro c'è voglia di divertirsi assieme e non di mandarsi a quel paese e questo per 5 giorni di seguito. Per questo vi devo dire ENORMEMENTE GRAZIE Piero de Luca, Flavia Garzia, Rita Iron Russo, Giorgio Marigliano, Laura d'Ambra. E anche Anna Neretto e Winny Signorina Fantasia e tutti coloro che hanno lavorato in questi giorni con noi. Siete stati GRANDI! GRAZIE".
"So che lavorare con me è doppiamente difficile. Perché si vive in una costante surf sull'onda della follia e perché tutti gli altri intorno dicono che siete fortunati a divertirvi così, come se pettinaste le bambole...Però quando vedo un delirio come quello che stava solo nella mia testa trasformarsi in realtà esattamente come lo avevo pensato è solo merito vostro che vi siete fatti un culo quanto un armadio e lo avete fatto riuscendo a mantenere per tutto il tempo la gioia di farlo, perché a fine serata dopo 12 ore di lavoro c'è voglia di divertirsi assieme e non di mandarsi a quel paese e questo per 5 giorni di seguito. Per questo vi devo dire ENORMEMENTE GRAZIE Piero de Luca, Flavia Garzia, Rita Iron Russo, Giorgio Marigliano, Laura d'Ambra. E anche Anna Neretto e Winny Signorina Fantasia e tutti coloro che hanno lavorato in questi giorni con noi. Siete stati GRANDI! GRAZIE".
In futuro vorrei imparare a lavorare così, come fanno loro, veleggiare sull'onda della follia, con una precisione tutta 'sfizzera partenopea', tanto per citarli nuovamente.
E non sono mancati momenti di confronto. Nel corso dei quattro giorni ho assistito alla conferenza Gastronomia 2.0.
Qui dovrei aprire una parentesi enorme. Lo so, avevo promesso sintesi, e come al solito non riesco. Il confronto ha suscitato notevoli polemiche nei giorni successivi, polemiche sorte a seguito di una serie di affermazioni di uno dei relatori, la giornalista Licia Granello, che ha dimostrato di non stimare in particolar modo la categoria dei 'food blogger' responsabili a suo avviso di aver invaso il web con tante ricette e pochi contenuti. Insomma, noi food blogger non faremmo informazione. Alla signora Granello hanno già risposto in tanti. Vi invito a leggere, se siete interessati al tema del contendere, questi due bellissimi post. Uno è della mia brillantissima amica Patrizia Malomo, la mia dolce Patty di Andante con Gusto che ha aperto le danze e dato il suo pregevole contributo alla tenzone e l'altro è di Anna Maria Pellegrino de La cucina di qb che ho avuto il piacere di conoscere ed ascoltare fra i relatori della conferenza citata. Donna di grande spessore. E vi segnalo un articolo di Rocco Moliterni sulla Stampa che riporta anche un'intervista alla mia cara Marina de La Tarte Maison.
Una cosa consentitemi di dirla anche se il tema è stato sviscerato e affrontato con molta precisione..eh, eh, eh...ormai lo sapete, faccio fatica a tirarmi fuori. Non mi sto accanendo, vorrei solo chiarire un aspetto che mi preme. Premesso che la questione mi pare un tantino sterile dal momento che opporsi alla comunicazione via web equivale a lottare contro i mulini a vento, premesso che, ahimé, ben altri contenuti della rete andrebbero combattuti e messi al bando (penso allo sfruttamento di immagini di bambini e a tutto lo schifo che viene diffuso tramite il web), premesso che scrivere e pubblicare ricette non credo possa ledere più di tanto a chi le legge essendo il lettore libero di uscire dalla pagina con un semplice click, premesso che molte di queste ricette rappresentano preziose riscoperte di tradizioni culinarie famigliari che andrebbero altrimenti perse, premesso che la pubblicazione di contenuti enogastronomici diversi dalla 'sterile' compilazione e pubblicazione delle ricette non credo sia compito prettamente nostro ma dei professionisti del settore, premesso che non è sempre vero che non dispensiamo contenuti, anzi, semmai è vero il contrario, perché spesso nei nostri blog la ricetta diventa un prezioso pretesto per parlare di un prodotto particolare utilizzato, riscoprire una tradizione, raccontare una storia (a questo proposito vi invito a leggere i meravigliosi post pubblicati di recente per la sfida dell'MT Challenge dedicati allo Shabbat, ve ne indico uno per tutti, della dolce Roberta de La valigia su letto....vi sembra cosa da poco scrivere un post così?)...premesso tutto ciò, mi preme sottolineare in questa sede che detesto con tutta me stessa le generalizzazioni. Partendo dal concetto che quella di food blogger non è, almeno per il momento, una professione riconosciuta, disciplinata, regolamentata e che l'espletamento di questa attività può tranquillamente e pacificamente annoverarsi nell'esercizio di una pura e semplice passione, non capisco in tutta sincerità questa forma di accanimento nei nostri confronti. Quello che lei chiede a noi signora Granello io in realtà lo chiederei, anzi lo pretenderei, anzi lo pretendo, da giornalisti professionisti del settore food che è vero che rispondono al loro editore, ma in quanto rappresentanti di un albo professionale, dovrebbero in primo luogo rispondere a sé stessi del corretto e serio esercizio della propria professione. Come in tutti i campi. Come in tutte le professioni. E tanto accanimento me l'aspetterei a ragion veduta nei confronti dei giornalisti che non fanno corretta informazione. E poi chi l'ha detto che svolgere un'attività per passione ci metta di diritto nella schiera dei dilettanti allo sbaraglio? Perché bollare, classificare, catalogare e liquidare il fenomeno food blogger con così poca cura e scarsa conoscenza dello stesso? Forse perché i migliaia di food blogger presenti in rete spaventano un tantino? E' vero che esistono food blogger improvvisati, che nulla sanno di stagionalità, territorialità, che scrivono corbellerie, che si sviliscono per il famoso chilo di farina (chilo di farina che a volte viene offerto loro dalle stesse ditte, come non ha mancato giustamente di sottolineare in un suo intervento nel corso della conferenza un'altra amica, Roberta). Innanzitutto le dico, da food blogger, che vorrei parlare con chi adotta scelte del genere per capirne il motivo. Non riesco a bollare questi food blogger ex ante, anche se infastidiscono parecchio anche me. Però cercare di capire fa parte della mia forma mentis. Forse bisognerebbe sensibilizzare queste persone più che demonizzarle. Spiegare loro la trappola in cui sono cadute. Ritengo che in alcuni casi, alla base di un blog pieno zeppo di pubblicità di prodotti discutibili, poco curato, possa esserci ignoranza, intesa come difetto di conoscenza. Ma non tutti i blog sono così. La credibilità di un blog la fanno i contenuti, non le generalizzazioni e le frasi fatte, ad effetto, sull'intera categoria che a mio avviso poco possono scalfire questa credibilità costruita faticosamente da moltissimi blogger giorno dopo giorno. Per questo signora Granello il suo intervento ha giustamente infastidito molti di noi. Chi non vuole e non ama ritrovarsi a leggere un blog zeppo e strapieno di pubblicità, nelle cui ricette si utilizzano dadi da brodo e prodotti scadenti può semplicemente evitare di farlo. Non c'è alcun bisogno di arrivare a svilire l'intera categoria. Troverà di contro altri blog (e forse sono proprio questi che danno fastidio?) in cui si spiega con dovizia di particolari come fare il dado in casa e farlo in modo sano, come sostituirlo con un fondo. E poi voglio andare ancora oltre. Provocando e forse tirando la polemica per i capelli. Perché c'è una vocina dentro di me che scorge un piccolo barlume di verità in quello che sto per dire. E voglio concederle il beneficio del dubbio. Il mondo dei food blogger è popolato in misura preponderante da donne. Donne che lavorano, mandano avanti la famiglia e nel contempo, fra i loro mille impegni, esercitano una passione. Come in tutti i settori, come nelle cose della vita, non esistono solo il bianco e il nero ma una gamma infinita di colori. Quindi ognuna di noi sceglie il modo che più le è consono per esercitare questa passione. C'è chi lo fa con serietà e competenza, chi no, chi si trova nel mezzo. Ognuno di noi assume in prima persona la responsabilità delle proprie scelte e di quello che scrive e propone. Nessun editore cui rispondere nel nostro caso, se non il proprio senso di responsabilità. E di questo parla giustamente anche Anna Maria Pellegrino nel suo post. Quello che ci accomuna tutte però, indipendentemente dal modo di portare avanti la propria 'creatura', è il fatto di essere donne. E da qui parte la mia provocazione. Ma non sarà che come al solito noi donne siamo chiamate a dimostrare sempre qualcosa in più? Non sarà che ci viene chiesto come al solito di essere all'altezza? Per una che sbaglia la pagano in cento (oddio, sembra un motto terroristico, non volevo buttarla giù così dura!!! E' per rendere l'idea). Non sarà che uno dei concetti alla base di tutta la polemica è che anche nel libero esercizio di quella che è una pura e semplice passione noi donne dobbiamo render conto e dimostrare che non siamo delle massaiette insoddisfatte (con tutte il rispetto per le nostre splendide massaie, la mia vuole essere una provocazione), delle casalinghe disperate, delle donne annoiate in cerca di facili passatempi? Ma se il mondo dei food blogger fosse popolato perlopiù da uomini queste polemiche sarebbero sorte? Io comincio ad essere stufa di tutto questo. Comincio ad essere stufa delle donne che remano contro le donne. Inizio ad essere stufa di chi punta a svilire il fenomeno senza conoscerlo a fondo. Forse per disgregarci ed esaltare l'istinto di competizione che spesso anima, ahimé, noi donne quando ci troviamo a lavorare insieme, a far parte di un gruppo? Non ci facciamo fregare amiche. Lavoriamo bene, lavoriamo e cresciamo insieme. Godiamoci questa nostra passione e facciamone qualcosa di bello, singolarmente e collettivamente. Grazie a molti blog le nostre tradizioni culinarie di mantengono vive, alcuni prodotti vengono riscoperti, la creatività entra in circolo. Non sono aspetti da poco. I blogger ci mettono la loro faccia, come dice giustamente Patty nel suo bellissimo post. Peccato che una giornalista che si occupa di food sia così poco solidale con noi. La mia vi sembra una polemica stiracchiata? Sicuramente. Concedetemi però il beneficio del dubbio. E signora Granello, se posso permettermi, e lo dico senza animosità, quando parla di food blogger, il beneficio del dubbio se lo conceda anche lei.
E allora spezziamo la tensione e vediamo alcune delle mie bloggamiche (e amici), blogger che per passione animano la piattaforma di Gente del Fud, blogger che scrivono itinerari, scovano prodotti e produttori di nicchia, blogger che per il Salone del Gusto hanno ideato abbinamenti e ricette, proposto e fatto scoprire meravigliosi prodotti delle loro regioni di appartenenza, prodotti che hanno corso il rischio di scomparire, blogger che hanno cucinato, parlato, fatto informazione seria....perché se dobbiamo descrivere un fenomeno, allora è giusto farlo bene....
Mi scuso per chi non citerò, non ero sempre presente non avendo il dono dell'ubiquità. Fatemi dire che quelle di seguito sono solo alcuni esempi delle presentazioni in programma, la minima parte.
Di alcune stupende foodblogger non ho foto, penso a Monica, Benedetta, Agnese, Cindy/Cinzia, Patrizia e a tutte le altre carissime persone che sicuramente dimenticherò di citare...sorry.
E poi Serena, che mi ha dolcemente e generosamente fatto dono di preziosi funghi porcini secchi colti ed essiccati da lei e da Comandante Amigo. Con lei e Roberta, Cinzia, Marina e Patty siamo state da Eataly la mattina presto, prima che aprisse di nuovo il Salone....
La prima foto è dedicata in senso orario a Patrizia, Patty, Marina, Serena, Patrizia e Titti che ce l'ha pazientemente scattata...ne abbiamo un'altra decina nella stessa posa, povera Titti!!!
E poi Serena, che mi ha dolcemente e generosamente fatto dono di preziosi funghi porcini secchi colti ed essiccati da lei e da Comandante Amigo. Con lei e Roberta, Cinzia, Marina e Patty siamo state da Eataly la mattina presto, prima che aprisse di nuovo il Salone....
La prima foto è dedicata in senso orario a Patrizia, Patty, Marina, Serena, Patrizia e Titti che ce l'ha pazientemente scattata...ne abbiamo un'altra decina nella stessa posa, povera Titti!!!
E poi la mia compagna di avventura, Roberta, una bellissima scoperta, un bellissimo incontro. Dolce, sensibile, delicata. Con Roberta ho presentato un Presidio Slow Food, la susianella di Viterbo in abbinamento con una birra di Birra del Borgo affinata in barrique aromatizzata con uvetta e scorza d'arancia, servita su burro salato e un velo di confettura di fichi Le Tamerici...slurp! Inutile dire che ci siamo divertite tantissimo. E' stata una bellissima esperienza.
Ringrazio i produttori che ci hanno affiancato entusiasti nel corso della presentazione. Carini, sorridenti, disponibili.
E grazie a chi ci ha accompagnate, assistite, supportate e difese dall'assalto degli spettatori più audaci nel corso della presentazione...
Accanto a noi Chiara ha presentato dei bicchierini golosi con carciofi sottolio accompagnati da ottima birra.
E passiamo alla mia adorata cavalla pazza (la chiamo affettuosamente così), sempre lei, ancora lei, Patty Pat che insieme alla ganzissima Greta ha ideato e presentato dei meravigliosi bucatini con salsiccia di cinta senese e verza su passatina di zucca e cavolfiore della campagna romana. Capite a me...
Qui sono ritratte con Guido Corvetti, uno degli Chef impegnati a ritmo continuo nello stand Garofalo...
Qui sono ritratte con Guido Corvetti, uno degli Chef impegnati a ritmo continuo nello stand Garofalo...
Accanto a loro, sempre nello stand Garofalo, Teresa e Sara hanno proposto i vermicelli con bottarga al profumo di liquirizia Amarelli.
E qui ci troviamo in uno degli stand slow food più frequentati in assoluto, quello dedicato all'Emilia Romagna...La mia amica Marina, che ho già citato, ha presentato insieme a Stefania la mora romagnola proponendone le diverse declinazioni.
Mentre accanto a loro Sabrina e Valentina (due donne solari, gioiose, positive) decantavano le virtù della mortadella e della mitica spuma...sorbole!!!
E il sabato sera abbiamo assistito ad uno show atteso da tempo....Le pellegrine Artusi, Simona e Claudia, con Nuccio Gatto da un lato, Fedora, Dauliana e Libera dall'altro....show condotto a colpi di padelle e tacchi alti signori miei (Nuccio era escluso dalla sfida modaiola ovviamente!!!). Nella prima foto le squadre sono mischiate...abbiamo da sinistra Fedora, una Pellegrina, Dauliana e Libera...
Queste le fantastiche ricette ideate, studiate e proposte da loro: mezze maniche alla salsiccia sbriciolata di maiale del casentino, pancetta e cipolla di tropea aromatizzata al finocchietto selvatico e aggiunta di pecorino dolce per le Pellegrine e Nuccio, radiatori con pesto di bietoline, pitina sbriciolata a scaglie di canestrato per Fedora, Dauliana e Libera. Alla fine della cena un tripudio di dolci fatti in casa, cannoli, cantucci e ogni ben di Dio hanno popolato la tavola. Non ho foto di Stefania Olivieri che ha offerto dei cannoli gluten-free da urlo preparati da lei e portati dalla Sicilia.
E poi la domenica a colazione all''Innovation Center di Lavazza ci hanno insegnato a preparare un cappuccino come si deve (e mi chiedo....ma se a noi è venuto bene al secondo tentativo perché in alcuni bar ci propinano quelle 'sbrudass'??? Ci vorrebbe tanto a farlo venire almeno decente???) e ci hanno mostrato la sferificazione del caffè...è stato un incontro molto interessante.
Ornella occhi blu...
La nostra macchina...
La nostra colazione...
Sabrina e il maestro...pagine e pagine in questi giorni sono state spese sui giovani assistenti Lavazza...ma come mai????
I nostri cappuccini...un crescendo!!!!
Cappuccino in crema...
Caviale di caffè....
Ornella occhi blu...
La nostra macchina...
La nostra colazione...
Sabrina e il maestro...pagine e pagine in questi giorni sono state spese sui giovani assistenti Lavazza...ma come mai????
I nostri cappuccini...un crescendo!!!!
Cappuccino in crema...
Caviale di caffè....
E torniamo di nuovo al Salone e allo stand Garofalo.
Qui abbiamo Lucia e Fabiana che hanno preparato un pacchero all'uva moscato, la sua grappa, velluto di Montebore e croccante alla frutta speziata (ossia fichi, gli ultimi fichi, che Fabiana ha portato dalla sua terra custoditi in una cassettina).
Mentre Agostina e Ornella hanno proposto spaghetti alla chitarra con pesto di pistacchi di Bronte DOP e liquirizia di Calabria DOP.
E ancora Sabrina, la mia compagna d'avventura alla colazione Lavazza insieme alla sua splendida mamma, che con la dolce e timida Oxana ha presentato casarecce autunnali con Asiago stravecchio...
Mentre Agostina e Ornella hanno proposto spaghetti alla chitarra con pesto di pistacchi di Bronte DOP e liquirizia di Calabria DOP.
Ornella e sua sorella Simona....belle belle!!!!
E ancora Sabrina, la mia compagna d'avventura alla colazione Lavazza insieme alla sua splendida mamma, che con la dolce e timida Oxana ha presentato casarecce autunnali con Asiago stravecchio...
Mentre nello stand vicino, accompagnate dall'altro Chef dello Stand Garofalo Carlo Piscitelli, Chiara e Sonia hanno proposto casarecce integrali al blu di bufala (una vera scoperta) e granella di nocciole.
E qui abbiamo le ultime dolci presenze conosciute al Salone: in senso orario Marta, Daniela e Letizia, che hanno presentato l'Olivotto creme e Laura che ha proposto il salame di Fabriano e il tartufo.
Foto di Maria Grazia Paolini |
La dolce Marta...alla fine ho ricominciato a mettere a fuoco....
Vi lascio con questo bellissimo video girato da Lorenza Fumelli per Dissapore in cui abbiamo giocato a fare 'gli attori' e che ben racchiude e rappresenta lo spirito di quei giorni e qualche foto in ordine sparso del salone e con la ricetta della mia nonna Gina....lo so, non sono stata neanche un po' sintetica, ma come si dice? Il lupo perde il pelo ma non il vizio....
Loison e il suo panettone...
Teatro in cucina...
Bonci Bo che non sta fermo un secondo!!!
Delizie dall'Oval, la parte del Salone dedicata ai sapori del mondo...
Vi risparmio le foto irrimediabilmente sfocate.
Ne pubblico solo una perché questi pomodori Regina mi sono entrati in testa e sapete che quando vado in loop...guardate che meraviglia. E si mantengono così per tutto l'inverno grazie al clima particolare in cui sono stati coltivati e conservati.
Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo Salone....a occhio e croce mi ci vorranno un paio d'annetti per riprendermi da tante emozioni!!!!
BISCOTTI DI NONNA GINA CON BURRO FRANCESE ALL'OLIO DI OLIVA E LIMONE
Nota introduttiva: Mia nonna ci preparava questi biscottini chiamandoli ricciarelli, per la forma. Poi qualcuno ci disse che si chiamavano 'kuraiev' e io sul mio libricino di ricette li trovo scritti così. I kuraiev non esistono....esistono in curabié o curabien (o kourabiédes in Grecia) dalla forma simile ma dagli ingredienti diversi da quelli contenuti nei biscotti di mia nonna. Esistono alcune versioni senza mandorle, con 1 chiodo di garofano messo al centro, più simili a questi....insomma, non ho idea da dove provenga questa ricetta di mia nonna. So solo che questi biscotti sono buoni, delicati, friabilissimi. E con il burro francese all'olio di oliva e limone che ho comprato al Salone sono venuti ancora meglio....occhio che fanno ingrassare solo a guardarli. Poi non dite che non vi ho avvisati.....
Dosi per circa 16 biscotti
200 g di burro (se non avete questo meraviglioso burro francese, che anch'io non so dove potrò trovare una volta finito, utilizzate un burro buono e aggiungete la scorza di limone grattugiata all'impasto)
400 g di farina 00
2 cucchiaini di zucchero a velo vanigliato nell'impasto (mia nonna utilizzava zucchero a velo, a me piace aromatizzato con la stecca di vaniglia)
zucchero a velo vanigliato da spolverare q.b.
Nella planetaria impastare il burro ammorbidito con la farina e lo zucchero. Otterrete un impasto che si sbriciolerà facilmente. Fate delle palline che compatterete bene con le mani lavorandole prima di dare all'impasto la forma ovale. Disponete i biscotti su carta da forno. Preriscaldate il forno a 180°. Cuocete per una mezzora, finché i biscotti inizieranno a colorire. Lasciate raffreddare e spolverate con abbondante zucchero a velo. Sono ancora più buoni il giorno dopo.
Loison e il suo panettone...
Teatro in cucina...
Bonci Bo che non sta fermo un secondo!!!
Delizie dall'Oval, la parte del Salone dedicata ai sapori del mondo...
Vi risparmio le foto irrimediabilmente sfocate.
Ne pubblico solo una perché questi pomodori Regina mi sono entrati in testa e sapete che quando vado in loop...guardate che meraviglia. E si mantengono così per tutto l'inverno grazie al clima particolare in cui sono stati coltivati e conservati.
Foto di Anna Maria Pellegrino |
BISCOTTI DI NONNA GINA CON BURRO FRANCESE ALL'OLIO DI OLIVA E LIMONE
Nota introduttiva: Mia nonna ci preparava questi biscottini chiamandoli ricciarelli, per la forma. Poi qualcuno ci disse che si chiamavano 'kuraiev' e io sul mio libricino di ricette li trovo scritti così. I kuraiev non esistono....esistono in curabié o curabien (o kourabiédes in Grecia) dalla forma simile ma dagli ingredienti diversi da quelli contenuti nei biscotti di mia nonna. Esistono alcune versioni senza mandorle, con 1 chiodo di garofano messo al centro, più simili a questi....insomma, non ho idea da dove provenga questa ricetta di mia nonna. So solo che questi biscotti sono buoni, delicati, friabilissimi. E con il burro francese all'olio di oliva e limone che ho comprato al Salone sono venuti ancora meglio....occhio che fanno ingrassare solo a guardarli. Poi non dite che non vi ho avvisati.....
Dosi per circa 16 biscotti
200 g di burro (se non avete questo meraviglioso burro francese, che anch'io non so dove potrò trovare una volta finito, utilizzate un burro buono e aggiungete la scorza di limone grattugiata all'impasto)
400 g di farina 00
2 cucchiaini di zucchero a velo vanigliato nell'impasto (mia nonna utilizzava zucchero a velo, a me piace aromatizzato con la stecca di vaniglia)
zucchero a velo vanigliato da spolverare q.b.
Nella planetaria impastare il burro ammorbidito con la farina e lo zucchero. Otterrete un impasto che si sbriciolerà facilmente. Fate delle palline che compatterete bene con le mani lavorandole prima di dare all'impasto la forma ovale. Disponete i biscotti su carta da forno. Preriscaldate il forno a 180°. Cuocete per una mezzora, finché i biscotti inizieranno a colorire. Lasciate raffreddare e spolverate con abbondante zucchero a velo. Sono ancora più buoni il giorno dopo.
Sabina hai fatto un reportage meraviglioso di questa esperienza, condivido appieno le sensazioni e il tuo punto di vista sulla polemica. Conposcerti è stato davvero un grande piacere anche se non siamo riuscite a trovare il parta badge ;). Un bacione spero di rivederti prestissimo
RispondiEliminaGrazie care, grazie mille. E' stato un grande piacere anche per me. Siete due ragazze piene di vita e solari. Ci tenevo a incontrarvi. Hai visto nella foto il mio pass bucherellato??? Mannaggia al porta badge mancante!!!! Spero anch'io di rivedervi presto e complimenti ancora per la vostra presentazione e per il vostro piatto. E' stata una bellissima serata...cantucci compresi!!!!
EliminaBaci grandi
Ciao Sabina che bello leggere il tuo racconto cosi ricco e corredato da bellissime foto, nonostante i problemini tecnici :) è stato un piacere conoscerti e grazie per averci citato anche con foto. baciii Daniela e Letizia
RispondiEliminaCiao care, piacere mio. Anche il nostro incontro è stato davvero piacevole e divertente, in un'atmosfera allegra. Abbiamo avuto anche chi ha animato il nostro pranzo...ahahah!!! A presto spero.
EliminaUn grande abbraccio
Sabina
Splendido reportage!
RispondiEliminaCondivido pienamente ciò che hai scritto sulla polemica in corso.
Mi ha fatto molto piacere conoscerti, anche se il nostro incontro è durato un attimo! :D
A presto!
Patrizia cara ha fatto piacere anche a me. Siamo state pochissimo insieme e dobbiamo rimediare in un modo o nell'altro. Grazie inoltre per i consigli che mi hai dato. Preziosissimi.
EliminaTi abbraccio. A presto
Sabina
Che esperienza fantastica e quanto mi è dispiaciuto partire prima della vostra dimostrazione culinaria al Salone!!! Sono stati davvero giorni fantastici che rimarranno sempre nel mio cuore insieme all' emozione dei nostri abbracci...Un post bellissimo Sabina e biscottini deliziosi!! Prestissimo vengo a prendere il mio burro...un bacione!
RispondiEliminaGrazie Patrizia, dobbiamo incontrarci per un caffè così ti porto il burro. E' veramente buono, lo sai? Ricorderò con enorme piacere e struggimento le nostre chiacchierate all'oval. Sono cose che accomunano.
EliminaTi abbraccio
Sabina
Condivido ogni parola che hai scritto, anche se come dici la polemica mi pare un po' fine a se stessa...la giornalista in questione spero se ne sarà resa conto da sola, ormai ;-)
RispondiEliminaBiscotti favolosi!
Stefania cara credo anch'io che ormai la giornalista in questione abbia colto l'infelicità delle sue esternazioni. Grazie mille, sono biscotti semplicissimi ma veramente goduriosi. Sarà perché adoro il burro....
EliminaA presto Stefania
Sabina
Bellissimo post letto tutto d'un fiato! :)
RispondiEliminaGrazie Greta, mi fa piacere che l'abbia letto tutto d'un fiato...menomale che sei riuscita a digerirlo, lungo com'è!!!! Ti abbraccio e ancora complimenti per la vostra presentazione. Siete state bravissime.
EliminaSabina
Sabina for president!! :-)
RispondiEliminaPS: guarda che la sig.ra Granello ti tirerà le orecchie perchè non puoi fare un reportage di qs tipo senza essere una giornalista :-)
E i tuoi biscotti....che biscotti!!!!
bacioni
Robi grazie, ma qui di Presidente ce n'è uno solo ;))...hihihi!!!! E' vero, non so come abbia potuto permettermi l'ardire di stilare una sorta di resoconto di quelle giornate....chiedo venia!!!!
EliminaI biscotti sono semplicissimi ma di una bontà paradisiaca, se si è amanti del burro come me :))
A presto
Bacioni a te
Sabina
bellissimo reportage Sabina,condivido ogni tua parola...baci,buon lunedi:)
RispondiEliminaTina grazie, grazie mille. Scusami se latito.
EliminaBaci grandi
Sabina
i tuoi biscotti dritti dritti nella todolist delle mie prossime colazioni!!! ma uffi... non avrò il tempo perchè tra poco parto... e sento già il profumo di Natale, e dovrò addobbare casa prima della partenza. Ma li farò! O se li farò!!! E hai ragione: non bisogna generalizzare. Anche se si potrebbe generalizzare a segmenti, se proprio si vuole fare? Ma la sai una cosa: hai ragione tu, quando dici che diamo fastidio. Perchè noi che non abbiamo un capo sopra a cui chiedere scusa nel caso si scrivessero cose non vere (e spero proprio che ciò non accada...), ne abbiamo uno per il lavoro che facciamo. Abbiamo una coscienza verso il blog e i nostri lettori. Abbiamo come tutte le donne milioni di cose da fare che ci aspettano a casa. Eppure? Eppure facciamo quello che fanno anche i giornalisti, scriviamo, ma guarda un pò. E se non piacciamo? Altro link please, oppure critiche costruttive e concrete. Che di frasi fatte ne abbiamo già tante. Un bacino! Sere
RispondiEliminaBrava Sere!!! Cavolo che caratterini che abbiamo eh? L'avranno capito che devono andarci con i piedi di piombo con noi?
EliminaAscolta, se io avessi in programma di partire per New York non mi verrebbe nemmeno da pensare a questi biscottini per colazione....goditi le tue future colazioni americane e raccontacele quando tornerai. Mamma mia, sono emozionata per te!
Ti abbraccio
Sabina
Ciao Sabina :)
RispondiEliminaGrazie mille per il reportage e per bellissime foto! Bacione, bella:)
Oxana sentirti dire che le foto sono belle mi imbarazza da morire....tu che sai cosa significhi fotografare bene!!! Ho solo da imparare da te!
EliminaComplimenti. Ti abbraccio
Sabina
grazie cara! è stato un piacere conoscerti. Speriamo di rivederci presto ;)
RispondiEliminaIl piacere è stato tutto mio, davvero. Spero anch'io di rivederti presto presto. Non ho ancora provato la birra spalmabile...sto pensando a come utilizzarla.
EliminaTi abbraccio
ma quanta allegria e soddisfazione questi incontri, stupendo e quante belle foto.....emozionante......emozionante anche il tuo burro.....caspisco cosa significhi mangiare pane burro e zucchero, si assapora meglio il burro, io lo adoro
RispondiEliminabacioni
Sabina cara, ciao come stai? Posso dire che mi sarebbe tanto piaciuto che ci fossi anche tu? Prima o poi succederà che ci incontreremo e non vedo l'ora. Pane burro e zucchero, caffè e due chiacchiere...che ne pensi?
EliminaBaci grandi
Ma quanto hai raccontato? Tutto per filo e per segno e mi dispiace ancora di più che sei così lontana perché credo proprio che noi due si starebbe proprio benino insieme a scorrazzare per Roma ;)
RispondiEliminaE la cena pane, burro e zucchero? E la vostra presentazione? E la chiusura della "casa Garofalo"? E il corso alla Lavazza? Quante cose mi sono persa però non ho perso il convegno e condivido tutto ciò che dici. Ti abbraccio forte Sabina insieme a Greta ;)
volevo dire Gilda...ma ormai hai capito che la chiamo così! ^_^
EliminaMa quanto chiacchiero Marina? Tanto chiacchiero e tanto scrivo...è una tragedia!!!! La chiusura di casa Garofalo è stato un bel momento. Allegro, rilassato, gioioso. Loro sono davvero fantastici, l'hai visto anche tu.
EliminaAhahaha....lo so che la chiami Greta. In genere la chiamano Giada...io ad esempio confondo Alessio con Simone...Dario con Diego...vai a capire perché. E non c'è verso, mi sbaglio sempre.
Spero di rivederti presto Marina.
Per ora ricambio l'abbraccio a 'stritolamento' :)))
Sabina
Io Simona con Monica...
EliminaAhahaha...sempre Simone/a c'è di mezzo....:))
EliminaIo me ne sono andata e non ti ho lasciato il porta badge! Me ne sono accorta i treno e quasi mi veniva da piangere. Soprattutto perché me ne stavo andando da quell'esperienza da favola. Mi fai venire le fitte al cuore a rileggere le tue parole e guardare queste foto stupende. Ti voglio un mare di bene, ma come sei? E quanto mi piace chiacchierare con te...lasciamo perdere va! Non potevi concludere con più grazia questo post già di per se bellissimo. La ricetta dei biscotti è stupenda. Ma dove cavolo lo hai trovato quel burro? E perché mi sono pesa mezzo salone? Ho continuato a girare negli stessi posti incatenata alla voglia di riassaggiare quel formaggio, quel salame, quel dolcetto. Troppe domande, troppa nostalgia. Dobbiamo rifarlo. E le occasioni ci saranno, capisci amme! Ti abbraccio forte diavoletto della Tasmania! Hai presente? Pat
RispondiEliminaTesoro ma non ti ho detto che quando sono andata nel mio albergo il secondo giorno, quando tu eri appena partita, mi hanno consegnato una busta ed era lì dentro. Non preoccuparti!!!! Ti voglio bene anch'io...ma come sei tu????? Uno schianto di donna!!!! Questi biscottini Patty Pat sono di una semplicità assurda ma se ami il burro uno tira l'altro...e poi ti senti in colpa. Il burro l'ho trovato all'Oval e la signora dello Stand ci ha garantito che potevamo lasciarlo a temperatura ambiente. Così il lunedì sono tornata da lei e l'ho comprato.
EliminaAh sì che ci saranno...hihihi...capisci a me ;))) Mi piace il diavoletto della Tasmania e mi si addice il parallelismo...dolce dolce ma con un morso ti stacca una mano...tutt'è saperlo prendere perché è dolcissimo E poi è vorace come me di questi tempi, ma quanta fame c'ho????':))))
Baci mia dolce Patty Pat
Ciao Sanina,
RispondiEliminasono stata molto contenta di averti conosciuto e ti ringrazio per ciò che hai scritto e per le bellissime foto che hai pubblicato!
A presto
Laura
ops, scusa ma c'è un errore di battitura ho scritto Sanina invece che Sabina :-)
RispondiEliminaLaura cara, bellissimo anche per me. Grazie ancora per le foto a te e alla tua cara amica e ti faccio in bocca al lupo per tutto...mi sembri una donna molto impegnata. Raccontami, raccontami...
EliminaBaci
Che resoconto super dettagliato! Fantastico, davvero. Hai saputo cogliere appieno il clima che ha caratterizzato quelle giornate. Mi ha fatto davvero piacere conoscerti e grazie per la mitica foto con "L'uomo Lavazza" :-) Un bacio
RispondiEliminaSabrina il piacere è stato mio e spero di rivederti molto presto insieme alla tua mamma.
EliminaUn grande abbraccio
Sabina
Post fantastico!
RispondiEliminaGrazie cara, grazie mille!!!!
EliminaTi abbraccio
Sabina
dev'essere stata un esperienza super fantastica...^_^
RispondiEliminai miei complimenti, anche per il tuo bellissimo spazio..
ciao e a presto da Anna http://unpodibricioleincucina.blogspot.it/
Grazie Anna grazie mille. Sono passata da te. Molto bello anche il tuo di spazio. Grazie per avermi dato l'opportunità di scoprirlo e apprezzarlo. Un abbraccio
EliminaSabina
Ciao Sabi, bello il tuo post. Proprio bello. Serve sempre quel mezzo pomeriggio libero per avere il tempo di leggere uno dei tuoi lunghissimi post, ma e' proprio bello. Anche a me e' piaciuta tantissimo questa esperienza anche se l'ho vissuta un po' piu' di corsa e defilata rispetto a te. Mi spiace un sacco di non esserci incontrate e spero che si sia una nuova occasione in futuro.
RispondiEliminaComplimenti anche per aver azzeccato la schiuma del cappuccino al primo colpo! Io credo che continuero' a prenderlo al bar! ti abbraccio forte forte. Veronica
Grazie Vero, grazie mille. Ahahahaha....chiamatemi pure 'sintesi'!!! Ma come devo fare???? Chiacchiero tanto pure per iscritto!!!
EliminaTi abbraccio e grazie ancora.
Sabina
uno dei reportagi piu'belli e completi letti.cmq l importante sono le emozion che ognuno di noi ha vissuto e che abbiamo condiviso, amnati di buon cibo e soprattutto gente del fud!
RispondiEliminaLucia grazie mille!!!! Ma ti sei letta anche questo post??? Che pazienza cara!!!! Grazie per il commento, mi lusinga e mi fa molto piacere. Ti abbraccio e a presto
EliminaSabina
sorbole che post meraviglioso!
RispondiEliminaè stato un vero piacere conoscerti.
aggiungo un'altra bella persona alla mia cerchia delle romane.
a presto e grazie.
un bacione.
Grazie Sabrina, il piacere è stato mio. Sono io che aggiungo un'altra bella persona alla mia bella cerchia di amicizie bolognesi.
EliminaTi abbraccio
Sabina
ciao Sabina,
RispondiEliminafelice di conoscerti! vengo qui dalle tue amiche del fud ;-)
che bello che deve essere stato questo evento.
in tutta la blogosfera si continua a parlarne.. complimenti!
Ciao Vaty che piacere, benvenuta!!! Grazie cara grazie mille. E' stato un evento molto bello, indimenticabile. Prossima volta vieni anche tu eh? ;) Baci grandi
EliminaCiao Sabina, inanzitutto ti ringrazio per tutte le belle cose che mi hai detto e sono felice di averti commossa ma è stato un piacere partecipare comunque vada. Ti confesso che una lacrimuccia è venuta anche a me mentre scrivevo e ricordavo il meraviglioso orto e la sua Regina.
RispondiEliminaBellissima la tua esperienza con Gente del Fud.... in quel grosso panetto di burro avrei ritrovato anche io la merenda della mia infanzia.... ma quanto era buona la semplicità una volta...
Ti abbraccio
Hai ragione, quant'era buona la semplicità di una volta. La penso come te. Grazie a te per aver partecipato con tanto entusiasmo e ancora in bocca al lupo!!!
EliminaBaci
Io sono ESAGERATAMENTE FELICE di averti conosciuta!!! =)))))))))
RispondiElimina'Puranco' io!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Bella la mia occhi blu....bella, intelligente e ganza ;))
RispondiEliminaBacioni
Ben detto, sorelli', ben detto!! E quanto siete belle, bloggamiche mie!! E che rabbia non aver potuto essere tra voi e con voi...
RispondiEliminaUn bacione grosso, grosso...e grazie!
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