giovedì 24 novembre 2011

Crostata alle mandorle con confettura di mele cotogne...e gira, gira, gira!


Ora non so se il mio passaverdure sia difettoso ma ogni volta che lo utilizzo sudo le 7 camicie. E che cosa (o chiusa, alla pugliese)!!! Per la confettura di mele cotogne utilizzata per questa crostata sono stata ore a girare, girare, girare...e alla fine ho preso una decisione....o cambio passaverdure o per Natale mi faccio regalare un aggeggino da attaccare al mio Kitchen Aid. E non se ne può più!!!
Oggi posto innanzitutto la ricetta della confettura di mele cotogne che ho preparato per la prima volta, anche se in genere mi piace fare le confetture in casa. Le mele cotogne mi mancavano. Quando le ho viste un paio di settimane fa sul banco dei miei fruttivendoli di fiducia sono stata a guardarle per un po'. Una vocina mi diceva. "Non farlo, non comprarle, hai già tante cose da fare in questo periodo, mettici pure la marmellata e ti ritrovano stesa!". Così ho chiesto se le avrebbero riportate la settimana successiva e alla risposta: "No, sono le ultime per quest'anno" ho fatto quello che immaginate...le ho prese tutte!!! Però devo dirvi che, passaverdure a parte, non ci è voluto molto. Confesso di non aver tolto il torsolo alle mele, ma solo il picciolo. In alcune ricette dicono di farlo, in altre no...e io non l'ho fatto. La ricetta l'ho presa da alcune fotocopie di un vecchio Grand Hotel appartenuto alla mia ex vicina di casa pugliese di cui ho parlato in un precedente post. Era un inserto interamente dedicato alle conserve e io per l'appunto 'lo conservo' gelosamente. E' un suo ricordo e guai a chi me lo tocca!
Con la confettura di cui sopra ho preparato una crostata alle mandorle il cui impasto base doveva essere simile a quello della torta di Linz (che si accompagna però alla confettura di mirtilli rossi). Solo che quando sono andata ad eseguirla mi sono accorta che oltre alle mandorle avevo anche della farina di mandorle da utilizzare, ho tolto il chiodo di garofano lasciando il cucchiaino di cannella, ho tolto il lievito e ho aggiustato la percentuale di uova...insomma, alla fine è venuta una frolla alle mandorle e cannella. Direi proprio buona. Una volta eseguita la crostata mi è avanzata un po' di frolla. Ho guardato mia figlia, ho guardato la cioccolata amara alle mandorle e arancia che era in dispensa (una delle sue preferite) e ho preparato dei biscottini di frolla alle mandorle e cioccolata. Biscotti finiti, crostata dimezzata, barattoli di confettura in distribuzione...sì perché le confetture non è soltanto bello farle, ma anche regalarle!!!!


CONFETTURA DI MELE COTOGNE

Dosi
Per ogni chilo di mele cotogne cotte e passate 800 g di zucchero semolato.

Per la sterilizzazione dei barattoli
Lavare accuratamente i barattoli di vetro e i coperchi. Mettere i barattoli in forno freddo, portare la temperatura a 200° per 15 minuti. Versare acqua bollente sui coperchi che verranno inoltre sterilizzati al contatto con la marmellata bollente (i barattoli vanno chiusi e messi a testa in giù una volta riempiti con la marmellata). Questo è il procedimento che mi ha insegnato la mia mamma. Veloce e semplice. Le nostre confetture durano anni e non si alterano. Voi seguite ovviamente il procedimento di sterilizzazione che vi dà più sicurezza.

Procedimento
Pulire bene le mele spazzolandole sotto l'acqua corrente. Togliere il picciolo e tagliarle in quattro (se volete potete togliere anche il torsolo). Metterle in un tegame capiente. Coprirle d'acqua e farle bollire fino a che non saranno morbide e cedevoli (1 h, 1 h e 15' circa). Passarle due volte al passaverdure (trafila fine). Pesarle, aggiungere lo zucchero nella percentuale indicata e rimettere il tegame sullo spargifiamma. Cuocere per circa 40 minuti dal bollore girando spesso e schiumando. Utilizzando un guanto da forno, togliere i barattoli appena sterilizzati dal forno e riempirli con la confettura bollente. Aspettare qualche istante, chiudere, mettere a testa in giù e coprire con un panno di lana per evitare che i barattoli si crinino (questo è quello che diceva la mia nonna...aveva sempre paura che i barattoli e le bottiglie di conserva di pomodoro facessero il botto!!! E allora giù a coprirli come fossero pupetti....).

CROSTATA DI MANDORLE CON CONFETTURA DI MELE COTOGNE

430 g di farina 00
120 g di farina di mandorle
50 g di mandorle senza buccia tritate
250 g di zucchero
250 g di burro
3 uova
1 cucchiaino di cannella

Premessa: avevo esattamente 120 g di farina di mandorle da finire ed è per questo che ho segnato questa quantità insolita. Nulla vi vieta quindi di usare solo mandorle tritate al posto della farina (come nella torta di Linz), di aumentarne anche la quantità (ad esempio 250 g di mandorle tritate o di farina di mandorle) e di ridurre quella della farina 00 (350 g).

Se avete la planetaria inserite tutti gli ingredienti e lavorate. Da ultimo aggiungete le uova. Altrimenti fate una fontana mischiando le farine e mettendo al centro gli altri ingredienti. Impastate velocemente e mettete la pasta in frigo a riposare per mezzora avvolta nella pellicola. Stendete la pasta su carta da forno e disponete in una teglia circolare. Aggiustate i bordi. Rimettetela in frigo per un'altra mezzora (in questo modo non si alzerà in cottura). Ricoprite di marmellata, decorate e infornate a 180° per una mezzora circa o fino a quando sarà dorata.


23 commenti:

  1. Alla Lino Banfi tanto per capirci :-)))) ma che bella crostata, ho giusto 3 mele cotogne, non erano tante ma quasi quasi un pensierino ce lo faccio eccome deve essere buonissima!!!!! Baci

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  2. adoro la torta di linz, fantasiosa questa versione! vale

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  3. Anche a me manca la confettura di mele cotogne...pero' ho l'aggeggino del KitchenAid!! ;)) Uno di questi giorni lo provo e poi ti dico. Confettura e crostata splendide, come sempre. Grazie per tutti i commenti, sei un tesoro. Un abbraccione, a presto

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  4. ...ma tipo...se uno si volesse candidare per un assaggio di quell'ottima marmellata??
    ;-)
    complimenti sembra buonissima! V.

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  5. @Ely: sìììììììììììì, alla Lino Banfi!!! La mia vicina pugliese lo diceva sempre! Con tre mele puoi, cotta e mangiata. Baci e grazie mille...divertiti a Lucca anche per me ;)
    @Vale: anche a me la torta di Linz piace tanto, in genere tutte i dolci austriaci mi piacciono tanto (leggi Sacher) ;)) Baci
    @Roberta: carissima fammi sapere se funziona bene, sono seriamente intenzionata a porre rimedio a questa cosa! Non devi ringraziarmi, è sempre un grande piacere leggerti :)) Se a volte non lo faccio è perché ho poco tempo, ma appena posso.... Un forte abbraccio
    @Veronica: benvenuta!!! Vediamo cosa si può fare carissima...fatti i compiti? Io ancora no :( Un bacio grande.

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  6. Buona questa crostata, Sabì, mi fai venire proprio fame! La crostata è uno dei miei dolci preferiti... divina!
    Anche a me piacciono i dolci austriaci, tedeschi e lì intorno.. proprio buoni!
    Il passaverdure è tanto cattivo e doloroso e noioso quanto però fantastico e insostituibile... purtroppo!
    bella ricetta e belle anche le foto! brava!

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  7. @Donatella: grazie, grazie, grazie. la crostata è anche uno dei miei dolci preferiti, come le torte austriache...adoro le pasticcerie altoatesine, austriache...e la Sacher con la panna!!!
    E la tua di torta?...a che punto sei? Ti ho pensata sai!
    Bacio grande

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  8. ciao Sabi! Mi sto trasferendo qui: http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.com/. Siamo ancora in fase di work in progress. Baci, buonanotte

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  9. Woooowwww Roberta, ma che bello il tuo nuovo blog e finalmente mi sono potuta iscrivere....ora non ti perdo più di vista!
    Baci

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  10. Ciao Sabina! Se davvero ti sei stufata di giocare a "giragiragira" col tuo passaverdure, ti confermo che l'aggeggino del nostro comune amico rosso fiammante va che e' una meraviglia. Solo assicurati di avere almeno una trentina di centimetri di spazio davanti a lui, perche' gli scarti escono dalla punta e devi poter posizionare una ciotola sotto per raccoglierli.
    Un abbraccio, a presto!

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  11. Notizia che mi riempie di gioia carissima!!!
    Grazie mille e a presto.
    Un bacio.
    Sabina

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