Strozzapreti con gamberi rossi, asparagi, pinoli tostati, timo e pecorino...la doppia 'cacciata' e i doppi!

Ma voi ce l'avete un sosia? Beh, dicono che tutti noi ne abbiamo 6 ma io intendevo..avete un sosia che abita nel vostro stesso quartiere da quando siete piccoli e che, pur non avendolo mai incontrato, vi perseguita con la sua presenza oscura? Io sì, ce l'ho, e non sapete cosa darei per incontrare questa benedetta donna che si chiama Raffaella.

Va bene che in passato alcune persone, ragazzi perlopiù, mi abbiano fermata abbastanza scocciati per le vie del quartiere chiedendomi il motivo per cui facessi finta di non riconoscerli....e io lì a spiegare che non facevo finta, ma che proprio non li conoscevo. Va bene che il tuo ex capo ti abbia trattata male per tre mesi e quando tu decidi di andartene perché tanto si tratta di uno stage e quello che avevi da imparare l'hai imparato e vai a dirgli che te ne vai anche perché in quei mesi non ti sei sentita proprio a tuo agio con lui..e lui allora si fa serio, ti fa chiudere la porta, ti invita a sedere, si scioglie, diventa mansueto come un agnellino e ti spiega che il suo atteggiamento era dovuto al fatto che fossi identica alla sua ex (che guarda caso abitava nel mio quartiere di nascita), ex che l'aveva fatto tanto soffrire. Sì, ma io che c'entro??? E passi pure che quest'estate non sia andata dal mio solito macellaio di Frascati (in genere non compro la carne a Roma, non me ne vogliano i macellai romani) e quando entro nella macelleria-sostituto che utilizzo qui a Roma nei casi di emergenza e che si trova nel mio vecchio quartiere, che non è quello in cui sono nata e in cui è nata la mia sosia, il nuovo lavorante mi guardi come se avesse visto un fantasma e non mi stacchi gli occhi di dosso per tutto il tempo finché vedendomi imbarazzata e scocciata ad un tempo mi fa: "Sa perché la guardo così?". E io dentro di me: "E c'è pure da spiegarlo perché mi guardi così???". E lui: "Mi scusi, ma lei è identica alla mia ex". E no eh, adesso basta!!!! Da questo macellaio ci sono tornata per necessità e la storia si è ripetuta e mi imbarazza talmente tanto che ho deciso di non andarci più. Comunque finora ho sempre pensato la stessa cosa...ossia: "Questi ce stanno a provà!!!". Fino a ieri pomeriggio....

....quando, entrando con mia figlia nello spogliatoio della palestra in cui l'ho segnata (che è nel mio quartiere di nascita dove sono tornata a vivere da due anni) una ragazza (va beh, una giovane lady della mia età) in accappatoio che riconosco quasi subito mi fa: "Raffaella!!!". E io: "Ma come Raffaella...sono Sabina...Tamara non ti ricordi di me? Eravamo in classe insieme. Chi è 'stà Raffaella?????". Ma come, io faccio uno sforzo sovrumano per ricordarmi quasi all'istante il nome di una ex compagna di classe e lei non solo non mi riconosce, ma mi scambia per un'altra? E insiste pure: "Ma sei identica a Raffaella. Ma allora chi sei?" E io: "Ma come chi sono!!!! Sono Sabina, abbiamo fatto le medie insieme!!!!". E scopro che questa Raffaella era nella stessa scuola in cui lei ed io abbiamo fatto le elementari e inizio anche a ricordare il nome, mi dice qualcosa, me lo hanno detto altre volte, forse proprio il mio ex capo, ma lei proprio non ce l'ho presente.  E poi Tamara mi racconta la vita di questa Raffaella e scopro che abbiamo anche una storia simile, anche lei ha perso un fratello come me. Ma ci credete che per un attimo ho avuto una crisi di identità???

E continuando con i doppi....confesso la mia ignoranza. Non sapevo che gli asparagi avessero 'una doppia cacciata' come dice l'erbivendolo da cui mi servo. Una in primavera e una adesso, agli inizi di autunno. Così giorni fa quando ho visto gli asparagi sul banco ho chiesto con stupore da dove arrivassero. Ero meravigliata perché lui e la moglie sono coltivatori diretti, vengono da Velletri e ti propongono soltanto prodotti loro o di coltivatori vicini. Nessuna primizia sospetta, niente roba fuori stagione. Quindi gli asparagi si trovano anche adesso...doppia cacciata.

E stasera vi propongo una ricetta 'sosia', un doppio, proprio a base di asparagi. Al Corso Davvero Cuochi, sempre con il mitico Chef Davide Mazza ho fatto amicizia con tante persone e con alcune sono rimasta molto legata. Una di loro è Augusto, che è un assiduo lettore del mio blog. Una bellissima persona che mi ritengo fortunata ad aver incontrato. E la sua compagna Giulia mi piace tanto quanto lui!!!! Con Giulia abbiamo seguito insieme il corso di Toni Brancatisano. Una sera Augusto mi dice che stava preparando scialatielli gamberi, asparagi e pecorino....beh ragazzi, come non provare questa ricetta? Solo che gli scialatielli il giorno in cui avevo deciso di fare la ricetta non li ho trovati e ho comprato gli strozzapreti. Poi avevo del timo fresco e dei gamberi rossi e ho pensato che i pinoli tostati non ci stessero male....ed ecco la mia ricetta sosia, uguale a quella di Augusto ma diversa ad un tempo. Da questi asparagi cotti in padella con scalogno, timo e da ultimo pinoli tostati è nato uno dei miei finger-food tapa di cui un giorno posterò la ricetta.

Ah dimenticavo....grazie Augusto!!!

STROZZAPRETI CON GAMBERI ROSSI, ASPARAGI, TIMO E PINOLI TOSTATI

400 g di strozzapreti freschi

6 etti di gamberi rossi

mezzo mazzo di asparagi (una ventina se sono grandi)

1 scalogno

timo fresco

pinoli tostati 20 g (o anche più, perché no?)

pecorino grattugiato

bisque di gamberi q.b.
olio evo q.b.

Mettere l'acqua della pasta a bollire. Pulire i gamberi. Tostare i pinoli in un padellino antiaderente. Tagliare la parte terminale dei gambi degli asparagi, sfilare quella più tenera con un pelaverdure e tagliarla a julienneantiaderente. In una padella scaldare un po' di olio evo e aggiungere lo scalogno tagliato a brunoise. Quando sarà appassito aggiungere gli asparagi (punte e gambi sfilati), il timo (lo sapevate che il timo va sempre cotto, altrimenti il sapore risulta troppo dominante?) e saltare velocemente. Unire i gamberi, girarli rapidamente e un po' di bisque. Amalgamare e coprire. Quando l'acqua per la pasta bolle salarla e buttarvi gli strozzapreti. Scolarli al dente (non scolarli troppo) e spadellare. Aggiungere i pinoli e da ultimo, fuori dal fuoco, unire il pecorino e continuare a mantecare.
Che ne dite? I sosia non sono poi così male....