lunedì 9 gennaio 2012

Tiella lucana...e dopo il seitan...tradizione, tradizione!


Questa ricetta me l'ha data un mio collega perito del Tribunale, Luigi...chiamarlo collega è offensivo per lui perché io sono appena entrata in questo mondo e lui invece ha un'esperienza trentennale nel settore ed ha benevolmente preso me ed alcuni 'giovani' virgulti sotto la sua ala sicura. Dovrei definirlo il mio mentore. Poiché ultimamente oscillo fra due lavori Luigi forse si starà chiedendo che diamine ho intenzione di fare da grande....Comunque anche lui come me è appassionato di cucina e mi passa spesso alcune meravigliose ricette della tradizione lucana, ricette della sua mamma. Così prima di Natale ci siamo messi a parlare di gnummareddi, di ciambotta e gli sono immensamente grata per aver allargato la mia cultura gastronomica. Questa tiella sa tanto di piatto della domenica. I lampascioni me li ha gentilmente portati dalla Puglia una mia cara compagna di corso, Gabriella, eccellente personal chef e pasticciera...e anche cantante, mamma di famiglia e tanto altro ancora....e che vogliamo di più da una donna!!!! E quindi, grazie Gabriella!!!
Stasera, mentre mi leggerete (ma quanto mi piace questa pubblicazione programmata dei post non so dirvi!!!), inizierò la frequenza di un corso di scrittura creativa per cui sono stata selezionata qualche mese fa....spero di poter continuare a scrivere per il blog, perché immagino che avrò qualche compitino da fare a casa e non voglio di certo ammorbarvi con le mie 'prove d'autore'....vedi Luigi, ci manca solo che diventi scrittrice...una e trina!!!


TIELLA LUCANA

Ingredienti per 6-8 persone
400 g di pollo ruspante a pezzi
400 g di coniglio ruspante a pezzi
350 g di costine di maiale intaccate
400 g di abbacchio a pezzi
150 g di cipollotti freschi
20 lampascioni puliti
200 g di pomodorini
5 patate a pasta gialla medie
peperoncino in polvere q.b.
olio evo q.b.
sale fino q.b.

Pulire i lampascioni e lasciarli a bagno per un giorno (o anche più se sono molto amari) cambiando spesso l'acqua. Al momento di metterli in cottura praticare un taglio a croce sulla base. Fiammeggiare il pollo, lavarlo e asciugarlo. Mettere il coniglio a bagno in acqua corrente per una notte o dalla mattina alla sera. Fare un ultimo lavaggio in acqua e due dita di aceto tenendolo a bagno per 15 minuti. Sciacquarlo e asciugarlo bene. Tagliare i cipollotti a metà e le patate a spicchi grandi. A seconda della stagione utilizzare pomodorini freschi o in bottiglia. Preriscaldare il forno. Mettere tutti gli ingredienti in una teglia da forno, salare, condire con abbondante olio evo e unire un po' di peperoncino in polvere. Mescolare. Infornare per circa due ore, due ore e mezza a 180° (190°-200° verso fine cottura).


20 commenti:

  1. Mammamia che meraviglia!! Sono senza parole...aspetta...scusa....ah eccomi....ho fatto un salto di la' ad agguantare un fazzolettino...giusto in tempo per asciugarmi quel rivolino di bavetta che stava rischiando di finire sulla tastiera...sai, il maritino e' un po' pignolo su queste cose....Un bacione grande e auguri per la tua ennesima nuova esperienza: aspetto un rapporto dettagliato!

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  2. no no, stavolta non posso commentare la ricetta in sé.. però, ormai lo sai, apprezzo sempre la passione che metti in cucina e, in generale, nella vita..
    accidenti, anche il corso di scrittura creativa: che donna!!! sì, i post programmati sono proprio fantastici: io ora sto qui sul letto come un'improduttiva ameba, con la tuta e le cuffiette a tutto volume, e tu invece stai imparando qualcosa.. che bello! Ah, voglio sapere tutto: non mi sono mai iscritta per pregiudizi vari, quindi voglio milioni di dettagli..

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  3. questa si la sperimenterò! anzi, non è il caso di sperimentarla la considero un piatto da proporre senza alcun dubbio. I sapori che accompagnano le carni sono i miei preferiti. La cucina meridionale - quella pugliese in particolare - mi piace a prescindere.
    A proposito che significa "seitan"?
    Marcella

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  4. @Roberta: no, la tastiera no eh! Pensa che a Natale ho regalato al mio compagno un piccolo aspirapolvere per tastiera...certi uomini sono un po' fissati con queste cose ;))
    Inizio corso bellissimo, conoscevo già la docente. Il primo compito è sul tema della 'sparizione'...intesa in senso lato. Dobbiamo tracciare delle trame...Ti terrò aggiornata...ho già qualche ideuzza.
    Un grande abbraccio
    Sabina

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  5. @Donatella: ti penso sempre quando pubblico questi post non credere eh! Allora il corso che sto facendo è alla Rai, devi superare una piccola selezione (in genere non prendono più di 25 persone ma stavolta ci siamo presentati in centinaia e su 400 ne hanno presi una settantina). E c'è di bello che è....gratis!!!La docente è Paola Gaglianone, un'editor superlativa, ascoltarla è un piacere. Poi c'è Alessandro Salas. Lo conoscevo perché prima pubblicava per Giulio Perrone Editore con cui ho fatto il corso Mestiere Libraio e con cui ho pubblicato qualcosina...niente di che eh...qualche racconto breve e qualche sonetto...classica raccolta di autori vari. Se vuoi ti do tutti i riferimenti. Sono 12 incontri. Paola Gaglianone tiene poi degli incontri bellissimi presso il Consorzio Civita.
    Ti abbraccio
    Sabina
    P.S.: ma che vuol dire seitan....mia madre che leggi dopo di me me l'ha chiesto e io non lo so!

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  6. @Mamma: sì devi provarla assolutamente. Non so cosa voglia dire seitan....mi informo e ti dico mammì...sempre a prendermi in castagna eh? ;))
    Sabina

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  7. Cara Sabina, che dire? Se è vero che si mangia prima con gli occhi, che splendore! Io, che so di che si tratta, sento anche il profumo che emana, e spero che lo stesso abbia inebriato te e i tuoi cari che lo avete gustato. La Basilicata (o Lucania, è lo stesso) è quel territorio incuneato tra Puglia e Calabria: territorio antico, ricco di tradizioni e di cultura millenaria, poco conosciuto, ma degno di essere scoperto per le bellezze che lo arricchiscono. E quindi grazie di aver dato voce... e stomaco a questa porzione d'Italia. Ora a noi: una domanda sorge spontanea, accidenti quante cose, ma lavorare mai eh?! E poi, quell'esperienza trentennale!... ci sarà perdono solo in presenza della famosa fetta di pastiera promessa e mai arrivata, e quando ti caricherai di qualche ambientale, capisci a me eh?!... CONGRATULAZIONI per il tuo blog e prosegui così, Luigi

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  8. Carissimo Luigi, grazie per il tuo commento. Se le ambientali non me le passi tu la vedo dura...Riguardo al 'trentennale' mi sono fatta due conti e senza scendere in particolari vista la delicatezza della questione credo che tu abbia iniziato a fare quel che fai quando eri poco più di un ragazzino. Comunque la pastiera è sempre pronta per te ma non sono io che ho deciso di negarmi qualunque piacere mangereccio da mesi e mesi...ma quando la finisci 'stà benedetta dieta? Guarda che arriviamo ad un'altra Pasqua eh? E la pastiera passa di nuovo....vedi un po' tu. Comunque se hai qualche ambientale buona (non del tipo che ti ho scaricato vergognosamente....scherzo!!!) io sono qui!
    Scherzi a parte ti ringrazio infinitamente per i complimenti e per la splendida ricetta che mi hai passato e presto ne proverò altre...tu intanto mandamele eh!
    Ciao collega :))

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  9. E dimenticavo....viva la Lucania!!!

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  10. Piatto strepitoso, di quelli che mi piacciono un monte, che trasudano tradizione, storie di famiglia e la cura del gesto di cucinare fatto con amore. Conosco bene i lampascioni, che amo soprattutto sott'olio e fritti (mai assaggiati?), e la straordinaria miscela di colori e sapori di questo piatto uniti in un equilibrio sapiente, mi commuove nel profondo. Ti auguro di divertirti moltissimo al tuo corso (una delle cose che ho sempre sognato di fare e mai provato!). A presto, Pat

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  11. @Patty: grazie mille cara per il tuo bellissimo commento. Non ho mai mangiato i lampascioni fritti ed è una mancanza cui dovrò rimediare quando prima!!! Spero che presto nella tua vita si presenti l'occasione di seguire un corso di scrittura creativa...anch'io era da tempo che volevo farne uno ed è arrivato in un momento in cui di tempo non ne ho un granché. Le cose vanno sempre così :))
    Baci

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  12. Lasciamelo dire w la tradizione e i piatti di una volta! sono proprio questi i piatti che mi fanno star bene!Complimenti!A presto

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    1. Ciao Arnalda e benvenuta!!! Grazie per i complimenti che ricambio di cuore, il tuo blog è veramente bello! Il mio secondo nome è Oralda....uno dei miei tanti nomi :))
      Un abbraccio
      Sabina

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