Zuppa di fagioli, cicoria e salsiccia....ma il freddo arriva o no?

Prima di iniziare il post di oggi vorrei ringraziare tutti i lettori del mio blog. Mamma mia, questa frase di esordio fa tanto, tanto "insopportabile egocentrica", rabbrividisco da sola!!! Scusate, non mi sono montata la testa, ma il fatto è che da qualche giorno ricevo centinaia di visite e non riesco a capacitarmi. Siete ancora un po' timidi sui commenti, però leggete, leggete eccome! Il post sui passatelli ha scatenato un picco di visite sorprendente a conferma della mia teoria che i piatti della tradizione vanno riscoperti e riproposti. Che dire? Grazie, grazie, grazie a tutti voi. Tranquilli, vi risparmierò frasi del tipo: "Spero di non deludervi", oppure "Il mio successo è anche il vostro" .... quando e se dovessi arrivare a questi livelli di pura odiosità fermatemi, vi prego!!!! Ci tenevo però a ringraziarvi.
Oggi vi propongo un piattino sostenuto, una zuppetta molto saporita, simile a quella che ho mangiato in un bel posticino di Viterbo, Il Richiastro. Quello che mi piace di questo ristorantino è l'atmosfera, le zuppe buonissime e le salsine che ti servono sul pane tostato. E poi il caminetto acceso e le luci calde e soffuse. E i racconti del titolare, un vero personaggio! Fatevi raccontare come e quando ha conosciuto la sua attuale moglie.

Allora, sentite se il mio programmino per una delle prossime domeniche vi piace. Sveglia ad un orario 'umano', decente. Sono una dormigliona, lo confesso, la classica persona alla quale non bastano le otto ore di sonno, fosse per me ne dormirei 12. Va beh, facciamo per le 7,30 (orario allucinante per la domenica mattina ma da quando è nata mia figlia mi sono giocata le dormite domenicali fino alle 10,30-11). Ci riuscite in mezzora a prepararvi, fare una doccia veloce, colazione, denti, vestizione, trucco e parrucco (i maschietti possono esimersi...già però voi avete la barba da radere se non avete deciso di farvela crescere...cosa che in un uomo apprezzo molto...ma sto divagando!!!), preparare i pargoli se ne avete e stare fuori per le 8? Io no!!! A questo punto sento già gli immancabili rimbrotti e le sollecitazioni del mio compagno che dopo la bellezza di 12 anni di convivenza non ha ancora capito che la mattina è meglio se mi lascia stare....Ecco, arrivoooooooooooo! Facciamo 8,30? Aggiudicato. Caffettino d'obbligo in autostrada. Se non prendo il secondo caffè non carburo proprio. Ora mi rivolgo a chi parte da Roma. Io preferisco fare l'A1 per andare a Viterbo perché mi piace tanto il tratto di strada che parte da Orte e odio il traffico che si forma sulla Cassia. Ora direte: "Certo che questa è piena di fisime e 'stò povero compagno tutti i torni non ce l'ha!". Ebbene sì, avete presente il film Harry ti presento Sally? Ecco, io sono un tipino alla Sally...per me il gelato va servito a lato, la panna deve essere panna vera ecc. ecc.
Arrivo a Canino per le 10...rispettate i limiti, mi raccomando, anche perché quando uscite ad Orte vi beccano subito (si può dire questa cosa? Va beh, ormai l'ho detta!). A Canino andate a comprare l'olio buono dove volete voi, non faccio pubblicità, magari assaggiate pure una bruschettina perché si è fatta quell'ora e si sa che a metà mattinata prende fame. Perlomeno a me prende. Poi puntatina alle terme di Viterbo. Ore 11,30  ingresso in piscina ore 13,00 uscita (sembro Furio vero???). Puntate dritti e senza indugio al ristorante Il Richiastro. Abbiamo prenotato per le 13.30, giusto? Sì perché Richiastro è aperto solo nel fine settimana e il locale, non essendo grandissimo, si riempie subito. La prenotazione è d'obbligo. Se siete mattinieri spostate questo programma tutto indietro, ma personalmente mi rifiuto di puntare la sveglia prima delle 7,30. Viterbo è molto umida e il tepore che vi accoglie appena entrate non ha prezzo. Sapete cosa dovete ordinare, giusto? Bruschettine, zuppe....Buone le zuppe? Che dite, più buone le loro o la mia? Ah, dimenticavo, per il ritorno stiamo sciolti....

ZUPPA DI FAGIOLI, CICORIA E SALSICCIA

Dosi per due piccioncini affamati che pranzano al calore del camino:
200-250 g fagioli borlotti freschi
200 g cicoria pulita
1 salsiccia
1 pomodoro ramato
1/2 peperoncino fresco
1/2 cipolla
1 costa di sedano
1 carota piccola
1 spicchio d'aglio
1 foglia d'alloro
santoreggia q.b.
brodo vegetale q.b.
olio evo q.b.
sale q.b.
rosmarino q.b.
2 fette di pane

Lessare i fagioli con 1 foglia di alloro e della santoreggia messa in un diffusore per il tè. Io ovviamente li ho cotti per 45 minuti al fiasco con santoreggia, alloro e olio. Preparate nel frattempo un po' di brodo vegetale. Pulite la cicoria e lavatela. Scolatela e tagliatela a pezzetti. Mettetela in una padella capiente con un po' di acqua e un goccio d'olio. Quando avrà riassorbito il liquido aggiungete uno spicchio d'aglio schiacciato, olio, sale, un po' di peperoncino fresco a julienne e da ultimo la salsiccia privata della pelle e sminuzzata. Fate insaporire. A  fine cottura togliete lo spicchio d'aglio. In un tegame a parte fate un soffritto con una mirepoix di sedano, cipolla e carota. Fate caramellizzare bene, aggiungete il pomodoro fresco spellato e passato. Cuocete per una decina di minuti. Frullate nel frattempo una piccola parte dei fagioli, lasciando la restante parte intera. Uniteli al fondo di verdure insieme al loro liquido di cottura, fate insaporire bene. Aggiungete quasi da ultimo la cicoria con la salsiccia. Se necessario, durante la cottura, allungate con un po' di brodo vegetale. Aggiustate di sale. Servite con dei crostini di pane rosolati in padella con un goccio d'olio evo e un piccolo rametto di rosmarino (non esagerate con il rosmarino altrimenti il pane diventa amaro...Sally docet!).
Have a nice Sunday my dear friends...