Tagliatelle verdi con caprino, noci e tartufo...tempo di sagre!

Non ho saputo resistere. Domenica scorsa sono andata a Fabro, in Umbria, alla festa di San Martino in occasione della quale organizzavano la sagra del tartufo. E ho fatto spese pazze! Bellissima la merenda tradizionale che offrono di pomeriggio alla festa, alla quale ho rinunciato causa sovraccarico prandiale. La merenda consta nell'ordine di: torta al testo, rape, salsicce, vino rosso e cartoccio di castagne. Capite a me!
Fabro è il paese d'origine di un mio caro amico. Beh, in effetti conosco tante persone lì, dovrei usare il plurale...e fra i miei amici c'è anche il cugino, o meglio, il nipote di uno stra-famosissimissimo cantante italiano...ragazzi se a dicembre va in porto una cosa avrò da scrivere un intero reportage, ma non dire gatto se non ce l'hai nel sacco!!! E sempre a Fabro c'è una signora da cui una volta ho comprato dell'ottima confettura di visciole che in genere mi viene gentilmente fornita dalla mia mamma. Solitamente preparo le confetture in casa ma quella di visciole no...a parte che non si trovano più e devi stanare come un cane da tartufo (tanto siamo in tema) il fruttivendolo che confessa di avere qualche albero e una volta che ha confessato devi stargli dietro come un mastino per fartele portare, ma poi è uno strazio snocciolarle....a lavoro finito gli schizzi sono ovunque, la cucina sembra l'ambientazione di un film di Dario Argento. Comunque la confettura di visciole della signora di Fabro è proprio buona, praticamente fatta in casa, ma domenica non ce l'aveva. Per fortuna ho ancora un bel po' di scorte di confettura della mamma (e del papà, visto che la preparano insieme...mio padre è uno spettacolo mentre lo fa... in genere indossa guanti monouso bianchi...un chirurgo della visciola!!!). Tornando al tartufo, allo stand della signora ho comprato qualche tartufo scorzone e un tartufetto bianco. Lì mi hanno consigliato il tartufo con i tortellini in brodo e a me è subito frullato in mente di accompagnarli ai passatelli per rendere onore alla cucina della mia nonna paterna. Prima però di cucinare sua maestà il tartufo bianco e di postare la relativa ricetta mi sono dedicata ai piccoli 'calimeri' che mi aspettavano in frigo. Insomma, anche loro hanno una dignità! L'altra sera crostini al tartufo e salumi vari comprati pure quelli alla sagra (ebbene sì, sono una shopaholic gastronomica) e poi queste tagliatelle verdi con noci e caprino. 

Oggi vi lascio subito subito, ho dato tutto con il post sul mitico Mazza..."fàteme riprende"....scusate ma per lavoro sto trascrivendo delle conversazioni in puro 'romanaccio'....ma quant'è diventato tamarro il nostro dialetto???? Aò!!!

TAGLIATELLE VERDI CON CAPRINO, NOCI E TARTUFO

Per la pasta (dosi per circa 4 etti di tagliatelle fresche) 

2 uova intere
150 g farina 00
70 g farina di semola
45 g di spinaci cotti e strizzati (circa 125 g freschi)

Per il condimento
150 g di caprino
12 noci
tartufo q.b.
olio evo q.b.

Scottare gli spinaci puliti e lavati in padella con un goccio d'olio evo, strizzarli e frullarli con il minipimer (aggiungendo un po' di acqua di cottura se necessario).
Mettere nella planetaria tutti gli ingredienti per la pasta (oppure fate una fontana con la farina, mettendo al centro le uova e gli spinaci), tenendo un po' di farina da parte. Iniziare a lavorare con la frusta piatta e poi con il gancio, aggiungendo la rimanente farina. Lavorare ancora un po' a mano e mettere la pasta a riposare in frigo avvolta nella pellicola. Stendere utilizzando abbondante farina di semola e tagliare. Fare dei nidi e lasciar asciugare per qualche ora.
Quando la pasta sarà pronta mettere l'acqua a bollire. Sgusciare le noci e tagliarle con il coltello non troppo finemente. Appena l'acqua bolle salare e versare le tagliatelle. Cuocerle brevemente. In un boule lavorare il caprino con un goccio d'olio evo e un po' di acqua di cottura della pasta fino ad ottenere una crema. Aggiungere le noci. Scolare la pasta appena l'acqua bolle di nuovo e mantecarla con la crema. Aggiungere da ultimo il tartufo tagliato con la mandolina.