Finalmente ho scoperto cosa mi fa male, ma tanto male, ogni volta che provo a mangiare sushi, roll o uramaki che dir si voglia...dopo anni ci sono finalmente arrivata! Lo so, non è una notizia degna di prima pagina, rileggendo il post vi giuro che mi è sorto dal profondo uno spontaneo..."E a noi che ce ne cale???". Però se siete qui significa che un po' vi interessa delle mie storie, giusto? Allora proseguo eh... Non è lo shoyu, come dicevo in questo post...è il condimento del riso!!! Domenica sono stata ad una lezione di cucina giapponese. Sapevo che non avrei dovuto assaggiare nulla, tempura a parte, di cui vado matta ma che sfortunatamente lo chef, personaggio alquanto singolare che si rivolgeva a tutte le donne con atteggiamenti ed epiteti alquanto ammiccanti (ma chi gliel'ha detto che in Italia le donne si approcciano così???), non ha preparato. Per dovere di cronaca devo dire che non si trattava di chef nipponico, ma di una non ben identificata genia australiano-asiatica. Poi, per esigenze 'professionali', ho assaggiato due micropezzetti di roll e di uramaki che avevo preparato con le mie manine sante. Aiuto!!! Mi fermo qui, ma l'ho pagata cara, come sempre. Peccato. Peccato perché io mangio veramente tutto, dalle interiora alle lumache, non c'è cosa che non assaggi e che non mi piaccia. Va beh, mancano all'appello il formaggio con i vermi, le cavallette e il serpente...per il resto non ho problemi e il formaggio con i vermi forse lo mangerei pure, magari se gli inquilini mi facessero il favore di andarsene un po' prima dell'assaggio, ma finora non ho avuto occasione di cimentarmi in questo sfratto con annessa degustazione. Ma sul sushi sono costretta ad alzare bandiera bianca. Vai a capire che cosa vi sia di così nocivo per me in quella miscela di aceto di riso, zucchero e sale. Peccato, perché vedere persone che hanno trangugiato con un gusto enorme una trentina di roll dopo averli preparati mi ha suscitato un po' di sana invidia.
Allora per consolarmi, in puro stile Alberto Sordi che si avventa sullo spaghetto, ho preparato queste splendide lumachelle orvietane (sempre di delizie arrotolate si tratta!), la cui ricetta devo a dei miei amici umbri, primo fra tutti Fabrizio (che però è nato a Roma) il quale mi ha redarguita per non averlo citato con il nome sul famoso post dedicato al tartufo ma di aver usato l'espressione generica di 'un mio caro amico'. Allora caro, carissimo FABRIZIO grazie mille per la ricetta, che devo però anche alla dolce Rossana. Grazie anche a lei. Anzi, Fabrizio, da brava fetentona quale sono sai cosa faccio....
...ecco a voi Fabrizio, grande bassista dei Before. Leopoldo alla batteria, compagno della succitata bellissima Rossana. E poi Giuseppe alla chitarra e Enrico, the singer...e poi Michele, Patrizio, Federica, Danilo alias Danny Boy alias Dandini, Lizzie Lee (mogliettina inglese di Fabrizio) e tutti i fantastici amici di Fabro. Queste lumachelle sono dedicate a voi e ai cari lettori del blog che si sorbiscono con pazienza le mie storie...ah, per quella famosa cena tutti insieme a Fabro, io sono pronta, sto scaldando le padelle!
LUMACHELLE UMBRE
Dosi per circa 20 lumachelle
Per la pasta di pane (ricetta di Riccardo Menon con cui ho seguito un corso sulla pizza tanti anni fa. Ricetta rivisitata dalla mia mamma)
500 g di farina 00
20 g di lievito
1 cucchiaino di zucchero (circa 4 g)
10 g di sale
300 g di acqua
15 g di olio
Per la farcitura
salumi vari a scelta (salame, pancetta, prosciutto) 120 g
pecorino grattugiato 20 g
formaggi vari a dadini 60 g
Tagliare i salumi e i formaggi a dadini. Grattugiare il pecorino.
Nella planetaria preparare un pastello con il lievito sciolto in un po' d'acqua (circa 60 g), lo zucchero e parte della farina (3-4 cucchiai). Impastare bene e far lievitare per circa un'ora. Quando l'impasto è raddoppiato aggiungere altra acqua e farina. Lavorare bene e far lievitare ancora (per 2-3 ore). Aggiungere la rimanente acqua e farina e far lievitare ancora. A lievitazione ultimata aggiungere all'impasto il sale e l'olio. Lavorare bene e riporre la pasta in frigo in un contenitore ampio ricoperto di pellicola, anche per 24 ore. Terminata la lievitazione estrarre la pasta dal frigo, aggiungere i salumi e i formaggi, lavorare bene, dividere in piccoli panetti da circa 50 g ciascuno che andranno fatti rilievitare per qualche ora. Una volta lievitati ricavare dai panetti dei serpentelli di pasta che arrotolerete su sé stessi partendo dal centro dandogli la forma di una lumachina. Cuocere le lumachelle in forno preriscaldato a 180° per circa mezzora.
Servire calde con salumi e formaggi. Trattandosi di una ricetta della tradizione la farcitura non è imposta da rigide regole. Si preparavano e si preparano tuttora con quello che c'è in frigo per utilizzare avanzi di formaggi e salumi in combinazione e quantità variabili. A voi la scelta. Io per facilitarvi la vita ho segnato le quantità che si adattano al mio gusto.
Nota: se con questo impasto volete fare la pizza, dividetelo in panetti una volta tolto dal frigo. Fate lievitare i panetti per qualche ora a temperatura ambiente dopo averli cosparsi di farina e poi stendeteli nelle teglie unte. Questa dose è sufficiente per 3-4 pizze tonde stese sottilmente.
Ricordate che l'impasto non deve lievitare oltre misura. Quando poggiate un dito sulla pasta, questa deve rigonfiarsi immediatamente nel punto in cui avete pigiato. Se la pasta rimane affossata vuol dire che l'impasto ha lievitato troppo.
Dosi per circa 20 lumachelle
Per la pasta di pane (ricetta di Riccardo Menon con cui ho seguito un corso sulla pizza tanti anni fa. Ricetta rivisitata dalla mia mamma)
500 g di farina 00
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Tagliare i salumi e i formaggi a dadini. Grattugiare il pecorino.
Nella planetaria preparare un pastello con il lievito sciolto in un po' d'acqua (circa 60 g), lo zucchero e parte della farina (3-4 cucchiai). Impastare bene e far lievitare per circa un'ora. Quando l'impasto è raddoppiato aggiungere altra acqua e farina. Lavorare bene e far lievitare ancora (per 2-3 ore). Aggiungere la rimanente acqua e farina e far lievitare ancora. A lievitazione ultimata aggiungere all'impasto il sale e l'olio. Lavorare bene e riporre la pasta in frigo in un contenitore ampio ricoperto di pellicola, anche per 24 ore. Terminata la lievitazione estrarre la pasta dal frigo, aggiungere i salumi e i formaggi, lavorare bene, dividere in piccoli panetti da circa 50 g ciascuno che andranno fatti rilievitare per qualche ora. Una volta lievitati ricavare dai panetti dei serpentelli di pasta che arrotolerete su sé stessi partendo dal centro dandogli la forma di una lumachina. Cuocere le lumachelle in forno preriscaldato a 180° per circa mezzora.
Servire calde con salumi e formaggi. Trattandosi di una ricetta della tradizione la farcitura non è imposta da rigide regole. Si preparavano e si preparano tuttora con quello che c'è in frigo per utilizzare avanzi di formaggi e salumi in combinazione e quantità variabili. A voi la scelta. Io per facilitarvi la vita ho segnato le quantità che si adattano al mio gusto.
Nota: se con questo impasto volete fare la pizza, dividetelo in panetti una volta tolto dal frigo. Fate lievitare i panetti per qualche ora a temperatura ambiente dopo averli cosparsi di farina e poi stendeteli nelle teglie unte. Questa dose è sufficiente per 3-4 pizze tonde stese sottilmente.
Ricordate che l'impasto non deve lievitare oltre misura. Quando poggiate un dito sulla pasta, questa deve rigonfiarsi immediatamente nel punto in cui avete pigiato. Se la pasta rimane affossata vuol dire che l'impasto ha lievitato troppo.
Addirittura in maiuscolo, ma me la sono proprio cercata!!! Però che onore essere associato alle lumachelle e ai Before!!! Pensa che uno dei miei rarissimi esperimenti culinari meglio riusciti (per miracolo....) è stato proprio con le lumachelle, preparate, indovina un po', con un bel guanciale regalatomi proprio da voi!! Certo quelle di Rossana sono di un altro pianeta....Un caro saluto, complimenti a cook'n'book, fa ingrassare solo a vederlo, e tutti i blogger invitati al prossimo concerto dei Before.....
RispondiEliminaAllora non mi uccidi...fiùùùùùùùùùùù.....ricordo che eri entusiasta delle tue lumachelle. Fammi sapere la prossima data dei Before....e vuoi che non vi faccia una pubblicità in piena regola???? Vi sollevo il mondo delle food blogger!!!
EliminaTi abbraccio
Che belle Sabi, sono perfette. Sai che non le avevo mai nemmeno sentite nominare? Mi hai fatto venire voglia di rimettere le mani in pasta...Ma senti un po', sbaglio o non hai ancora detto una parola sul corso di scrittura creativa? Magari me lo sono perso quando sono stata via? Facci sapere dai, che noi, non solo non ci stufiamo delle tue storie, ma ci piace proprio farci i fatti tuoi!! E se ai Before servisse un tastierista, fatemi un fischio che ne conosco uno bravo...Un abbraccione, buon fine settimana.
RispondiEliminaMa questo tastierista ha un'aria familiare!!!! I Before cambiano spesso formazione e ora che ci penso...il tastierista in questo momento credo sia latitante....vuoi vedere???
EliminaIl corso è iniziato, è vero, non ne ho parlato. Il primo compito ha subito una bella stroncatura :)) Ne parlerò,ne parlerò, fammi prendere un po' di sonore tranvate e poi ci scrivo un post :))
Che bello riaverti qui.
Baci
mmm, non puoi farmi venir fame a quest'ora, te lo ricordi che sono a dieta?!?! che belle e buone queste cosine, me ne mangerei un quintale! sempre però che tu me le faccia senza salumi, ahahahahahah!!!
RispondiEliminaSe mangi altre robe in agrodolce, quindi con aceto+zucchero (vedasi anche peperoni classici in padella, non per forza piatti esotici) è probabile che sia l'aceto di riso a darti fastidio. Se le altre cose agrodolci non le mangi, non so: potrebbe essere lo stesso l'aceto di riso, ma anche no.. non posso aiutarti stavolta, Sabì, mi spiace!
Cara dolce Donatella in effetti l'agrodolce lo mangio senza problemi e quindi il campo si restringe ancora....ma che ci sarà nell'aceto di riso??? Ultima imputata l'alga ma mi fa male anche il sushi quindi non è l'alga nori. Va a capire!!!!
EliminaGuarda secondo me le lumachelle piene di formaggio sono deliziose!!!!
Baci
Carinissime, e sicuramente altrettanto buone!!
RispondiEliminaGrazie grazie grazie. In effetti sono buone buone :))
EliminaBaci
Mannaggia, essere intolleranti a qualcosa che ci piace particolarmente è una cosa bruttissima al quale purtroppo non credo vi sia rimedio...peccato! Credo comunque che tu ti sia consolata davvero bene con queste lumachelle...fanno venire un appetito!
RispondiEliminaUn bacione e buona domenica, GG
Ciao GG, come stai? Per me non è così drammatico perché appena mi accosto ad un roll mi parte una nausea tremenda e quindi l'organismo mi avvisa già...quello che mi dispiace è proprio il fatto che non mi piacciono e mi nauseano tremendamente oltre a farmi parecchio male :))
EliminaUn bacio grande a te!
ciao Sabina, sono corsa a curiosare il tuo blog perchè ti chiami come me. Mi piace molto come scrivi, le ricette e le foto.....complimenti!!!!
RispondiEliminaDa oggi ti seguo.
Buona serata
Sabina
Ciao bella bionda e benvenuta!!!! Anzi dovrei dire belle bionde. Grazie per essere passata da me e ti seguirò anch'io. Complimenti per il tuo blog.
EliminaNe avremo da parlare sul nostro nome....
Buona settimana a te.
Sabina ;)
intollerante al sushi? nooooo questa si che è una tragedia!! ti sono tanti vicina cara :)
RispondiEliminaGrazie cara, grazie mille. Sento la tua vicinanza :))
EliminaTi abbraccio
Ciao Sabi, mi raccomando: quando vedi Patty, abbracciala forte da parte mia. Lei ha un abbraccione per te: ricordati di fartelo dare! Un bacione.
RispondiEliminaCara Roberta, considerala cosa fatta...ma quanto mi piacciono gli abbracci? Però la tua mancanza si sentirà tanto :((
EliminaUn bacione a te
dal roll alla lumachella. Bell'idea! Io dico che nel cambio ci si guadagna. Preferisco l'alternativa nostrana anche perché ho avuto il privilegio di gustarla e l'ho trovata ottima. Sono una privilegiata. Senza mettere le mani in pasta mi arrivano in tavole deliziosi manicaretti.Continua così.
RispondiEliminaMarcella
E neanche ingrassi...meglio di così! :))
EliminaBaci
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaPatty cara ho fatto un pasticcio con il tuo commento. Purtroppo non è il wasabi, non l'avevo aggiunto. E comunque anche il wasabi mi fa lo stesso effetto!!! Chiamami appena arrivi...ora ti scrivo in posta privata.
RispondiEliminaSo che ci dobbiamo un abbraccio reciproco :))
Baci
ahaha è originale anche il nome, io di solito le chiamo girelle! buonissime :)
RispondiEliminaGirelle mi piace!!! Un abbraccio
RispondiEliminaSabina
Sabina cara, ma perché blogger non mi aggiorna sulle tue ricette?! Mi sono persa molto, basta guardare le foto in alto a destra... Riparo subito cominciando da questa ricetta che mi ispira non poco, salvo e ripeto!
RispondiEliminaCara Marina, grazie! Non preoccuparti, è un problema di blogger. Capita anche a me purtroppo. Ci sono giorni o momenti in cui ad esempio mi appaiono tutti i blog cui sono iscritta, giorni in cui blogger me ne mostra la metà! Non riescono a risolvere questo problema. Comunque sia è bello averti qui :)) Ti abbraccio
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